Project Preserve Destiny: il legame tra Trump, UFO e programmi segreti

Project Preserve Destiny: il legame tra Trump, UFO e programmi segreti Mentre redigo queste righe è il 17 luglio 2025. Segnatevi però una data:31 Agosto

Mentre redigo queste righe è il 17 luglio 2025. Segnatevi però una data:31 Agosto del 2025, si, proprio verso la fine di agosto. In quel periodo, Donald Trump condividerà un post che passerà inosservato ai più meno attenti, ma che catturerà l’attenzione di chi sa leggere tra le righe. Non sarà un messaggio qualunque, bensì un annuncio rivolto al mondo intero, celato dietro un linguaggio volutamente criptato. Ci sono nomi che circolano quasi come leggende metropolitane nei documenti classificati, nei racconti dei whistleblower e nelle conferenze underground. Uno di questi è il Project Preserve Destiny. Un progetto tanto enigmatico quanto inquietante, che si dice sia stato creato per proteggere l’umanità da un evento futuro noto solo a pochi eletti.

Ma cosa c’entra Donald Trump con tutto questo? E quale sarebbe il collegamento con gli UFO e la Space Force? In questo articolo entriamo in uno dei misteri più affascinanti e meno esplorati del panorama ufologico e geopolitico contemporaneo.

Che cos’è il Project Preserve Destiny?

Il Project Preserve Destiny – spesso abbreviato come PPD – sarebbe, secondo alcune fonti anonime e informatori ex-militari, un programma altamente classificato sviluppato dal governo degli Stati Uniti per garantire la sopravvivenza di una parte dell’umanità in previsione di un evento alieno imminente o una trasformazione globale di natura sconosciuta.

Al centro di questa teoria c’è l’idea che una minaccia esterna, probabilmente non terrestre, sia nota da tempo ai governi e che alcune élite si stiano preparando in gran segreto.

Origini oscure e fonti scomode

Il primo a parlare apertamente del PPD è stato Dan Sherman, ex membro dell’Aeronautica USA, nel suo libro Above Black (1998). Sherman affermò di aver partecipato a un programma chiamato “Intuitive Communications”, dove avrebbe comunicato telepaticamente con intelligenze aliene attraverso un’interfaccia neurale. Il nome “Project Preserve Destiny” sarebbe stato menzionato come il contenitore più ampio di questo programma.

Secondo Sherman, il PPD era parte di una rete di progetti black budget, sviluppati per:

• Comunicare con civiltà extraterrestri
• Selezionare soggetti umani geneticamente predisposti
• Predire eventi futuri tramite tecnologie aliene

Le dichiarazioni di Sherman sono state ignorate dai media mainstream, ma continuano ad alimentare un sottobosco di discussioni tra appassionati, ufologi e ricercatori indipendenti.

L’obiettivo: salvare l’umanità da una minaccia aliena?

Il nome stesso, “Preserve Destiny”, suggerisce una missione: preservare il destino umano. Ma da cosa?

Alcune fonti ipotizzano che il progetto sia stato avviato per rispondere a:

• Minacce cosmiche imminenti (impatti asteroidali, tempeste solari, ecc.)
• Un possibile ritorno di antiche razze aliene che un tempo visitarono la Terra
• Un evento di “contatto globale” che potrebbe stravolgere religione, scienza e società

Secondo questa teoria, il PPD sarebbe un piano di salvataggio selettivo, destinato solo a determinati individui, magari geneticamente compatibili con certe tecnologie o esseri

Il ruolo di Donald Trump e la Space Force

Il legame tra Donald Trump e il Project Preserve Destiny non è documentato ufficialmente, ma circola in ambienti vicini al movimento QAnon, a informatori come Corey Goode, e ad analisti alternativi che monitorano da anni i programmi segreti.

Ciò che è certo è che durante la presidenza Trump sono accaduti fatti anomali:

1. Creazione della U.S. Space Force (2019)
   Presentata come una mossa geopolitica per difendere lo spazio, alcuni sostengono che sia in realtà la versione pubblica di un esercito spaziale già esistente, ora legittimato per preparare la popolazione a ciò che verrà.
2. Disclosure accelerata
   Durante il mandato di Trump sono stati declassificati diversi video UAP da parte del Pentagono, un gesto senza precedenti che ha aperto la porta a un cambiamento di paradigma.
3. Forte retorica contro l’establishment
   Trump ha spesso parlato di “drain the swamp” e di voler smantellare il potere occulto di alcune agenzie, alimentando l’idea che avesse accesso a verità celate da decenni.

Molti teorizzano che il Project Preserve Destiny sia stato riattivato sotto la sua amministrazione, o almeno spinto verso una fase più operativa.

Le connessioni con il Majestic 12 e il Progetto Aquarius

Alcuni ricercatori ritengono che il Project Preserve Destiny sia una continuazione segreta dei piani del Majestic 12, il presunto gruppo creato da Truman nel 1947 per gestire la questione UFO dopo il crash di Roswell.

Non solo: esisterebbero altri progetti “ombre” collegati:

• Project Aquarius: programma di interazione con entità non umane
• Project Sigma: trattative segrete con razze aliene
• Project Looking Glass: tecnologia per osservare futuri alternativi

Il PPD sarebbe dunque l’evoluzione moderna di questi progetti, con un focus sulla sopravvivenza e l’adattamento dell’umanità in uno scenario post-contatto.

Perché se ne parla oggi: disclosure, whistleblower e UAP

Negli ultimi anni il panorama mondiale è cambiato. Da semplice “teoria del complotto”, la questione UFO è diventata argomento ufficiale di discussione al Congresso degli Stati Uniti.

I documenti trapelati, le testimonianze di ufficiali come David Grusch, e i report dell’AARO (All-domain Anomaly Resolution Office), indicano chiaramente che esiste un know-how avanzato legato ad oggetti di origine non umana.

Tutto questo fa pensare che:

• Il Project Preserve Destiny potrebbe essere reale, o parte di una struttura più ampia di preparazione al disclosure
• Il tempo del silenzio sta finendo
• Le élite si stanno preparando da anni a qualcosa di epocale

Il Project Preserve Destiny resta, per ora, una figura mitica nella galassia dei segreti governativi. Ma i segnali che emergono ci dicono che qualcosa si muove. Che siano verità o costruzioni simboliche, certi progetti parlano alle nostre paure più profonde: chi decide il nostro destino? E siamo pronti a conoscere la verità?

Donald Trump, la Space Force, i whistleblower, la declassificazione degli UAP… sono tasselli di un mosaico più grande?

Forse sì. Forse il futuro che ci attende è già stato scritto. E qualcuno, in gran segreto, sta cercando di preservare il nostro destino.

Di Giacomo Intermaggio

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1 commento

1. Buongiorno, chiedo scusa se disturbo, posso chiedervi se avete interrotto l’attività divulgativa definitivamente o se vi siete presi solamente una pausa? o piuttosto non credete che vi siano notizie abbastanza interessanti e importanti da pubblicare?
   Grazie,
   Saluti

   Risposta

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