
Pasquale Pistorio è stato un ingegnere e dirigente d'azienda italiano che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'industria dei semiconduttori in Europa. Dopo una carriera di successo in Motorola, ha guidato la trasformazione di SGS in STMicroelectronics, portandola tra le principali aziende mondiali del settore. La sua leadership ha lasciato un'eredità significativa sia dal punto di vista industriale che sociale.
Formazione e primi anni in Motorola
Pasquale Pistorio nacque nel 1936 ad Agira, in Sicilia, e si laureò in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Torino nel 1963. Iniziò la sua carriera professionale in Motorola Italia nel 1967, dove si distinse rapidamente per le sue capacità di marketing e gestione.
Nel giro di dieci anni, Pistorio salì ai vertici dell'azienda, diventando vicepresidente e direttore generale della divisione semiconduttori internazionale, con responsabilità su progettazione, produzione e marketing a livello globale, esclusi gli Stati Uniti. Questa esperienza gli permise di acquisire competenze strategiche e operative fondamentali per il suo futuro ruolo in Italia.
La trasformazione di SGS in STMicroelectronics
Nel 1980 Pistorio tornò in Italia per assumere la guida del gruppo SGS, allora una società quasi fallita e di proprietà statale. La sua sfida fu quella di rilanciare l'azienda, che nel 1987 si fuse con la francese Thomson Semiconducteurs, dando vita a SGS-Thomson Microelectronics, oggi nota come STMicroelectronics.
Sotto la sua presidenza, iniziata nel 1987, STMicroelectronics crebbe rapidamente, diventando una delle cinque principali aziende mondiali nel settore dei semiconduttori. La società si quotò in Borsa a New York, Parigi e Milano, passando da un fatturato di 100 milioni a 9 miliardi di dollari al momento del suo pensionamento nel 2005.
Impegno sociale e riconoscimenti
Oltre ai successi industriali, Pasquale Pistorio si distinse per il suo impegno in ambito sociale e ambientale, promuovendo la responsabilità delle imprese in questi settori. Dopo aver lasciato la guida di STMicroelectronics, fu presidente di Telecom Italia nel 2007 e membro del direttivo di Confindustria, con responsabilità per innovazione e ricerca.
Nel corso della sua carriera ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui otto lauree honoris causa da università italiane e straniere, la medaglia Robert N. Noyce dell'IEEE e la Ellis Island Medal of Honor. La sua figura rimane un punto di riferimento per l'industria tecnologica europea e per la promozione di un modello di sviluppo sostenibile.