Autonomia, durata e fotocamere al centro del nuovo iPhone
22 Settembre 2025
Lo scorso anno, l’iPhone 16 era stato previsto dagli analisti come l’inizio di un nuovo super-ciclo, trainato dalle funzioni di Apple Intelligence. La realtà si rivelò molto diversa: vendite discrete, ma lontane dall’essere eccezionali, e soprattutto un pacchetto software debole, con funzioni ritardate, poco incisive e disponibili anche su modelli più vecchi. Le promesse di un “redesign totale” si ridussero a un’operazione di marketing, le modifiche alle dimensioni degli schermi furono minime e il pulsante Camera Control non ha lasciato alcun segno nella memoria degli utenti.
A distanza di un anno dopo lo scenario sembrerebbe diverso. iPhone 17 Pro e 17 Pro Max si stanno guadagnando paragoni con modelli storici come iPhone 4, 5, 6, X e 12, grazie a un approccio molto diverso: niente feature di facciata, ma un ritorno a ciò che i consumatori chiedono davvero. Autonomia più lunga, maggiore solidità, nuove possibilità fotografiche, scelta di colori più curata. In sintesi, un progetto ingegneristico centrato, che non si affida a slogan sull’AI ma a cambiamenti concreti.
DESIGN E FUNZIONALITÀ
Secondo quanto affermato da Mark Gurman su Bloomberg, la chiave di questo risultato è paradossale: Apple sta deliberatamente lasciando da parte l’intelligenza artificiale, almeno per ora. Non si tratta di una decisione strategica, ma di una necessità, perché le funzioni AI della casa di Cupertino restano ancora indietro rispetto a Google, Samsung e ai concorrenti cinesi. Le prossime vere novità in questo campo arriveranno soltanto a marzo, con un Siri rinnovato e una ricerca web potenziata da AI.
Proprio questa assenza, involontariamente, potrebbe essere stata la scelta più saggia: i modelli linguistici stanno diventando una tecnologia standardizzata e Apple sembra preferire rientrare nella competizione quando le basi saranno più solide. Nel frattempo, l’attenzione è tornata su elementi che storicamente hanno spinto gli utenti ad aggiornare: un nuovo design, una maggiore autonomia e fotocamere più potenti.
Il risultato è stato evidente fin dal lancio. Venerdì e sabato scorsi i negozi in tutto il mondo hanno registrato un buon afflusso di clienti, un clima che non si vedeva da tempo. Dopo gli aggiornamenti marginali tra il 2018 e il 2019,
PRO E AIR: DUE STRADE DIVERSE
Come di consueto, la maggior parte degli acquirenti si starebbe orientando sul modello Pro, mentre l’iPhone Air sta suscitando curiosità soprattutto per il design sottile e leggerissimo. Restano però dubbi legati a batteria, singolo altoparlante e prezzo elevato: fattori che potrebbero limitarne la diffusione sul mercato di massa. È comunque destinato a vendere più dei modelli Plus e mini ormai fuori catalogo, ma non rappresenta un nuovo punto di svolta.
Per il 17 Pro Max, invece, i miglioramenti sono più netti: batteria più duratura, zoom ottico 8x che segna un passo avanti importante per chi usa lo smartphone come fotocamera principale, riduzione dei problemi di surriscaldamento, fotocamera frontale più performante e maggiore più potenza e memoria RAM. Alcuni acquirenti hanno segnalato una notevole facilità nel graffiarsi, specialmente sulla versione blue, ma nel complesso la percezione è positiva.
La scelta forse più significativa è stata abbandonare il titanio introdotto con l’iPhone 15 Pro, che aveva reso i dispositivi scomodi e inclini a surriscaldarsi. Non si tratta di una rivoluzione nel form factor — quella dovrebbe arrivare nel 2026 con il pieghevole — ma di un passo sufficiente a rilanciare il ciclo di aggiornamento più del previsto.
LA STRATEGIA DI APPLE NEL MEDIO PERIODO
Questo ritorno di slancio è rilevante anche a livello di mercato. Negli ultimi mesi, diversi osservatori avevano pronosticato un declino dell’iPhone, stretto tra dispositivi AI-first di OpenAI, Google e Meta. In parallelo, Apple deve affrontare la saturazione del mercato statunitense, un calo della domanda in Cina e la necessità di espandere la propria presenza retail all’estero.
Per ora, però, la società di Cupertino dimostra di avere ancora in mano il ruolo centrale dell’iPhone come fulcro della vita digitale degli utenti. Un dominio che, secondo Bloomberg, dovrebbe reggere ancora per qualche anno. Il vero banco di prova arriverà nel 2028, quando i concorrenti avranno consolidato dispositivi nativamente basati sull’intelligenza artificiale e occhiali AR avanzati. Apple, da parte sua, sta lavorando a occhiali smart e a un robot da tavolo, mentre il suo primo vero indossabile di realtà aumentata potrebbe arrivare soltanto in quella fase.
Se in futuro attività chiave dovessero spostarsi al di fuori dello smartphone, resterebbe da capire se Apple saprà reinventarsi in tempo o se il cambiamento favorirà i rivali già più avanti nel campo dell’AI.
- Apple iPhone 17 Pro è disponibile online da Vlmstore a 1,177 euro.
- Apple iPhone 17 è disponibile online da Vlmstore a 862 euro.
- Apple iPhone Air è disponibile online da Vlmstore a 1,089 euro.
- Apple iPhone 17 Pro Max è disponibile online da Vlmstore a 1,307 euro.
- Disponibili su : iPhone 17 Pro a 1,339 euro, iPhone 17 a 979 euro, iPhone Air a 1,239 euro e iPhone 17 Pro Max a 1,489 euro.
Disponibili su : iPhone 17 Pro a 1,389 euro, iPhone 17 a 929 euro, iPhone Air a 1,129 euro e iPhone 17 Pro Max a 2,079 euro.
(aggiornamento del 22 settembre 2025, ore 02:42)
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