Cina riapre export chip Nexperia

Pubblicato: 01/11/2025, 11:12:094 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Cina riapre export chip Nexperia

Una svolta attesa dal settore auto

La Cina ha annunciato la possibilità di revocare il divieto di esportazione di chip prodotti da Nexperia, azienda olandese controllata dal colosso cinese Wingtech Technology. La notizia, filtrata dal ministero del commercio di Pechino, ha acceso spiragli di speranza per il settore automobilistico europeo, che negli ultimi mesi ha subito gravi ripercussioni a causa della carenza di semiconduttori. Il blocco, imposto come risposta alla decisione dei Paesi Bassi di commissariare Nexperia, aveva creato una crisi di approvvigionamento che ha messo a rischio la produzione di molte case automobilistiche, soprattutto in Italia e Germania. Secondo quanto riferito da fonti vicine al governo cinese, le autorità valuteranno attentamente la situazione delle aziende europee e concederanno esenzioni alle esportazioni in base alle reali necessità. Questo approccio differenziato potrebbe consentire un rapido rifornimento di chip per le fabbriche più esposte, evitando ulteriori fermi produttivi. Il ministro delle Imprese italiano, Adolfo Urso, ha definito la situazione una vera e propria “emergenza” per il comparto, sottolineando l’importanza di una rapida soluzione per evitare danni irreversibili.

Lo scontro tra Paesi Bassi e Cina

Il divieto di esportazione di chip Nexperia è il risultato di una complessa disputa commerciale tra Paesi Bassi e Cina. Nexperia, con sede a Nijmegen, è uno dei principali produttori mondiali di semiconduttori, con una rete produttiva che si estende anche in Cina. La decisione dell’Olanda di commissariare l’azienda, motivata da ragioni di sicurezza nazionale, ha innescato la reazione di Pechino, che ha bloccato le esportazioni di chip prodotti nei suoi stabilimenti verso l’Europa. Questa mossa ha avuto un impatto diretto sulla filiera automobilistica, che dipende fortemente dai semiconduttori per la produzione di veicoli moderni. La crisi ha colpito soprattutto le aziende europee, costrette a ridurre la produzione o a fermare le linee di montaggio. In Italia, alcune fabbriche hanno già annunciato riduzioni di turni e sospensioni temporanee, con conseguenze economiche e occupazionali significative.

Ripresa dei flussi commerciali in vista

La notizia della possibile revoca del divieto arriva in un momento di intensa trattativa tra le principali potenze mondiali. Durante un recente incontro tra il presidente sudcoreano e il leader cinese, Xi Jinping, sarebbero state discusse le modalità per una ripresa dei flussi commerciali di semiconduttori. Secondo fonti Reuters, la Casa Bianca sarebbe sul punto di annunciare una svolta, che potrebbe includere una revisione delle restrizioni commerciali nei confronti della Cina. Questa apertura potrebbe rappresentare un punto di svolta per il settore auto, che negli ultimi anni ha subito ripetuti colpi a causa della crisi dei chip. La disponibilità di semiconduttori è fondamentale per la produzione di veicoli elettrici e ibridi, che richiedono un numero crescente di componenti elettronici. La ripresa delle esportazioni di chip Nexperia potrebbe quindi consentire alle case automobilistiche di riprendere la produzione a pieno regime, riducendo i tempi di consegna e migliorando la competitività sul mercato globale.

Impatto sulle aziende europee

Per le aziende europee, la crisi dei chip ha rappresentato una sfida senza precedenti. La dipendenza dai semiconduttori prodotti in Cina ha reso il settore particolarmente vulnerabile agli squilibri geopolitici. La decisione della Cina di aprire alla ripresa dell’export di Nexperia è stata accolta con sollievo da molti operatori del settore, che sperano in una rapida normalizzazione della situazione. Tuttavia, le autorità europee restano caute, sottolineando la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento per ridurre la dipendenza da singoli paesi produttori. La crisi ha evidenziato la fragilità della filiera globale dei semiconduttori e la necessità di investire in capacità produttive locali. In questo contesto, la ripresa delle esportazioni di chip Nexperia rappresenta un primo passo verso la stabilizzazione del mercato, ma non risolve i problemi strutturali che hanno portato alla crisi.

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