Lo spin-off su Fester rischia di essere ancora più bello di Mercoledì

Pubblicato: 21/09/2025, 14:30:53 ·

Dall'uscita di Mercoledì si parlava già di uno spinoff dedicato allo zio Fester e la speranza oggi è la medesima, forse anche più grande

Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di Mercoledì

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Già agli albori del successo di Mercoledì, lo zio Fester aveva la possibilità di prendersi il suo spazio. Al Gough e Miles Millar, creatori della serie incentrata sulla piccola della famiglia Addams per Netflix, avevano dichiarato già nel 2022, quando Mercoledì era appena stata trasmessa, che Fester avrebbe potuto essere centrale in modo diverso, in un tempo diverso. Secondi gli autori, infatti, quando si parla di attori come Fred Armisen, lo zio Fester in Mercoledì di Tim Burton, non si può non pensare a una retrospettiva che li riguardi.

In effetti, da quando Mercoledì ha fatto il suo ingresso in scena con la prima stagione (ottenendo un successo da record per Netflix), pur rimanendo poco più di un cameo, il personaggio di Fester aveva affascinato e incuriosito in maniera particolare il pubblico.

Lo zio paterno scapestrato e strano della famiglia Addams, con poteri elettrici e una fortissima passione per gli insetti, appare in Mercoledì con una valenza di aiuto. Uno stranissimo deus ex machina che entra in gioco per dare una mano alla nipote e anche, perché no, fare felici i fan più sfegatati della famiglia più tetra della letteratura e della tv. Con un volto nuovo, quello di un irriconoscibile (almeno a primo impatto) Fred Armisen.

Dopo l’indimenticabile Christopher Lloyd, nel film La famiglia Addams del 1991 (per approfondire le differenza con il film), Fred Armisen torna nei panni dello zio Fester con un’eredità molto gravosa sulle spalle. Ma riesce magnificamente nel compito di dare nuova vita a uno zio Fester che, in Mercoledì, risulta molto più consapevole delle sue capacità. Rimane strambo e sempre sopra le righe, ma il Fester di Tim Burton è più sicuro di sé, al punto da aiutare i nipoti (sia nella prima stagione che in quello che abbiamo potuto vedere nella seconda) senza battere ciglio. Un Fester che è molto più zio e meno fenomeno da baraccone. D’altronde, in Mercoledì, il tema della normalizzazione dei cosiddetti Reietti è centrale in tutta la narrazione.

E Fester non fa eccezione in questo, pur apparendo molto poco soprattutto nella prima stagione di Mercoledì.

Fester, infatti, appare solo nella settima puntata della prima stagione e rimarrà molto poco sulla scena. Giusto il tempo di rivelare alla nipote alcune informazioni cruciali per risolvere il suo caso. Ma nonostante la poca presenza, complice una brillante interpretazione di Fred Armisen e anche di certo una fama che precede il personaggio stesso, lo zio Fester fa colpo anche in Mercoledì. Molto più di alcuni personaggi secondari che vediamo fin da subito.

E allora il passo successivo diventa quasi necessario se non obbligato. Finora snobbato, o comunque messo in disparte e utilizzato il meno possibile, Fester diventa finalmente protagonista. O almeno questa è la speranza. Come si diceva gli autori non hanno mai smentito una cosa del genere, anzi. Fin da subito si sono detti molto ben disposti ad approfondire la storia di Fester, a maggior ragione se ad interpretarlo sarà Fred Armisen. E a maggior ragione dopo il successo planetario che ha ottenuto la serie tv primaria, Mercoledì. Anche se il progetto è ancora solamente tale, potremmo definirlo in divenire, l’aspettativa è molto alta e Netflix (che di certo non si fa scappare un’occasione del genere) sembra aver confermato che una serie del genere si farà. Che la si voglia chiamare spin-off oppure no.

Ovviamente, per ora, non c’è nessun nome, né del cast primario né del regista ma la speranza è che Armisen sia coinvolto per mantenere la continuità narrativa con Mercoledì. E soprattutto perché quel suo viso così eloquente ci ha definitivamente convinto che se c’è qualcuno che può raccogliere l’eredità di Christopher Lloyd, è sicuramente lui.

Come del resto speriamo che sia coinvolto anche Tim Burton con il suo modo unico di raccontare gli emarginati.

Seppur già in codirezione con altri registi (tra cui Gandja Monteiro, James Marshall e Paco Cabezas) per quanto riguarda Mercoledì, Tim Burton potrebbe fare un ulteriore passo indietro sulla direzione di Fester per lasciare un margine di diversificazione. La speranza, come si diceva, è che metta quantomeno il suo zampino (anche solo nella produzione) e che diriga Fred Armisen come solo lui potrebbe mai fare. I presupposti da cui potrebbe partire una serie spin-off dedicata allo zio Fester sono molteplici. Si potrebbe raccontare della sua infanzia, coinvolgendo il fratello Gomez, e magari spiegare da dove derivano quei suoi poteri così particolari. Sarebbe bello esplorare la complessità del carattere di Fester, cercando di capire come si innamora o come sopravvive alla reclusione.

Si potrebbe, ancora, dedicare uno spazio molto più ampio al ruolo che Fester ha e ha sempre avuto nella famiglia Addams, ma dal suo punto di vista.

È chiaro che uno dei primi pensieri che vengono quando si parla di spin-off è sul coinvolgimento di attori provenienti dalla serie primaria. E allora la serie su Fester potrebbe approfondire il rapporto coi nipoti (il che coinvolgerebbe di nuovo Jenna Ortega) così come col fratello (Luis Guzman).

La notizia della realizzazione della serie su Fester, confermata da Deadline nel 2023 (ad un anno circa dalla prima stagione di Mercoledì), è quindi una notizia che ci fa ben sperare. E che ci porta anche a pensare alla grandezza che potrebbe raggiungere il franchise intorno alla serie con Jenna Ortega protagonista, Mercoledì. In effetti, come ben sappiamo, la Famiglia Addams non è di certo estranea alla creazione di un intero mondo intorno attorno alle proprie vicende. E così come l’intera famiglia aveva dato vita ad un immaginario collettivo ancora oggi vividissimo, Fester potrebbe essere la perfetta nuova apertura. Subito dopo Mercoledì, che ha di sicuro il plauso di aver riportato sullo schermo uno zio Fester diverso da quello che ricordavamo ma anche molto più coinvolgente e spiritoso.

Un nuovo modo di conoscere un personaggio che pensavamo di conoscere fin troppo bene. Tim Burton, in questo senso, ha messo in atto quella che si potrebbe chiamare una modernizzazione del personaggio senza perderne le sue radici.

In Fred Armisen (che avrete già visto in Modern Family o in Brooklyn 99) c’è moltissimo del Fester di Lloyd ma allo stesso tempo non c’è traccia della caratterizzazione a lui affibbiata. Il Fester di Armisen ne ha una tutta sua, e funziona benissimo.

Nel frattempo, nel momento in cui si scrive, Mercoledì ha già debuttato con la prima parte della seconda stagione e lo zio Fester sembra già avere un ruolo molto meno marginale. Non avendo ancora visto il finale della stessa, non sappiamo quanto e come Fester potrà essere determinante e il pensiero vola ad una narrazione leggermente più aperta in tal senso. Che abbiano annunciato uno spin-off proprio per dare più respiro al personaggio anche nella serie primaria? In ogni caso, la serie su Fester è in cantiere e la speranza è che non venga accantonata in nessun modo.

Il rischio può essere determinato solo dal successo di Mercoledì, che ha sfondato ogni record con la prima stagione ma che ha un’asticella altissima da superare con la seconda.

Sperando che la serie su Fester venga messa in scena a prescindere da Mercoledì, si auspica che possa essere (proprio per questo motivo) anche meglio della sua serie madre. Dati i presupposti, l’interpretazione vincente di Fred Armisen, la regia di Tim Burton e il coinvolgimento più assiduo del personaggio di Fester in Mercoledì, le carte in regola ci sono tutte. D’altronde Mercoledì e Fester sono forse i personaggi più interessanti della famiglia Addams e, una volta sviscerata la piccola dark dalle trecce lunghe, forse è arrivato il momento dello zio più strano della letteratura.