Il crollo e l’emergenza sul posto
Nella mattinata di lunedì 3 novembre, il centro di Roma è stato scosso da un drammatico evento: la Torre dei Conti, storico edificio in largo Corrado Ricci, ha subito un doppio cedimento strutturale. Il primo crollo si è verificato intorno alle 11.20, quando una parte della torre, attualmente interessata da lavori di ristrutturazione, si è sgretolata improvvisamente. Pochi minuti dopo, un secondo cedimento ha complicato ulteriormente la situazione, rendendo ancora più complesse le operazioni di soccorso. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, la polizia e i soccorritori, che hanno trovato quattro operai inizialmente bloccati nella parte superiore dell’edificio. Grazie a un’azione rapida, questi sono stati tratti in salvo, ma un altro operaio, un 66enne di nazionalità romena, è rimasto intrappolato al primo piano, sotto una coltre di macerie. La zona è stata immediatamente transennata e chiusa al traffico, con via Cavour bloccata all’altezza di largo Corrado Ricci. Testimoni oculari hanno raccontato di un forte rumore di calcinacci e di aver visto cadere un uomo dal cantiere. La paura si è diffusa tra i passanti e i dipendenti dei locali vicini, che hanno assistito impotenti allo svolgersi degli eventi. La struttura, già nota per precedenti episodi di occupazione abusiva e interventi di sgombero, si è rivelata ancora una volta un punto critico della città.
Le operazioni di soccorso e il rischio di nuovi cedimenti
Le operazioni di soccorso si sono concentrate fin da subito sul recupero dell’operaio ancora intrappolato. I vigili del fuoco, coordinati dal nucleo Saf speleo-alpino-fluviale, hanno lavorato senza sosta, utilizzando mezzi meccanici e scavando anche con le mani per raggiungere la vittima. Il prefetto di Roma ha sottolineato il rischio di ulteriori cedimenti, rendendo ancora più delicata la situazione. La struttura è stata ispezionata anche con droni, per valutare la stabilità residua e prevenire nuovi incidenti. Nonostante le difficoltà, i soccorritori sono riusciti a stabilire un contatto con l’uomo, che è rimasto cosciente e in grado di comunicare con i soccorritori. Questo ha dato speranza a chi lavora sul campo, ma la complessità delle macerie e la paura di nuovi crolli hanno rallentato le operazioni. Sul posto sono arrivati anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che hanno seguito da vicino l’evolversi della situazione. La presenza delle massime autorità cittadine e nazionali testimonia la gravità dell’evento e la necessità di una risposta immediata e coordinata. La polizia giudiziaria ha avviato un sopralluogo per ricostruire le cause del crollo e verificare eventuali responsabilità. L’inchiesta, aperta dalla procura di Roma, procede per i reati di disastro colposo e lesioni colpose, con particolare attenzione alle condizioni di sicurezza del cantiere e alle procedure adottate durante i lavori di ristrutturazione.
La storia della Torre dei Conti e le criticità del patrimonio urbano
La Torre dei Conti, costruita nel XII secolo dai Conti di Tuscolo, è uno dei simboli storici del centro di Roma. Negli anni, la struttura ha subito numerosi interventi di restauro e ha ospitato diverse destinazioni d’uso, tra cui abitazioni e attività commerciali. Tuttavia, la sua posizione strategica e la complessità architettonica l’hanno resa spesso oggetto di criticità. In passato, la torre è stata al centro di polemiche per l’occupazione abusiva di immobili e per la mancata manutenzione. Gli episodi di sgombero e le segnalazioni di degrado hanno reso evidente la necessità di interventi strutturali, ma la complessità del patrimonio storico e le difficoltà burocratiche hanno spesso rallentato i lavori. Il crollo di oggi riapre la discussione sulla sicurezza degli edifici storici e sulla gestione dei cantieri nel centro di Roma. Esperti del settore hanno sottolineato l’importanza di una manutenzione costante e di controlli rigorosi, soprattutto in aree ad alto rischio sismico e in presenza di strutture antiche. La vicenda della Torre dei Conti diventa così un caso emblematico delle sfide che la città deve affrontare per preservare il proprio patrimonio e garantire la sicurezza dei cittadini.
Le conseguenze e le prospettive future
L’incidente ha avuto un impatto immediato sulla viabilità e sulla vita quotidiana del centro storico. La chiusura di via Cavour e la transennatura di largo Corrado Ricci hanno causato disagi ai residenti e ai turisti, ma sono state misure necessarie per garantire la sicurezza. La presenza di droni e di specialisti sul posto testimonia l’attenzione delle autorità verso la prevenzione di ulteriori incidenti. Nel frattempo, la procura continua le indagini per accertare le cause del crollo e individuare eventuali responsabilità. L’operaio ancora intrappolato rimane al centro delle operazioni, con i soccorritori che lavorano senza sosta per portarlo in salvo. La vicenda della Torre dei Conti solleva interrogativi importanti sulla gestione del patrimonio urbano e sulla sicurezza dei cantieri. La necessità di interventi strutturali e di controlli rigorosi diventa sempre più evidente, soprattutto in una città come Roma, dove il patrimonio storico e la vita moderna convivono in uno spazio ristretto. La risposta delle autorità e la mobilitazione dei soccorritori dimostrano la capacità di reazione della città, ma la sfida resta complessa e richiede un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti.
