
Il caso di Milena Sutter, una ragazza di 13 anni scomparsa a Genova nel 1971, rimane uno dei più controversi della cronaca nera italiana. Rapita e uccisa, il suo assassino è stato identificato in Lorenzo Bozano, condannato all'ergastolo dopo un processo segnato da dubbi e controversie. Questo articolo ripercorre i fatti, le indagini e le implicazioni giudiziarie di un caso che ha diviso l'opinione pubblica e lasciato molte domande aperte.
La Scomparsa di Milena Sutter
Il 6 maggio 1971, a Genova, Milena Sutter, una ragazza di 13 anni figlia di un ricco industriale, scompare misteriosamente all'uscita della Scuola Svizzera che frequentava.
La scomparsa avviene nel pomeriggio, intorno alle 17, e da subito si avvia una vasta ricerca per ritrovarla, coinvolgendo forze dell'ordine e media.
Nonostante gli sforzi, per due settimane non si hanno notizie certe sul suo destino, alimentando ansia e paura nella famiglia e nella città.
Il Ritrovamento del Corpo e le Prime Indagini
Il 20 maggio 1971, il corpo di Milena viene ritrovato in mare, a poche centinaia di metri dalla costa di Priaruggia, zavorrato con una cintura da sub.
L'autopsia rivela che la morte è avvenuta per strangolamento lo stesso giorno della scomparsa, senza segni di violenza sessuale.
Le indagini si concentrano subito su Lorenzo Bozano, un giovane di 25 anni soprannominato il “biondino della spider rossa”, accusato di rapimento e omicidio con il movente di un riscatto di 50 milioni di lire.
Il Processo e le Controversie Giudiziarie
Lorenzo Bozano viene arrestato la sera del ritrovamento del corpo, ma il processo è segnato da dubbi e lacune probatorie.
Nel 1973, in primo grado, Bozano viene assolto per insufficienza di prove, ma due anni dopo, nel 1975, la Corte d'Appello lo condanna all'ergastolo.
Bozano si è sempre professato innocente e nel 2020 ha ottenuto la libertà condizionale, mentre il caso continua a suscitare discussioni sulla correttezza delle indagini e della sentenza.
I Dubbi e le Ipotesi Alternative
Le indagini iniziali presentano incongruenze: gli indizi contro Bozano erano deboli e il movente del riscatto è stato messo in discussione anche dagli inquirenti.
La famiglia Sutter ha chiesto silenzio stampa durante le fasi più delicate, mantenendo un atteggiamento riservato che ha contribuito a mantenere alta l'attenzione pubblica.
Alcuni studiosi e osservatori hanno ipotizzato che la morte di Milena non fosse un omicidio premeditato, ma conseguenza di cause naturali indotte da fattori esterni, mentre altri ritengono che il caso sia stato chiuso troppo frettolosamente.
L'Eredità del Caso Milena Sutter
Il caso Milena Sutter rimane uno dei cold case più discussi della cronaca italiana, simbolo di un'epoca e di un sistema giudiziario in evoluzione.
La vicenda ha segnato profondamente la città di Genova e ha influenzato il modo di affrontare i casi di scomparsa e omicidio di minori.
Ancora oggi, a cinquant'anni di distanza, il ricordo di Milena e le ombre sul processo a Bozano alimentano riflessioni sulla giustizia, la verità e la memoria collettiva.