Un nome inatteso nelle liste azzurre
La politica campana si prepara alle elezioni regionali del 23 novembre con una Pasquale Di Fenza, consigliere uscente e figura divenuta nota anche fuori dai confini regionali, è stato inserito Rita De Crescenzo e all’influencer Napolitano Store.sorpresa che ha già acceso il dibattito: nelle liste di Forza Italia. La scelta ha suscitato reazioni contrastanti, soprattutto alla luce della vicenda che, nell’estate 2025, aveva portato Di Fenza al centro di un caso mediatico nazionale. Classe 1972, con una lunga esperienza in Consiglio regionale, Di Fenza era stato fino a poco tempo fa esponente di Azione, partito dal quale è stato espulso in seguito alla pubblicazione di un video girato negli uffici del Consiglio regionale insieme alla TikToker
Il caso del video virale e le conseguenze politiche
Il video, diventato rapidamente virale, mostrava i due influencer napoletani, noti per i loro contenuti leggeri e popolari su TikTok, mentre sventolavano la bandiera italiana e cantavano l’inno nazionale negli spazi istituzionali. L’episodio, apparentemente innocuo, ha invece scatenato un acceso dibattito sull’uso degli uffici pubblici e sul rapporto tra istituzioni e social media. Carlo Calenda, leader di Azione, ha reagito con un comunicato ufficiale in cui annunciava l’espulsione immediata di Di Fenza dal partito, prendendo “distanza da un’iniziativa estemporanea e incomprensibile” e criticando la scelta di utilizzare gli spazi istituzionali per un’operazione di puro intrattenimento. La decisione di Calenda è stata riportata da diverse testate nazionali, tra cui il Corriere della Sera, che ha sottolineato come il caso abbia diviso l’opinione pubblica tra chi vede nell’episodio una leggerezza e chi invece una forma di comunicazione innovativa.
La scelta di Forza Italia e il dibattito interno
L’inserimento di Di Fenza nelle liste di Forza Italia rappresenta una mossa inattesa, che ha sollevato interrogativi sia all’interno del partito che tra gli osservatori politici. Secondo fonti vicine alla segreteria regionale di FI, la decisione sarebbe frutto di una valutazione strategica: Di Fenza, nonostante la controversia, gode ancora di un certo seguito elettorale e la sua notorietà potrebbe attirare consensi tra una fascia di elettori più giovani e meno tradizionalmente coinvolti nella politica. Tuttavia, non mancano le perplessità tra i vertici del partito, preoccupati che la candidatura possa essere percepita come un segnale di scarsa attenzione alla serietà istituzionale. La Repubblica, in un recente articolo, ha riportato le dichiarazioni di alcuni esponenti di Forza Italia che, pur riconoscendo l’esperienza di Di Fenza, hanno espresso riserve sulla scelta di puntare su una figura così controversa in un momento delicato per la regione.
Reazioni dell’opinione pubblica e dei competitor
La notizia della candidatura ha generato reazioni immediate sia sui social network che nei circoli politici locali. Da una parte, c’è chi apprezza la capacità di Di Fenza di intercettare linguaggi e modalità comunicative nuove, ritenendo che la politica debba aprirsi a forme di dialogo più dirette con i cittadini, soprattutto i più giovani. Dall’altra, le critiche non si sono fatte attendere: diversi esponenti dell’opposizione hanno sottolineato come l’episodio del video abbia minato la credibilità delle istituzioni, trasformando spazi pubblici in set per contenuti di intrattenimento. Anche alcuni organi di stampa locali, come Il Mattino, hanno dedicato ampio spazio al caso, evidenziando come la vicenda abbia riacceso il dibattito sul rapporto tra politica e social media, tra innovazione e rispetto delle regole.
Prospettive per la campagna elettorale
La candidatura di Di Fenza si inserisce in un contesto elettorale particolarmente competitivo, con la Campania al centro di attenzioni nazionali per le sfide legate alla sanità, all’occupazione e alla gestione dei fondi europei. La scelta di Forza Italia di puntare su un personaggio noto anche per motivi extra-politici potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: da un lato, potrebbe attirare l’attenzione di nuovi elettori; dall’altro, rischia di alimentare polemiche e distrarre l’opinione pubblica dai temi cruciali della campagna. Resta da vedere se Di Fenza saprà trasformare la sua notorietà in consenso concreto, dimostrando di essere in grado di affrontare con serietà i problemi della regione. Intanto, la vicenda continua a far discutere, confermando come la politica campana sia sempre capace di sorprendere e di tenere alta l’attenzione sui temi del rapporto tra istituzioni, media e società.
