Oltre tre secoli di tessuti a maglia: "Ricerca costante e italianità"

Pubblicato: 22/09/2025, 04:11:32 ·

CUSTODIRE IL PASSATO e guardare con entusiasmo al futuro: è probabilmente questo il segreto della stupefacente longevità del maglificio Maggia,...

CUSTODIRE IL PASSATO e guardare con entusiasmo al futuro: è probabilmente questo il segreto della stupefacente longevità del maglificio Maggia,...

CUSTODIRE IL PASSATO e guardare con entusiasmo al futuro: è probabilmente questo il segreto della stupefacente longevità del maglificio Maggia, attivo nel distretto tessile biellese fin dal Settecento e specializzato nella manifattura di tessuto a maglia su telai circolari, per l’abbigliamento di fascia alta e di lusso. Il distretto tessile di Biella spicca, a livello nazionale, per la notevole concentrazione di imprese e addetti con solido know-how nelle lavorazioni di qualità elevata. Anche in una congiuntura particolarmente complessa come quella attuale, il polo biellese vanta buone performance economico-reddituali, realizzate non solo dalle imprese di dimensioni maggiori, ma anche da quelle più piccole, distinguendosi, inoltre, per la presenza di player particolarmente longevi. Tornando al maglificio Maggia, è il capostipite Francesco, circa tre secoli fa, ad avviare – a Pettinengo, nelle valli biellesi – le attività del maglificio di famiglia.

Dopo il trasferimento nello stabilimento di Occhieppo Superiore (località alle falde del monte Mucrone, sulla sponda sinistra del torrente Elvo in Piemonte), avvenuto nel 1780, il maglificio si trasforma, gradualmente, da attività artigianale a produttore verticalizzato di filati, tessuti e capi finiti, grazie al recupero dell’energia proveniente dalle turbine, installate nei pressi del corso d’acqua. Tra il primo e il secondo conflitto mondiale, l’azienda biellese dismette la filatura e si affida a fornitori terzi, disseminati sul territorio, per l’acquisto di filati e materie prime. Un altro passo importante si compie tra gli anni Settanta e Ottanta: cavalcando l’onda dello sportswear che, proprio in quel periodo, comincia a diffondersi – grazie allo sviluppo di materiali traspiranti – il maglificio inaugura una serie di sponsorizzazioni in ambito sportivo e supporta tennisti del calibro di Vitas Gerulaitis, John Newcombe e Billie Jean King. Negli anni Novanta Umberto Maggia, che rappresenta l’ottava generazione al timone dell’azienda e riveste tuttora il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione e socio di maggioranza, intuisce il potenziale del tessuto a maglia e decide di chiudere il reparto di confezione del capo finito. Ciò contribuisce a ridare slancio al core business familiare.

Oggi, Umberto è affiancato dai figli Ludovico e Giovanna (insieme nella foto sotto), esponenti della nona generazione della famiglia Maggia e soci di minoranza: Ludovico è responsabile degli aspetti produttivi, Giovanna di quelli relativi alla comunicazione. Entrambi sono impegnati, inoltre, sul fronte commerciale. Baluardo della tradizione imprenditoriale del distretto tessile biellese, l’azienda intende rispondere all’attuale crisi globale del tessile puntando, da un lato, sull’innovazione e, dall’altro, sui nuovi mercati. A proposito di nuovi mercati, il maglificio ha annunciato, qualche giorno fa, la propria partecipazione – per la prima volta – alla Saudi lifestyle week, evento che si terrà, dal 6 all’8 ottobre 2025, a Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita. "Questa partecipazione – ha spiegato l’azienda in una nota – non è solo un’opportunità commerciale, ma un ingresso strategico in un mercato in forte espansione, in perfetta sintonia con la nostra visione di crescita globale .L’appuntamento, infatti, si inserisce nel più ampio e lungimirante piano denominato ’Saudi Vision 2030’, un’iniziativa che mira a diversificare l’economia saudita e a promuovere settori chiave, come la moda e il design".

Primo evento di rilievo internazionale organizzato dal Paese, la Saudi lifestyle week riunisce, in un’unica piattaforma, i settori della moda, dello sportswear e del design. E si propone come inedito punto d’incontro tra brand internazionali, da un lato, e sistema di distribuzione multicanale, dall’altro. "Per noi – conclude la nota dell’azienda – è la piattaforma ideale per far conoscere il ‘made in Italy’ a un pubblico giovane, ma con un potenziale immenso. Il mercato della moda e del tessile saudita è agli albori, ma l’interesse crescente per il lusso e la qualità artigianale rappresenta un terreno fertile per i nostri prodotti. Siamo certi che il nostro impegno per un’eccellenza che è 100% italiana, dalla selezione delle fibre alla finitura del tessuto, saprà distinguersi. La nostra storia e la ricerca costante di materiali d’eccezione, come le lane finissime e il cashmere, sono i valori che intendiamo presentare a questo nuovo e affascinante pubblico. Siamo pronti a stabilire nuove relazioni e a contribuire alla crescita di un’industria del tessile che – ne siamo convinti – prospererà negli anni a venire". Proiettarsi al futuro non significa tralasciare il proprio passato, anzi: la scorsa estate, l’azienda ha deciso di aprire – su appuntamento, a stilisti, designer, ricercatori, visitatori e studenti – il proprio archivio storico, nel quale sono custoditi tre secoli di storia tessile.

Tra tessuti, bozzetti, campionari e documenti d’epoca, nell’archivio del maglificio prende forma un vero e proprio racconto, visivo e materico, dell’evoluzione del gusto, della tecnologia e del mercato. "Avere un archivio ben strutturato significa non solo proteggere la storia e la memoria dell’azienda, ma anche porre solide basi per l’avvenire – ha dichiarato Umberto Maggia –. Questo patrimonio prezioso è ora condiviso e può ispirare nuove collezioni, collaborazioni e progetti".