UE pronta a escludere le Big Tech dal sistema di condivisione dei dati finanziari

Pubblicato: 22/09/2025, 13:11:36 ·

Banche europee rafforzate dalla decisione, mentre crescono le tensioni con gli Stati Uniti

08 Settembre 2025

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Nonostante le minacce del presidente statunitense Donald Trump di imporre tariffe punitive ai Paesi che "discriminano" le aziende americane, l'Unione Europea si prepara a escludere Meta, Apple, Google e Amazon dal nuovo sistema di condivisione dei dati finanziari. La misura, sostenuta in particolare dalla Germania, mira a favorire lo sviluppo di un ecosistema digitale finanziario europeo e a tutelare la cosiddetta “sovranità digitale” dei consumatori.

IL REGOLAMENTO FiDA TRA APERTURA E RESISTENZE

Il nuovo quadro normativo è il regolamento sul Financial Data Access (FiDA), da oltre due anni al centro dei negoziati a Bruxelles. L'obiettivo è consentire a fornitori di servizi terzi di accedere ai dati detenuti da banche e assicurazioni per offrire soluzioni digitali innovative, come consulenza finanziaria e strumenti di risparmio personalizzati.

La riforma, però, ha incontrato una forte resistenza da parte dell'industria bancaria europea, timorosa che i grandi gruppi tecnologici possano utilizzare le informazioni sensibili per consolidare le proprie posizioni di mercato e ridurre il ruolo degli istituti finanziari tradizionali. Queste preoccupazioni hanno trovato sostegno prima nel Parlamento europeo, poi nella Commissione e infine in governi chiave come quello tedesco.

In un documento inviato agli altri Stati membri e visionato dal Financial Times, Berlino ha proposto l'esclusione dei colossi tecnologici “per promuovere lo sviluppo di un ecosistema digitale finanziario europeo, garantire condizioni di parità e proteggere la sovranità digitale dei consumatori”. Un diplomatico dell'UE ha osservato che “questo è un dossier in cui i grandi gruppi tecnologici stanno effettivamente perdendo la battaglia di lobbying”.

LE CRITICHE DELLE BIG TECH E LE TENSIONI CON GLI USA

La prospettiva di un'esclusione quasi certa rischia di alimentare nuove tensioni transatlantiche, nonostante l'accordo commerciale raggiunto tra Bruxelles e Washington a fine luglio. Trump ha più volte ribadito la minaccia di dazi contro i Paesi che introducono leggi o tasse considerate punitive nei confronti delle aziende statunitensi.

Le associazioni che rappresentano le Big Tech hanno già espresso forti critiche. Daniel Friedlaender, responsabile europeo della Computer & Communications Industry Association, che riunisce diversi grandi gruppi tecnologici, ha dichiarato:

“La visione originaria di FiDA era di dare alle persone il controllo sui propri dati e l'accesso a servizi finanziari più innovativi. Cedendo alle pressioni delle banche, l'UE limiterà la scelta dei consumatori e rafforzerà gli operatori storici che già detengono potere di ‘gatekeeper' sui dati dei clienti”.

Kay Jebelli, della Chamber of Progress, un altro gruppo di pressione del settore, ha aggiunto: “I veri gatekeeper qui sono le grandi banche, non le piattaforme digitali. Discriminare le aziende tecnologiche americane non solo priverà gli europei di nuovi servizi digitali, ma alimenterà anche le tensioni transatlantiche”.

VERSO L'INTESA SUL TESTO FINALE

Secondo fonti diplomatiche, la sconfitta delle Big Tech appare ormai inevitabile. Stati membri e Parlamento europeo puntano a chiudere i negoziati entro l'autunno, raggiungendo un accordo sul testo definitivo del regolamento FiDA. Se confermata, l'esclusione dei gruppi statunitensi rappresenterebbe un importante vantaggio competitivo per le banche europee e una svolta nei rapporti tra Bruxelles e i colossi digitali d'oltreoceano.

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