Francesco Acerbi: La Storia di un Difensore Resiliente e Campione d’Italia

Pubblicato: 21/09/2025, 16:35:44 ·
Dalla lotta contro il cancro alla gloria con l’Inter e la Nazionale italiana

Francesco Acerbi è un calciatore italiano noto per la sua carriera da difensore centrale, caratterizzata da una straordinaria resilienza personale e sportiva. Dopo aver superato una grave malattia, ha raggiunto importanti traguardi con club come Lazio e Inter, diventando un punto di riferimento anche nella Nazionale italiana. Questo articolo ripercorre la sua carriera, le sfide affrontate e i successi ottenuti, sottolineando il suo ruolo di esempio dentro e fuori dal campo.

Primi anni e inizio carriera

Francesco Acerbi nasce il 10 febbraio 1988 a Vizzolo Predabissi, in Lombardia. Inizia la sua carriera calcistica nel 2006 con il Pavia, squadra di quinta divisione, facendo il suo debutto in campionato a soli 18 anni.

Dopo alcune esperienze in Serie B con la Reggina, Acerbi approda in Serie A nel 2011 con il Chievo Verona, grazie a un accordo di comproprietà con il Genoa. Nel 2012 viene acquistato dall’AC Milan, ma torna in prestito al Chievo l’anno successivo.

Nel 2013 firma con il Sassuolo, club neo promosso in Serie A, ma la sua stagione d’esordio viene interrotta da una diagnosi di cancro ai testicoli, che lo costringe a fermarsi per un anno.

La lotta contro il cancro e la rinascita

La diagnosi di cancro rappresenta una svolta nella vita di Acerbi. Nonostante la gravità della malattia, il difensore affronta il percorso di cura con determinazione e riesce a tornare in campo nel 2014.

Acerbi ha dichiarato più volte che la malattia gli ha cambiato la vita, aiutandolo a superare abitudini negative e a maturare come persona e atleta. Ha definito il cancro come una sorta di 'fortuna' che gli ha permesso di riscoprire se stesso e di dare valore alla sua carriera.

Dopo la guarigione, ha anche affrontato momenti di ansia e attacchi di panico, ma con l’aiuto di specialisti è riuscito a superarli, dimostrando una grande forza mentale oltre che fisica.

Il successo con Lazio e il record di continuità

Nel 2018 Acerbi si trasferisce alla Lazio con un contratto quinquennale. Qui si afferma come uno dei difensori più affidabili della Serie A, raggiungendo un record personale di 149 partite consecutive giocate in campionato, un traguardo che testimonia la sua costanza e resistenza fisica.

Durante la sua esperienza alla Lazio, Acerbi si guadagna anche la convocazione nella Nazionale italiana, contribuendo con la sua esperienza e solidità difensiva.

La sua affidabilità e leadership lo rendono un pilastro della squadra, capace di guidare la difesa con sicurezza e intelligenza tattica.

L’approdo all’Inter e la consacrazione internazionale

Nel settembre 2022 Acerbi si trasferisce all’Inter in prestito, ritrovando l’allenatore Simone Inzaghi, suo ex tecnico alla Lazio. Inizialmente considerato una riserva, si guadagna rapidamente un posto da titolare grazie alle sue prestazioni solide e alla capacità di neutralizzare avversari di alto livello.

È stato protagonista nella finale di UEFA Champions League 2023, dove ha ricevuto elogi per aver contenuto Erling Haaland, uno degli attaccanti più temuti al mondo, anche se l’Inter ha perso la partita.

Nel luglio 2023 l’Inter esercita l’opzione di acquisto e lo conferma definitivamente in squadra. Nel campionato 2023-24 Acerbi segna un gol decisivo contro il Milan, contribuendo a conquistare il suo primo scudetto con l’Inter con diverse giornate di anticipo.

Nel maggio 2025 segna il suo primo gol in Champions League, un pareggio all’ultimo minuto contro il Barcellona, che permette all’Inter di qualificarsi per la finale, confermandolo come un eroe della squadra.

Un esempio di resilienza e ispirazione

La storia di Francesco Acerbi è un esempio emblematico di come la determinazione e la forza d’animo possano trasformare una carriera sportiva e una vita personale.

Dopo aver rischiato di interrompere tutto a causa della malattia, Acerbi non solo è tornato a giocare ad altissimi livelli, ma ha anche raggiunto traguardi importanti, diventando un modello per molti giovani calciatori.

La sua testimonianza di lotta contro il cancro e di crescita personale lo rende una figura di riferimento non solo nel calcio, ma anche nella società, dimostrando che le difficoltà possono essere superate con coraggio e impegno.