Il segreto della longevità? Mangiare poco

Pubblicato: 01/11/2025, 10:39:274 min
Scritto da
Maria Gloria Domenica
Categoria: Lifestyle
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Il segreto della longevità? Mangiare poco

Il parere di un esperto

Silvio Garattini, oncologo, farmacologo e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, ha condiviso la sua visione sul segreto della longevità durante un videocollegamento con la conduttrice Caterina Balivo. A pochi giorni dal suo 97° compleanno, Garattini ha ribadito un principio che accompagna da anni la sua attività di ricerca: *mangiare poco è fondamentale per vivere a lungo*. Il suo approccio non si basa su diete estreme o su regimi alimentari complicati, ma su una semplice e rigorosa attenzione alle quantità. Secondo Garattini, la restrizione calorica è uno dei fattori chiave per mantenere il corpo e la mente in salute, soprattutto con l’avanzare dell’età. Il messaggio è chiaro: non si tratta di eliminare completamente alcuni alimenti, ma di limitare le porzioni e di evitare gli eccessi. Questo principio, spiega Garattini, è supportato da anni di studi scientifici che hanno dimostrato come la restrizione calorica possa influenzare positivamente la durata della vita e la qualità degli anni vissuti. L’esperto sottolinea che la sua esperienza personale e professionale lo portano a considerare questa pratica come una delle più efficaci per preservare la salute.

Il ruolo dello zucchero nel cervello

Un altro punto centrale della riflessione di Garattini riguarda il consumo di zucchero. Il cervello, spiega, ha bisogno di circa 90 grammi di zucchero al giorno per funzionare correttamente. Questa quantità, tuttavia, deve essere assunta in modo equilibrato e non superata, poiché un eccesso può portare a problemi metabolici e influire negativamente sulla salute generale. Garattini sottolinea che il cervello è particolarmente sensibile alle variazioni di glucosio e che un apporto eccessivo può alterare la funzionalità neuronale, aumentando il rischio di patologie neurodegenerative. La sua raccomandazione è quindi di non demonizzare lo zucchero, ma di gestirne il consumo con attenzione. Il glucosio è essenziale per il metabolismo cerebrale, ma la chiave sta nel mantenere un equilibrio. Garattini ricorda che molti alimenti industriali contengono quantità di zucchero molto superiori a quelle necessarie, e che la consapevolezza di questo aspetto è fondamentale per una scelta alimentare responsabile.

La scienza della restrizione calorica

La posizione di Garattini trova riscontro in numerose ricerche scientifiche condotte negli ultimi decenni. Studi su modelli animali e su popolazioni umane hanno dimostrato che una riduzione delle calorie, senza carenze nutrizionali, può prolungare la vita e ridurre il rischio di malattie croniche come diabete, obesità e malattie cardiovascolari. L’Istituto Mario Negri, fondato da Garattini, ha contribuito in modo significativo a questa linea di ricerca, pubblicando studi che hanno influenzato le raccomandazioni nutrizionali a livello internazionale. Secondo esperti dell’Istituto, la restrizione calorica agisce su diversi meccanismi biologici: rallenta il processo di invecchiamento cellulare, riduce l’infiammazione cronica e migliora la funzione mitocondriale. Questi effetti sono particolarmente evidenti quando la restrizione viene applicata in modo costante e non intermittente. Tuttavia, gli esperti sottolineano che la restrizione calorica deve essere personalizzata e adattata alle esigenze individuali, evitando di trasformarla in una pratica eccessiva o dannosa.

Una filosofia di vita

Garattini non si limita a parlare di numeri e di principi scientifici, ma propone una vera e propria filosofia di vita. Per lui, la longevità non è solo una questione di anni vissuti, ma di qualità degli anni. La sua esperienza personale, unita a decenni di ricerca, lo porta a considerare la moderazione come un valore fondamentale. Mangiare poco, ma con attenzione, significa rispettare il proprio corpo e il proprio cervello, garantendo una vita più sana e più lunga. Il messaggio di Garattini è rivolto a tutti, non solo agli anziani. La consapevolezza delle proprie abitudini alimentari, la scelta di alimenti di qualità e la gestione delle quantità sono pratiche che possono essere adottate a ogni età. L’esperto sottolinea che la longevità non è un obiettivo da raggiungere in età avanzata, ma un percorso che inizia molto prima, con scelte quotidiane che influenzano il benessere a lungo termine.

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