
Israele gioca nelle competizioni calcistiche europee sotto l'egida della UEFA dal 1994, dopo un lungo periodo di isolamento e difficoltà legate a motivi politici e geopolitici. Questo articolo ripercorre le ragioni storiche e sportive di questa scelta, l'impatto sulle squadre nazionali e di club, e il ruolo della diplomazia sportiva nel contesto internazionale.
Le origini del percorso calcistico di Israele e l'esclusione dall'Asia
Israele entrò a far parte della Confederazione Calcistica Asiatica (AFC) nel 1956 e ottenne anche importanti successi, come la vittoria della Coppa d'Asia nel 1964. Tuttavia, a causa di tensioni politiche e conflitti regionali, molti paesi asiatici rifiutarono di affrontare la nazionale israeliana, creando un clima di isolamento sportivo.
Questa situazione portò all'espulsione di Israele dall'AFC nel 1974. Nel decennio successivo, Israele partecipò temporaneamente a federazioni calcistiche di altre aree geografiche, come quella oceanica, ma senza una collocazione stabile. La difficoltà di trovare un contesto competitivo adeguato rifletteva le complesse dinamiche geopolitiche che influenzavano lo sport nel paese.
L'ingresso di Israele nella UEFA e l'integrazione nel calcio europeo
Nel 1991 Israele iniziò a partecipare alle competizioni calcistiche europee in via provvisoria, ottenendo l'affiliazione ufficiale alla UEFA nel 1994. Questa decisione fu motivata soprattutto dalla necessità di superare l'isolamento internazionale e permettere alle squadre israeliane di competere regolarmente a livello internazionale.
Da allora, Israele partecipa regolarmente alle qualificazioni per i Campionati Europei e per i Mondiali, sebbene la nazionale non sia ancora riuscita a qualificarsi per un Europeo o a tornare in un Mondiale. Le squadre di club israeliane, come Maccabi Haifa, Maccabi Tel Aviv e Hapoel Tel Aviv, hanno invece ottenuto risultati significativi nelle competizioni UEFA, raggiungendo anche fasi avanzate come i gironi di Champions League e i quarti di finale di Europa League.
Implicazioni sportive e diplomatiche dell'appartenenza di Israele alla UEFA
L'inclusione di Israele nella UEFA rappresenta un esempio di come lo sport possa essere uno strumento di diplomazia e integrazione, superando barriere politiche e culturali. La partecipazione alle competizioni europee ha permesso a Israele di mantenere un profilo internazionale nel calcio, migliorando la qualità del gioco e l'esposizione delle sue squadre.
Tuttavia, la presenza di Israele nella UEFA continua a essere influenzata da tensioni geopolitiche, che talvolta si riflettono anche nelle sedi sportive. Nonostante ciò, il percorso di Israele nel calcio europeo testimonia un equilibrio tra esigenze sportive e complesse dinamiche internazionali, confermando il ruolo del calcio come ponte tra culture e nazioni.