Poca neve sulle Alpi, immagini dal drone dal Mottarone

Pubblicato: 14/11/2025, 09:03:574 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Poca neve sulle Alpi, immagini dal drone dal Mottarone

Condizioni attuali della neve sulle Alpi

Le Alpi, tradizionalmente simbolo di paesaggi innevati e sport invernali, stanno vivendo una stagione caratterizzata da una copertura nevosa ben al di sotto della media stagionale. Le immagini recenti riprese con un drone dal Mottarone, una delle vette più panoramiche del Piemonte, mostrano chiaramente un paesaggio con ampie zone di terreno scoperto e solo sporadiche chiazze di neve. Questo scenario suscita preoccupazione sia tra gli operatori turistici sia tra gli appassionati degli sport invernali, che vedono limitate le possibilità di fruizione delle piste. Il Mottarone, situato tra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta, offre una vista privilegiata su gran parte delle Alpi occidentali. Le riprese aeree effettuate con droni ad alta definizione permettono di osservare con precisione la reale estensione della neve, evidenziando come la copertura nevosa sia irregolare e poco consistente anche a quote elevate. Queste immagini sono fondamentali per monitorare lo stato della neve e pianificare interventi di innevamento artificiale, sempre più necessari in un contesto climatico mutevole.

Cause del deficit nevoso e impatti climatici

Il fenomeno del ridotto innevamento sulle Alpi è strettamente legato ai cambiamenti climatici in atto, che influenzano direttamente le temperature e le precipitazioni invernali. Secondo i dati forniti dall’ARPA Piemonte, le temperature medie invernali sono aumentate di circa 1,5°C negli ultimi trent’anni, con conseguente riduzione delle nevicate a bassa e media quota. Questo incremento termico sposta la quota neve più in alto, limitando la copertura nevosa nelle zone tradizionalmente più accessibili agli sciatori. Inoltre, l’assenza di precipitazioni nevose abbondanti è aggravata da periodi di siccità e venti caldi che accelerano lo scioglimento della neve già presente. Il risultato è un paesaggio alpino che appare meno bianco e più arido, con conseguenze importanti per la biodiversità e gli ecosistemi montani. Le foreste e le specie animali che dipendono da un ambiente innevato rischiano di subire alterazioni significative, come evidenziato da studi condotti dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Ripercussioni sul turismo e strategie di adattamento

Il turismo invernale, pilastro economico per molte comunità alpine, risente fortemente della scarsità di neve. Le località sciistiche del Piemonte e delle regioni limitrofe stanno registrando un calo delle presenze, dovuto alla ridotta qualità delle piste e alla minore durata della stagione sciistica. Gli operatori del settore sono costretti a investire maggiormente in tecnologie di innevamento artificiale e a diversificare l’offerta turistica, puntando su attività alternative come escursioni con le ciaspole, mountain bike e turismo naturalistico. L’uso dei droni per monitorare in tempo reale la situazione della neve rappresenta un supporto tecnologico fondamentale per la gestione delle risorse. Le immagini raccolte dal Mottarone, ad esempio, consentono di pianificare con maggiore precisione gli interventi di innevamento e di comunicare agli utenti lo stato delle piste. Inoltre, la promozione di un turismo sostenibile e consapevole si sta affermando come strategia chiave per preservare l’ambiente alpino e garantire un futuro economico alle comunità locali.

Prospettive future e importanza della ricerca

La situazione attuale impone una riflessione approfondita sulle prospettive future delle Alpi in relazione ai cambiamenti climatici. Gli esperti del Centro Meteo Lombardo sottolineano come sia necessario un impegno congiunto tra istituzioni, enti di ricerca e operatori turistici per sviluppare strategie di adattamento efficaci e sostenibili. La ricerca scientifica gioca un ruolo cruciale nel monitoraggio climatico e ambientale, fornendo dati aggiornati e modelli previsionali indispensabili per anticipare le evoluzioni del territorio. In questo contesto, le tecnologie innovative come i droni rappresentano uno strumento avanzato per migliorare la conoscenza del territorio e ottimizzare le risorse disponibili. Le immagini raccolte dal Mottarone sono un esempio concreto di come la tecnologia possa supportare la gestione ambientale, contribuendo a mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico sulle Alpi e a preservare la loro bellezza naturale per le generazioni future.

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