Tutte le novità su iPhone 17 e iPhone 17 Air con le prime impressioni, unboxing e prezzi in offerta con le migliori promo.
Apple 24 Mar
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Da poco più di 24 ore sono iniziate le consegne dei preordini di iPhone 17, iPhone 17 Pro e iPhone Air. Quest'ultimo è il nuovo modello super sottile che va a rimpiazzare la variante "Plus", mai troppo incisiva nelle vendite e spesso messa in ombra dal Pro Max.
Dopo anni di piccoli affinamenti, Apple ha deciso di mischiare le carte. E la mia impressione è che, se al prossimo keynote sentissi Tim Cook dire: "L'anno scorso con l'iPhone Air ci siamo divertiti. Avete visto quanto è leggero e resistente? Bene, ora avete lo stesso telefono, ma è l'iPhone Flip e si piega: visto che non ci riuscivate voi, lo abbiamo piegato noi", non mi stupirei.
Se tutto andasse così, non sarebbe anomalo. L'iPhone Air sembra uno smartphone più concreto di quanto ci si aspettasse ma, allo stesso tempo, è un chiaro assaggio di quello che potremmo vedere in futuro.
Durante i suoi ultimi keynote, Apple è tornata a parlare molto di specifiche e di hardware, spiegando nel dettaglio il "perché" delle sue scelte, un cambio di rotta rispetto al racconto più "emozionale" degli ultimi anni.
Questo "ritorno" all'hardware, con le tante parole spese sulla batteria dell'iPhone Air, sui nuovi chip e sul modem proprietario, ci fa ben sperare e ci dà l'idea che, sebbene questa generazione sia già eccellente, una reale "one more thing" sia ancora lì, pronta per essere svelata in futuro.
Ma ora, bando alle chiacchiere: vi raccontiamo le nostre prime impressioni sui nuovi iPhone, che andremo a recensire nel dettaglio nei prossimi giorni. I nostri test stanno proseguendo e la scaletta di pubblicazione sarà: iPhone 17 Pro, poi iPhone Air e infine iPhone 17.
Stando ai nostri dati, i modelli Pro sono quelli che stanno andando per la maggiore al day one, considerando i preordini monitorati e le prime indicazioni degli store. Questo è abbastanza scontato, dato che sono i più ambiti dagli appassionati e dai professionisti che cambiano telefono ogni anno.
In una seconda fase, però, ci aspettiamo che siano gli iPhone 17 base i modelli più venduti. Come dicevamo nel nostro video, verso gennaio o febbraio diventeranno dei "best buy" assoluti, specialmente con i primi sconti. Il motivo è semplice: le due critiche storiche mosse ai modelli base sono state risolte. Ora partono da 256GB di memoria e, finalmente, hanno il display ProMotion a 120Hz.
E la notizia migliore è che il prezzo di listino è rimasto invariato, considerando lo storage anzi è diminuito!
Se già per un Google Pixel o un Galaxy S era difficile tener testa ai volumi di vendita di un iPhone base, figuriamoci per i top di gamma di Xiaomi, OnePlus o Honor che usciranno a inizio 2026 a 1000 e più euro, quando un iPhone 17 si troverà già scontato a 700 euro. Semplicemente, non ci sarà partita.
Se i competitor cinesi già arrancavano in Europa e America, ci aspettiamo che, tra i nuovi iPhone e i Pixel sempre più competitivi, le loro quote di mercato nella fascia alta si riducano fino a diventare quasi trascurabili.
Se oggi dovessi comprare uno smartphone in America, potrei considerare un Pixel, dato che lì si ha già un assaggio di vera IA "Agentica", quello che Apple Intelligence avrebbe dovuto essere. Ma qui da noi, in Europa, non c'è un reale motivo per preferire un Pixel a questo nuovo iPhone 17, a meno che, semplicemente, non sopportiate iOS e l'ecosistema Apple.
IPHONE 17: DIFFICILE DESIDERARE DI PIU'
Se negli anni precedenti i più "tech nerd" si appigliavano, giustamente, al display a 60Hz come grande critica da fare agli iPhone base, ora "attaccare" i nuovi iPhone 17 è davvero complicato.
Certo, facendo le pulci potrei dirvi: "Eh, ma la ricarica non è a 120W!", "Non c'è la MicroSD!" o "Manca un teleobiettivo che ormai trovi anche su Android da 250 euro!". Ed è tutto vero, ma la domanda è: ne abbiamo davvero bisogno?
Ogni funzione in più ha un costo. Avrebbe avuto senso inserire un teleobiettivo e sovrapporsi al modello Pro? Chiaramente no, perché a quel punto le sole feature software come il ProRAW non basterebbero a giustificarne il prezzo. E a chi dice: "Ma si potrebbe mettere un teleobiettivo più scarso!", io rispondo che il prezzo salirebbe comunque.
La verità è che chi utilizza questo iPhone difficilmente va oltre uno zoom 3X, un'esigenza già coperta in modo più che dignitoso dall'ottimo zoom digitale di Apple.
Esteticamente non ci sono molte differenze dal precedente modello; le colorazioni sono un po' più tenui, le definirei più eleganti. Il peso sale a 177 grammi (+7g rispetto al passato), e le dimensioni di 149.6 x 71.5 x 8 mm ci dicono che è 2 mm più alto e 0.2 mm più spesso. Ciononostante, rimane uno degli smartphone più equilibrati e comodi da utilizzare.
All'interno troviamo una batteria da circa 3500mAh, decisamente inferiore a quella di un Galaxy S25. Ma Apple non ha mai fatto la rincorsa ai "mAh", forte della sua ottimizzazione software che riesce a compensare egregiamente.
Parlando di soluzioni proprietarie, la novità più importante è l'adozione, anche sul modello base, del nuovo Chip N1 per il Wi-Fi 7 e il Bluetooth 6.0. Si nota come Apple non voglia più creare "discriminazioni" tra i modelli su feature che ormai dovrebbero essere considerate essenziali. Chiunque, su un telefono, merita di avere una connettività al top.
L'adozione del chip Apple A19 non sorprende: parliamo di una soluzione solo leggermente meno potente di quella Pro, ma che ha raggiunto un livello tale da essere, in pratica, potente quasi quanto un MacBook.
Attenzione, però, alla RAM: qui abbiamo 8GB, mentre su iPhone Air e sui modelli Pro ne troviamo 12GB. Ad oggi la differenza non è marcata, ma abbiamo già visto in passato come alcuni iPhone siano stati esclusi da nuove funzioni di IA proprio a causa della RAM limitata. Se siete interessati al futuro di Apple Intelligence e potete permettervelo, forse è meglio optare per i modelli più costosi.
Per tutti gli altri — praticamente il 99% della popolazione mondiale — ad oggi non c'è un reale beneficio nello scegliere un modello Pro rispetto a questo base. Negli anni, e soprattutto con questa generazione, è migliorato così tanto, anche lato fotografico, da essere quasi paragonabile ai Pro.
LA NUOVA SELFIE CAMERA QUADRATA E' OVUNQUE
Proprio come il chip N1 per la connettività, anche la selfie camera è diventata per Apple una feature "essenziale", che non può essere diversa tra i vari modelli. Una videochiamata su FaceTime o un selfie a un matrimonio devono avere la stessa, altissima qualità su ogni iPhone.
Tutti i modelli di iPhone 17 e iPhone Air, quindi, guadagnano una nuova fotocamera frontale identica, la "Center Stage Camera". Parliamo di un innovativo sensore quadrato 1:1 da 18 megapixel, supportato da uno stabilizzatore ottico (OIS) per scatti e video perfetti anche in movimento o con poca luce.
La vera magia di questo sensore quadrato? Permette di scattare foto o registrare video in orizzontale, senza dover ruotare fisicamente l'iPhone. Il software utilizza una porzione del sensore per darci il formato che preferiamo. Certo, si perde un minimo di qualità, ma è un compromesso irrilevante per un selfie. L'integrazione con le app di terze parti è già ottima e include il riconoscimento automatico dei soggetti per regolare lo zoom, proprio come sugli iPad. Tanta roba!
IPHONE AIR: LO SMARTPHONE ALLA MODA E DEI RECORD
L'iPhone Air è un telefono di "prime volte". È il primo smartphone realizzato completamente con scocca in titanio, capace di resistere a una torsione estrema senza deformarsi. È il primo a essere composto quasi interamente da una batteria, così grande da aver costretto Apple a scendere a compromessi drastici come l'audio mono o la porta USB-C 2.0 o ancora display a 60Hz.
Ed è anche l'iPhone più costoso che io ricordi ad avere "soltanto" due fotocamere: una anteriore ed una posteriore.
Certo, è super sottile, con i suoi 5.6 mm di spessore minimo, che al tatto sembrano ancora meno grazie alle micro-curvature del frame. Sul blocco fotografico, lo spessore quasi raddoppia, ma questo "plateau" è ben integrato, in stile "Camera Bar" dei Pixel, e non intacca l'esperienza d'uso.
Per darvi un'idea di quanto sia sottile l'iPhone Air... beh, è spesso quasi quanto il solo blocco fotografico di un Vivo X200 Ultra. Messa così, fa davvero impressione. E le rinunce, a ben vedere, sono poche: le due fotocamere secondarie, l'audio stereo e la porta USB-C 2.0.
Considerando che solo chi compra i modelli Pro si mette a trasferire gigabyte di video via cavo, credo che la porta più lenta non sarà un problema per molti. Certo, Samsung sul suo "S25 Edge" è riuscita a inserire una porta 3.2 e l'audio stereo, ma parliamo di due prodotti filosoficamente diversi.
L'iPhone Air è un dispositivo nuovo, differente, di rottura. Il Galaxy S25 Edge è un processo di "assottigliamento" di un design già esistente. L'Air, invece, ha una scocca completamente in titanio mai realizzata prima, un'elettronica condensata nella parte alta e ha dovuto far spazio al sistema Face ID, a una nuova fotocamera Center Stage con OIS e persino ai magneti del MagSafe.
Su questo iPhone Air, poi, non si rinuncia a componenti chiave come il chip Apple A19 Pro (seppur tenuto a bada dal software per via dell'assenza di un sistema di dissipazione spinto) o il trattamento anti-riflesso del display, lo stesso "Ceramic Shield 2" dei modelli Pro. E qui sta la genialità: l'Air, pur essendo più sottile, integra un vetro di alta qualità, laddove un competitor come il Samsung "S25 Edge" ha dovuto rinunciarvi per non superare il suo target di spessore.
Insomma, gli "smanettoni da scheda tecnica" non rimarranno impressionati da questo iPhone Air, che però, lato display, fotocamera principale e software, non ha nulla da invidiare agli altri modelli. Anzi. Qui si ha quella sensazione di "esclusività", di smartphone "elitario" e "differente", che sicuramente invoglierà molti a mostrarlo in pubblico "nudo e crudo", senza cover né protezioni.
Se siete scettici, il mio consiglio è uno solo: entrate in un Apple Store e toccatelo con mano, perché l'effetto che fa dal vivo è tutta un'altra storia rispetto a foto e video.
Apple ha deciso di montare il suo modem 5G di nuovissima generazione, un aggiornamento del "C1" visto sull'iPhone 16E, soltanto sull'iPhone Air. Dopo il successo del primo modello, Apple fa un secondo tentativo, garantendosi un'autonomia migliore di quella che avrebbe ottenuto con un modem Qualcomm e, soprattutto, liberandosi dal giogo dei fornitori esterni. Per assurdo, ora potrebbe essere Qualcomm a chiedere ad Apple di poter usare i suoi modem, e non più il contrario.
Lato connettività, però, ho un grande dubbio: il passaggio all'"eSIM only" è una mossa molto forte per il nostro mercato, che è ancora in una fase di stallo su questa tecnologia. Le persone stanno ancora imparando a conoscere i vantaggi di una eSIM temporanea per i viaggi; convincerle a un passaggio totale non sarà facile.
IPHONE 17 PRO: UN PASSO INDIETRO E QUATTRO IN AVANTI?
L'iPhone 17 Pro cambia tantissimo rispetto al modello base, perlomeno sul lato design. Diciamo addio alle fotocamere isolate: ora sono inglobate all'interno di un "Plateau" orizzontale che, ai bordi, integra un'antenna intelligente e al suo interno nasconde componenti come il nuovo e più grande teleobiettivo a periscopio.
Secondo me c'è ancora margine per migliorare, ma sono felice che molti brand cinesi stiano già prendendo ispirazione: forse finalmente vedremo sparire quegli orrendi e scomodi "oblò" posteriori in favore di design più sobri come questo.
Tuttavia, il retro non è propriamente "sobrio", specialmente nelle colorazioni arancione e bianca. La monoscocca in alluminio, che copre circa i 3/4 del retro, lascia spazio a una lastra di vetro incastonata per le antenne e la ricarica wireless. Abbandonato quindi il titanio, si è optato per una soluzione che risulta molto morbida al tatto sulle curvature e che dovrebbe gestire meglio il calore.
Gli iPhone 17 Pro e Pro Max integrano infatti una nuova camera di vapore (vapour chamber) che dovrebbe aiutare a dissipare meglio il calore. Sul retro, la lastra in vetro di colore differente sul modello bianco crea un po' un effetto "cerotto", mentre risulta più gradevole sull'arancione e quasi invisibile sul blu.
Il nuovo arancione sembra un chiaro rimando al mondo del lusso, un "arancio Hermès", brand con cui Apple collabora da anni. È una colorazione di rottura, che permette a chi vuole "apparire" e distinguersi di avere un iPhone immediatamente riconoscibile.
Al di là dei colori, da impugnare questo nuovo iPhone è una vera goduria, grazie alle curvature morbide della scocca. Anche in orizzontale, il nuovo "plateau" delle fotocamere non dà troppo fastidio alla presa.
Le fotocamere ultra-grandangolare (0.6X) e principale (1X) sono rimaste le stesse, sebbene un aggiornamento alle lenti della principale, per una migliore messa a fuoco ravvicinata, l'avrei gradito. La vera novità, però, è il teleobiettivo.
L'anno scorso avevo criticato molto il 5X dell'iPhone 16 Pro: un sensore piccolo da 1/3" che veniva spesso surclassato persino da alcuni medio di gamma Android, con una lunghezza focale difficile da usare nel quotidiano. A quanto pare, Apple mi ha dato ragione.
Ora ha montato un sensore molto più grande e ha aggiornato le lenti, offrendo uno zoom ottico 4X che, tramite un crop del sensore, arriva a un 8X con una perdita di qualità minima. A una prima impressione, anche lo zoom digitale a 40X sembra ottimo.
Lato video ci sono piccole novità, ma sono dedicate soprattutto a chi, come me, sfrutta app di terze parti come Blackmagic Camera o Moment.
TROPPO COSTOSI O TROPPO ECONOMICI?
Questa domanda è chiaramente provocatoria. Si parte dai 979 euro dell'iPhone 17 da 256GB e si arriva ai 2489 euro del 17 Pro Max con 2TB. La realtà, però, ci dice che ormai gli smartphone cinesi hanno listini molto più alti e, escludendo le promo di lancio, non sono poi così competitivi.
Dato che Apple non ha aumentato significativamente i prezzi dall'iPhone 14 Pro in poi, i suoi telefoni sono pian piano diventati, non dico "economici", ma meno costosi di molti diretti concorrenti. Il luogo comune dell'iPhone come "telefono più costoso" si è perso, non perché non lo sia, ma perché gli altri sono diventati, a volte inspiegabilmente, molto più cari.
Per quanto mi riguarda, l'iPhone 17 base a 979 euro è un'ottima scelta, soprattutto se acquistato fuori dall'Europa. In America, ormai, ha quasi il costo di un nostro medio di gamma, che arriva tranquillamente a 800 euro.
L'iPhone Air è chiaramente il modello più chiacchierato e forse criticato. D'altronde, per un'esperienza per certi versi inferiore, dobbiamo comunque pagare 1239 euro per il modello base, fino ad arrivare a 1739 euro per quello da 1TB.
L'iPhone 17 Pro, al contrario, è addirittura più economico del suo predecessore: si parte da 1339 euro contro i 1369 del 16 Pro, ma con 256GB di memoria base.
Considerando i tanti passi avanti fatti, è anche lecito che Apple abbia mantenuto prezzi simili, guadagnando un po' più di margine e coprendosi le spalle da eventuali dazi o cambi sfavorevoli. E per chi avrà pazienza, con le prime offerte vedremo presto i classici sconti di 100 euro che li renderanno ancora più competitivi.
Certo è che oggi è difficile attendere e non acquistare subito uno di questi modelli. Qual è il vostro preferito? L'Air, il più snobbato alla presentazione, rischia seriamente di diventare il nostro.
VIDEO
- Apple iPhone 17 Pro è disponibile online da Vlmstore a 1,177 euro.
- Apple iPhone 17 è disponibile online da Vlmstore a 862 euro.
- Apple iPhone 17 Pro Max è disponibile online da Vlmstore a 1,307 euro.
- Disponibili su : iPhone 17 Pro a 1,339 euro, iPhone 17 a 979 euro e iPhone 17 Pro Max a 1,989 euro.
(aggiornamento del 20 settembre 2025, ore 09:42)
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