Gaza, oggi Starmer riconosce Stato Palestinese. Domani preti in piazza contro il genocidio, con l’appoggio dei vescovi

Pubblicato: 21/09/2025, 09:28:57 ·

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21 settembre 2025Aggiornamento fissato

Bbc, Starmer pronto a annunciare riconoscimento Palestina

Keir Starmer dovrebbe annunciare il riconoscimento di uno Stato palestinese da parte del Regno Unito in una dichiarazione domenica pomeriggio. Lo rivela la Bbc. La decisione arriva dopo che il primo ministro, a luglio, aveva dichiarato che il Regno Unito avrebbe fatto questo passo a settembre, a meno che Israele non avesse soddisfatto alcune condizioni, tra cui l’accettazione di un cessate il fuoco a Gaza e l’impegno a un accordo di pace sostenibile a lungo termine che prevedesse una soluzione a due Stati.

Fonti governative - riferisce l’emittente pubblica britannica - hanno affermato che la situazione sul campo è peggiorata significativamente nelle ultime settimane. Ed hanno citato immagini che mostrano fame e violenza a Gaza, che il primo ministro aveva già definito “intollerabili”. La Bbc ricorda anche l’ultima operazione di terra israeliana a Gaza City, descritta da un funzionario delle Nazioni Unite come “un cataclisma”, che ha costretto centinaia di migliaia di persone alla fuga. A fine luglio l’esecutivo si era detto pronto ad anticipare a settembre il suo impegno a riconoscere formalmente lo Stato di Palestina se Israele non avesse accettato un cessate il fuoco. Tra i fattori chiave in questa decisione anche la continua espansione degli insediamenti israeliani nella Cisgiordania occupata, illegali secondo il diritto internazionale. Per ultimo, il controverso progetto di insediamento E1 che, secondo i critici, metterebbe fine alle speranze di uno Stato palestinese in continuità tra i territori.

Giordania riapre parzialmente valico Allenby, no merci

La Giordania afferma di aver riaperto parzialmente il valico di frontiera con la Cisgiordania, tre giorni dopo averlo chiuso in seguito a un attacco in cui sono morti due soldati israeliani. “Il valico è stato riaperto domenica solo per i viaggiatori, mentre la circolazione dei camion merci resta sospesa fino a nuovo avviso”, si legge in una nota ufficiale. L’emittente statale Al-Mamlaka segnala inoltre un traffico intenso al valico di Allenby in entrambe le direzioni fin dalle prime ore del mattino.

Giovedì, riporta Times of Israel, un camionista giordano che trasportava aiuti diretti a Gaza ha aperto il fuoco al valico, uccidendo un soldato israeliano e un ufficiale di riserva dell’amministrazione civile, prima di essere ucciso a sua volta. Dopo l’attacco, l’esercito israeliano ha chiesto alla Giordania e alla leadership di Gerusalemme di sospendere il trasferimento degli aiuti attraverso il terminal. Allenby è utilizzato principalmente dai palestinesi della Cisgiordania per viaggiare all’estero senza passare da Israele.

Lammy conferma, oggi Starmer annuncia decisione su stato palestinese

Il premier britannico Keir Starmer annuncerà oggi la decisione sul riconoscimento da parte del Regno Unito di uno stato palestinese. Lo ha confermato alla Bbc il vice premier David Lammy. A luglio Starmer aveva detto che il Regno Unito si sarebbe mosso per il riconoscimento a meno che Israele non avesse dottato misure “sostanziali”, compreso il raggiungimento di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. “Il premier esporrà la posizione in giornata, valutando se queste condizioni siano soddisfatte”, ha detto Lammy. Per la maggior parte dei media britannici, Londra va verso il pieno riconoscimento.

Palestinesi sfollati si muovono con le loro cose verso sud su una strada nell'area del campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale, il 20 settembre 2025, mentre Israele continua la sua offensiva di terra per conquistare Gaza City. (Foto di Eyad BABA / AFP)

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Arrestata ex parlamentare Israele «sosteneva Hamas e attacco 7/10

Il partito nazionalista palestinese Balad rilascia una dichiarazione in cui condanna l’arresto della sua ex parlamentare Hanin Zoabi, dopo essere stata interrogata dalla polizia questa mattina con l’accusa di appartenenza a un gruppo terroristico e incitamento al terrorismo. Come riferisce Times of Israel, il partito afferma che l’arresto è un “messaggio di intimidazione” che prende di mira non solo Zoabi, ma “tutta la nostra popolazione e le forze nazionali che insistono nel rifiutare i crimini di guerra e l’israelizzazione”. Le accuse di incitamento al terrorismo da parte della polizia sarebbe un pretesto per reprimere “l’attività politico-nazionale”.

“Si tratta di una mossa politica per eccellenza, che si inserisce nel contesto della sistematica persecuzione dell’attività politico-nazionale e del palese attacco alla libertà di espressione e di organizzazione politica tra la popolazione araba”, si legge nella dichiarazione del partito. Zoabi è stata arrestata nella sua abitazione di Nazareth in seguito di alcune dichiarazioni rilasciate a una conferenza anti-israeliana all’estero diversi mesi fa, secondo quanto riferito dalla polizia. In un video tratto da un discorso tenuto a una conferenza di Vienna nell’ottobre 2024, le dichiarazioni di Zoabi sarebbero apparse alla polizia come un sostegno ad Hamas e all’attacco terroristico del 7 ottobre.

Zoabi, che è stata deputata di Balad dal 2009 al 2019, anche quando il partito faceva parte della confederazione Lista Unita, è nota per le sue critiche esplicite a Israele.

Media, «31 palestinesi uccisi a Gaza dall’alba

Sono 31 le vittime palestinesi uccise all’interno delle loro case da stamattina all’alba, di cui 28 a Gaza City. Lo riferisce al Jazeera. Il più grave, secondo l’emittente araba, è stato l’attacco a un gruppo di abitazioni residenziali nel quartiere di Sabra, contro persone recentemente evacuate dalla zona di Zeitoun mentre l’esercito israeliano avanzava a Gaza City. La stragrande maggioranza delle persone uccise apparteneva alla stessa famiglia. I soccorritori sono riusciti a recuperare i corpi di 14 persone, mentre altre sono ancora intrappolate o disperse sotto cumuli di macerie.

21 settembre 2025

“Dalla Parte dei Bambini”, domani in corteo a Napoli

Il network educativo ’Dalla Parte Dei Bambini’, con il suo collegio dei docenti, aderisce allo sciopero generale di domani, lunedì 22 settembre. L’appuntamento è fissato alle ore 9 in Piazza Mancini, a Napoli, dietro lo striscione “Dalla Parte Dei Bambini”, “per dire basta al genocidio in corso e per affermare una visione di cittadinanza planetaria fondata su pace, giustizia e solidarietà”. “La scuola ha il compito di formare coscienze critiche e consapevoli, capaci di rompere l’anestesia sociale che rischia di paralizzare la società di fronte a tragedie come quella di Gaza - afferma la direttrice Rachele Furfaro - Parlare di pace, giustizia sociale, cooperazione e solidarietà significa riaffermare la funzione educativa essenziale: costruire mappe emotive e culturali che garantiscano la convivenza civile tra i popoli”. Il Collegio dei docenti aggiunge: “In meno di due anni, il numero delle vittime ha raggiunto dimensioni inimmaginabili. Non si tratta soltanto di un richiamo all’empatia, ma di una questione di giustizia e di rispetto della vita, valori che una comunità matura non può ignorare né affrontare con indifferenza”. “Scegliere di discutere in classe del genocidio in corso a Gaza - aggiunge Furfaro - è un modo concreto e qualificante per tutelare le ragioni educative della scuola. È la scuola, infatti, l’unica istituzione in grado di rompere l’anestesia sociale in cui siamo precipitati. Immaginare un altro mondo è necessario e così diventa trasformativo insegnare la pace e la giustizia sociale, sviluppare la cooperazione tra le persone e tra i popoli, praticare la solidarietà, tutelare il pianeta, immaginare una cittadinanza planetaria”.

21 settembre 2025

Idf, da Gaza lanciati due missili verso aree Lakhish e Ashdod

A seguito delle sirene suonate poco fa nelle aree di Lakhish e Ashdod, due proiettili sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza settentrionale. Lo rendono noto le Forze di difesa israeliane. L’IAF ha intercettato un bersaglio e il secondo è caduto in area aperta, come da protocollo. Non sono stati segnalati feriti.

21 settembre 2025

Erdogan si augura più riconoscimenti per Stato di Palestina

Il presidente della Turchia Erdogan, alla vigilia dell’Assemblea dell’Onu, ha dichiarato che si augura che un numero maggiore di paesi decida di riconoscere lo Stato di Palestina, in modo da accelerare il meccanismo della soluzione a due stati.

21 settembre 2025

Da Bologna parte un appello dei giuristi per Gaza

Parte da Bologna un appello dei giuristi per Gaza, iniziativa di alcuni magistrati con l’obiettivo e l’auspicio di allargare l’iniziativa ad altri uffici giudiziari e di trovare il coinvolgimento dell’avvocatura e del mondo accademico. Alle prime firme, della giudice Valeria Bolici e del pm Marco Imperato ne seguono una quarantina, tra magistrati e avvocati bolognesi. “Di fronte alle notizie sulla violazione sistematica e protratta del diritto alla vita e degli altri diritti fondamentali della popolazione civile di Gaza - si legge in una nota - il silenzio ha smesso da tempo di essere un’opzione. Come giuristi sentiamo il dovere di ricordare che lo Stato italiano, per Costituzione e per legge, con l’adesione a trattati e convenzioni, ha scelto la tutela dei diritti fondamentali e la persecuzione dei crimini internazionali”. Per ricordare queste ragioni, si vuole leggere ogni giorno in udienza il preambolo allo Statuto della Corte penale internazionale, “per testimoniare che le coscienze di chi ogni giorno contribuisce all’amministrazione della giustizia non sono indifferenti alle ingiustizie perpetrate nei confronti dei più deboli, e per fare appello a tutte le istituzioni perché si pretenda il rispetto del diritto e dei diritti fondamentali dei civili”.

21 settembre 2025

Preti in piazza contro il genocidio a Gaza, c’è l’appoggio dei vescovi

La mobilitazione del 22 settembre per la Palestina vedrà anche la partecipazione dei “preti contro il genocidio”, una rete nata nelle ultime settimane e che ha raccolto già l’adesione di oltre 1200 sacerdoti di 34 Paesi.

Non solo parroci ma anche vescovi e, al momento, un cardinale. Si ritroveranno lunedì pomeriggio a Sant’Andrea al Quirinale per una preghiera che sarà anche un momento di mobilitazione.

In rappresentanza di questa nuova realtà a manifestare a Roma saranno una cinquantina. Un momento pubblico di preghiera e testimonianza “per ribadire la condanna del genocidio in corso a Gaza e dare voce a chi non ha voce” che sarà guidato da padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, e padre Fernando García Rodriguez, superiore generale dei missionari saveriani. Al momento non risultano tra i partecipanti all’evento di Roma nomi di vescovi.

21 settembre 2025

Fermato direttore d’orchestra al confine con Gaza

Il direttore di orchestra israeliano Ilan Volkov è una delle quattro persone arrestate dalla polizia israeliana mentre marciavano verso il confine di Gaza, chiedendo la fine del genocidio che ha causato la morte di almeno 65.141 persone. Le riprese ottenute da Channel 4 News mostrano Volkov mentre viene portato via dagli agenti sul retro di un veicolo della polizia. Mentre veniva portato via, Volkov, che dirige la Bbc Scottish Symphony Orchestra, ha gridato: “Dobbiamo fermare il genocidio subito. Sta rovinando la vita di tutti. Fermatelo”. Haaretz ha riferito che le quattro persone sono state rilasciate “dopo poco tempo”.

21 settembre 2025

Idf, preparava attacco a truppe Israele, ucciso terrorista Hamas

“Nell’area di Gaza City, le IDF hanno colpito ed eliminato Majed Abu Salmiya, un terrorista dell’ala militare di Hamas”. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane. “Nell’ambito del suo ruolo, Abu Salmiya operava come cecchino per Hamas - prosegue la nota - e si stava preparando a compiere un imminente attacco terroristico contro le truppe delle IDF nell’area di Gaza City. Prima dell’attacco, sono state adottate misure per ridurre al minimo i danni ai civili, tra cui l’uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e ulteriori informazioni di intelligence”.

21 settembre 2025

Von der Leyen, Israele sabota soluzione coesistenza due Stati

“La soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati è l’unica prospettiva in grado di garantire nella regione una pace sostenibile a lungo termine. Abbiamo bisogno di uno Stato di Israele sicuro e di un’autorità palestinese vitale; non ci deve essere spazio per gli estremismi e la piaga di Hamas deve essere eliminata. So benissimo quanto gli atroci attacchi del 7 ottobre da parte di terroristi di Hamas abbiano scosso in profondità la nazione di Israele”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen in una intervista a Repubblica. “Tuttavia i recenti sviluppi, una carestia provocata dall’uomo e il soffocamento finanziario dell’Autorità palestinese, sono fonte di notevole preoccupazione - ha aggiunto -. I piani per un progetto di insediamento nella cosiddetta zona E1, se realizzati, determinerebbero di fatto una separazione tra la Cisgiordania occupata e Gerusalemme Est. Gli interventi messi in atto dal governo di Israele negli ultimi mesi costituiscono un chiaro tentativo di sabotare la soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati”.

21 settembre 2025

«Fermiamo la strage a Gaza: la lettera di autori e Premi Nobel alle istituzioni italiane

Un fronte di 209 autori e autrici, italiani e stranieri, ha scelto Pordenonelegge come palcoscenico per lanciare un appello contro le violazioni del diritto internazionale umanitario a Gaza. La mobilitazione è nata dal gruppo Cittadini per la Palestina di Portogruaro, con il sostegno del neonato Comitato per la Palestina di Pordenone, che durante il festival ha organizzato anche il gazebo #palestinalegge, animato da letture, collegamenti con scrittori palestinesi e momenti di confronto.

Tra i firmatari figurano nomi di primo piano: la Nobel per la Pace Shirin Ebadi, l’architetto Massimiliano Fuksas, autori come Marco Balzano, Concita De Gregorio, Michela Marzano, Viola Ardone, Felicia Kingsley, Alessia Gazzola, Antonio Manzini, Federica Manzon, Nadia Terranova e molti altri. Non mancano le adesioni internazionali, dall’irlandese William Wall allo spagnolo Agustín Martínez, fino al poeta sloveno Goran Vojnović. Proprio Wall ha annunciato che in occasione della rassegna ricorderà pubblicamente tre scrittori palestinesi uccisi dall’esercito israeliano.

21 settembre 2025

Ambasciata Israele critica comune Roma per bandiera palestinese

“Esprimo la mia ferma condanna per le recenti decisioni del Consiglio Municipale di Roma, e mi unisco alle critiche espresse dal Presidente della CER, Victor Fadlun. Si tratta di posizioni unilaterali, che non solo non favoriscono la pace, ma fanno il gioco di Hamas. È particolarmente grave e doloroso che ciò avvenga proprio a Roma, la città segnata dalla tragica morte del piccolo Stefano Gaj Tachè, vittima del terrorismo palestinese”. Lo scrive su X l’ambasciatore israeliano Jonathan Peled in riferimento alla decisione sulla bandiera palestinese in Campidoglio.

21 settembre 2025

Raid di Israele su Gaza city, almeno 4 morti. 60 in 24 ore

Almeno quattro palestinesi sono stati uccisi in un nuovo attacco aereo dell’aviazione israeliana su Gaza City. Lo riferisce l’emittente Al Jazeera, secondo quanto riportato dalla Tass, precisando che il raid ha colpito un edificio residenziale con civili all’interno. Secondo il Ministero della Salute palestinese, nella sola giornata di ieri il bilancio delle vittime causate dalle operazioni militari israeliane a Gaza City e nelle aree circostanti ha superato i 60 morti, con oltre 200 feriti.

Secondo quanto riporta Le Monde, che cita Wafa, un bombardamento ha ucciso 15 persone sabato sera in una zona residenziale nella parte meridionale di Gaza City.

Bambini palestinesi si riuniscono mentre ispezionano i danni all'interno di una casa appartenente alla famiglia Al-Hadad dopo che è stata colpita in un attacco israeliano notturno, nel corso di un'operazione militare israeliana, a Gaza City il 21 settembre 2025. REUTERS/Ebrahim Hajjaj