La città di Milano è protagonista di una forte mobilitazione in solidarietà con la Global Sumud Flotilla, fermata dalla marina militare israeliana mentre si dirigeva verso Gaza. Tra manifestazioni, occupazioni e uno sciopero generale, la protesta coinvolge migliaia di cittadini, studenti e lavoratori, riflettendo una crescente tensione sociale e politica.
L’abbordaggio della Flotilla e la risposta di Milano
La Global Sumud Flotilla, composta da 23 imbarcazioni dirette verso Gaza, è stata intercettata e abbordata dalla marina militare israeliana a meno di 70 miglia dalla costa. Durante l’operazione sono stati fermati anche 22 italiani, evento che ha scatenato una forte reazione di solidarietà in Italia, con Milano al centro delle proteste.
Nella notte, un corteo di attivisti pro Palestina ha attraversato la città, culminando in una manifestazione in piazza Duomo che si è protratta fino a tarda notte. La mobilitazione, iniziata con un presidio alla stazione di Cadorna, ha visto la partecipazione di migliaia di persone, con l’annuncio di ulteriori iniziative nei giorni successivi.
Occupazioni e sciopero generale: la protesta si amplia
Gli studenti dell’Università Statale di Milano hanno occupato l’ateneo fin dalle prime ore del mattino, dichiarandosi pronti a sostenere lo sciopero generale convocato per il 3 ottobre. L’occupazione è stata motivata come risposta diretta all’abbordaggio della Flotilla, con la promessa di bloccare le attività accademiche e partecipare attivamente alle mobilitazioni.
Parallelamente, è stato proclamato uno sciopero generale che coinvolge diverse categorie lavorative, con particolare impatto sul settore dei trasporti. Lo sciopero, iniziato il 2 ottobre alle 21:00 e previsto fino al 3 ottobre alle 20:59, rischia di creare disagi significativi, ma rappresenta un segnale forte di protesta contro la situazione in Medio Oriente e le azioni militari israeliane.
Impatto sociale e prospettive future della mobilitazione milanese
La mobilitazione a Milano riflette una crescente sensibilità e tensione sociale riguardo al conflitto israelo-palestinese. Le manifestazioni e le occupazioni testimoniano un impegno diffuso di cittadini, studenti e lavoratori che vogliono esprimere solidarietà e chiedere un intervento più deciso a livello politico e umanitario.
Le iniziative annunciate, tra cui ulteriori cortei e lo sciopero generale, indicano che la protesta non si esaurirà a breve. Milano si conferma così un punto di riferimento nazionale per la mobilitazione civile, con la possibilità di influenzare il dibattito pubblico e le decisioni istituzionali nei prossimi giorni.