Samia Suluhu Hassan rieletta in Tanzania

Pubblicato: 01/11/2025, 08:35:084 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Samia Suluhu Hassan rieletta in Tanzania

Risultati elettorali e reazioni internazionali

La presidente della Tanzania, Samia Suluhu Hassan, è stata rieletta con una percentuale di voti superiore al 97%, secondo quanto annunciato dalla Commissione Elettorale Nazionale. I dati ufficiali, resi noti poche ore dopo la chiusura dei seggi, hanno suscitato immediatamente reazioni contrastanti sia all’interno del Paese che sulla scena internazionale. L’ampio margine di vittoria, che supera ogni precedente storico, è stato accompagnato da una serie di contestazioni da parte dell’opposizione e di organizzazioni per i diritti umani, che hanno denunciato irregolarità e repressione durante il processo elettorale. La vittoria di Hassan è stata salutata da alcuni osservatori come un segnale di stabilità dopo un periodo di tensioni politiche, ma la mancanza di una competizione reale ha alimentato dubbi sulla legittimità del voto. I principali partiti di opposizione, tra cui Chadema, sono stati esclusi dalle elezioni, e diversi leader politici sono stati arrestati o impediti a partecipare. Questo contesto ha reso difficile per le istituzioni internazionali, come l’Unione Africana e la Comunità dell’Africa Orientale, riconoscere pienamente la trasparenza del processo.

Proteste e repressione delle forze dell’ordine

Nella giornata delle elezioni, mercoledì, si sono registrate violente proteste in diverse città della Tanzania, tra cui Dar es Salaam e Dodoma. Secondo quanto riferito da fonti locali e organizzazioni per i diritti umani, le forze dell’ordine hanno risposto con una repressione durissima, utilizzando gas lacrimogeni, proiettili veri e arresti di massa. Il partito di opposizione Chadema ha denunciato che centinaia di persone sarebbero state uccise durante le manifestazioni, anche se il numero esatto delle vittime non è stato confermato da fonti indipendenti. I testimoni oculari hanno raccontato scene di panico e violenza, con molti civili feriti e decine di arresti. Le autorità governative hanno invece minimizzato le cifre, parlando di “incidenti isolati” e attribuendo la responsabilità della violenza a “gruppi estremisti”. Tuttavia, le immagini diffuse sui social media e le testimonianze raccolte da organizzazioni internazionali raccontano una realtà diversa, in cui la risposta delle forze di sicurezza è apparsa sproporzionata e sistematica.

Contesto politico e successione di potere

La rielezione di Samia Suluhu Hassan avviene in un contesto politico complesso, segnato dalla morte improvvisa del suo predecessore, John Magufuli, nel 2021. Hassan, che era vicepresidente, ha assunto la guida del Paese in un momento di grande incertezza, ereditando un governo caratterizzato da una forte centralizzazione del potere e da una crescente tensione con l’opposizione. La sua presidenza è stata segnata da tentativi di apertura verso la società civile e di dialogo con i partner internazionali, ma anche da una stretta sulle libertà politiche e di espressione. Negli ultimi mesi, la presidente ha dovuto affrontare resistenze interne, soprattutto da parte di settori dell’esercito e degli alleati di Magufuli, che temevano una deriva troppo moderata. La schiacciante vittoria elettorale sembra essere stata progettata per consolidare la sua posizione e ridurre il rischio di ulteriori sfide interne. Tuttavia, l’esclusione dei principali avversari politici e la repressione delle proteste hanno alimentato il sospetto che la democrazia tanzaniana sia in fase di regressione.

Reazioni della comunità internazionale e prospettive future

La comunità internazionale ha reagito con cautela ai risultati elettorali e alle violenze seguite alle elezioni. Organizzazioni come Human Rights Watch e Amnesty International hanno chiesto indagini indipendenti sulle denunce di abusi e sulla repressione delle proteste. Alcuni governi occidentali hanno espresso preoccupazione per la situazione dei diritti umani, ma finora non sono state annunciate sanzioni o misure concrete. La situazione in Tanzania solleva interrogativi sul futuro della democrazia nel Paese e sulla capacità delle istituzioni internazionali di intervenire in contesti di crisi politica. La rielezione di Hassan, se da un lato potrebbe garantire stabilità, dall’altro rischia di alimentare tensioni sociali e di isolare ulteriormente il governo tanzaniano dalla comunità globale. Gli esperti sottolineano che la vera sfida sarà ora quella di ricostruire la fiducia tra cittadini e istituzioni, aprendo spazi di dialogo e garantendo il rispetto dei diritti fondamentali.

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