Il delitto di Garlasco: un caso di cronaca tra indagini, processi e media

Pubblicato: 26/09/2025, 08:36:17 ·
L'omicidio di Chiara Poggi e le sue complesse vicende giudiziarie e investigative

Il delitto di Garlasco, avvenuto nel 2007, ha segnato uno dei casi di cronaca nera più discussi in Italia. La vittima, Chiara Poggi, fu trovata morta nella sua abitazione e il fidanzato Alberto Stasi fu condannato dopo un lungo iter giudiziario. Il caso ha suscitato grande attenzione mediatica e ha sollevato dubbi sulle modalità investigative e processuali, con nuove indagini ancora in corso.

I fatti e la vittima

Il delitto di Garlasco si verificò il 13 agosto 2007 nella cittadina di Garlasco, in provincia di Pavia. La vittima, Chiara Poggi, una giovane di 26 anni, fu trovata senza vita nella villetta di famiglia, colpita ripetutamente al capo con un corpo contundente che causò la lacerazione dell’encefalo e la frattura del cranio.

L’omicidio fu caratterizzato da una particolare efferatezza, con numerose lesioni che indicarono un’aggressione violenta e crudele. L’arma del delitto non fu mai ritrovata, anche se successivamente venne recuperato un martello compatibile con quella utilizzata, gettato in un canale vicino.

Il percorso giudiziario e le condanne

Alberto Stasi, fidanzato di Chiara, fu fin da subito il principale indagato. Inizialmente assolto in primo e secondo grado, fu condannato in via definitiva nel 2015 dalla Corte di Cassazione a 16 anni di carcere per omicidio volontario, con l’aggravante di crudeltà e sevizie.

Il processo è stato uno dei più mediatici degli anni Duemila in Italia, caratterizzato da un acceso dibattito pubblico e da numerosi colpi di scena. La sentenza definitiva ha però lasciato aperti interrogativi, tanto che nuove indagini sono state avviate anche a distanza di anni, coinvolgendo altre persone e approfondendo nuovi elementi.

L’impatto mediatico e le nuove indagini

Il caso di Garlasco ha evidenziato come la pressione mediatica possa influenzare le indagini e i processi, con un’attenzione costante da parte dei media che ha contribuito a un clima di forte tensione. Sono stati sollevati dubbi sulle modalità investigative, con critiche riguardo alla raccolta delle prove e alla gestione delle indagini.

Recentemente, le autorità hanno riaperto le indagini, concentrandosi su nuove piste e su altre persone coinvolte, come Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Le nuove attività investigative includono accertamenti tecnici e l’analisi di impronte di sangue, mantenendo alta l’attenzione su un caso ancora aperto e complesso.