Una mobilitazione nazionale con radici locali
La tensione tra i lavoratori delle farmacie private e le associazioni datoriali si sta trasformando in un movimento di protesta che coinvolge l’intero Paese, con una forte presenza anche in Calabria. La Filcams CGIL Calabria ha annunciato una giornata di mobilitazione per martedì 31 dicembre, in concomitanza con lo sciopero generale unitario dei dipendenti delle farmacie private. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e richiamare l’attenzione sulle criticità che affliggono il settore, a partire dal rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL), scaduto il 31 agosto 2024. La scelta di utilizzare la maschera di Halloween durante i presìdi non è casuale: vuole rappresentare la farsa delle modalità con cui Federfarma affronta temi cruciali per chi lavora al servizio della salute pubblica. Le farmacie private, spesso considerate presidi di prossimità fondamentali per la comunità, sono da tempo al centro di un dibattito sulle condizioni lavorative e sui riconoscimenti professionali. Nonostante la crescente importanza delle attività legate alla farmacia dei servizi, molti dipendenti lamentano la mancanza di adeguati aggiornamenti contrattuali e di riconoscimenti per le nuove responsabilità assunte. La mobilitazione in Calabria si inserisce in questo contesto, con volantinaggi e presìdi organizzati nei principali centri della regione, da Cosenza a Catanzaro, passando per Reggio Calabria.
Le richieste dei lavoratori
Le richieste avanzate dai sindacati sono chiare e articolate. Al centro della trattativa ci sono gli aumenti salariali, necessari per contrastare l’impatto dell’inflazione e il crescente costo della vita. I lavoratori chiedono inoltre una valorizzazione delle competenze e un aggiornamento degli inquadramenti professionali, che spesso non rispecchiano le reali responsabilità e le nuove attività svolte. La Filcams CGIL sottolinea l’importanza di garantire la tutela della salute dei lavoratori, con particolare attenzione alla conciliazione tra vita privata e lavoro, e alla regolamentazione degli orari. La mancanza di un accordo sul rinnovo del CCNL ha generato un clima di incertezza e frustrazione tra i dipendenti delle farmacie private. Nonostante le difficoltà, questi continuano a garantire servizi essenziali per la comunità, spesso lavorando in condizioni di stress e senza adeguati riconoscimenti. La mobilitazione vuole dare voce a queste esigenze, evidenziando come la mancata risposta delle parti datoriali possa compromettere la qualità dei servizi offerti e il benessere dei lavoratori.
Il ruolo delle associazioni datoriali
Federfarma, l’associazione di categoria che rappresenta le farmacie private, è al centro delle critiche dei sindacati. Secondo la Filcams CGIL, l’atteggiamento di Federfarma è stato poco serio e poco rispettoso nei confronti delle richieste avanzate dai lavoratori. La scelta di utilizzare la maschera di Halloween durante i presìdi vuole sottolineare la farsa delle modalità con cui Federfarma affronta temi cruciali per chi lavora al servizio della salute pubblica. La trattativa sul rinnovo del CCNL è ferma, e i sindacati denunciano la mancanza di proposte concrete da parte delle associazioni datoriali. La situazione è particolarmente delicata in Calabria, dove le farmacie private svolgono un ruolo fondamentale per la comunità, soprattutto in aree con una scarsa presenza di strutture pubbliche. La mancata risposta alle richieste dei lavoratori potrebbe avere ripercussioni negative sulla qualità dei servizi offerti e sul benessere dei dipendenti. La mobilitazione vuole quindi richiamare l’attenzione su queste criticità, chiedendo alle associazioni datoriali di assumersi le proprie responsabilità e di avviare una trattativa seria e costruttiva.
Il futuro della farmacia dei servizi
La farmacia dei servizi rappresenta una delle principali innovazioni del settore, con nuove attività e responsabilità professionali che richiedono competenze specifiche e un adeguato riconoscimento. Tuttavia, molti dipendenti lamentano la mancanza di aggiornamenti contrattuali e di riconoscimenti per le nuove responsabilità assunte. La mobilitazione vuole dare voce a queste esigenze, evidenziando come la mancata risposta delle parti datoriali possa compromettere la qualità dei servizi offerti e il benessere dei lavoratori. La situazione è particolarmente delicata in Calabria, dove le farmacie private svolgono un ruolo fondamentale per la comunità, soprattutto in aree con una scarsa presenza di strutture pubbliche. La mancata risposta alle richieste dei lavoratori potrebbe avere ripercussioni negative sulla qualità dei servizi offerti e sul benessere dei dipendenti. La mobilitazione vuole quindi richiamare l’attenzione su queste criticità, chiedendo alle associazioni datoriali di assumersi le proprie responsabilità e di avviare una trattativa seria e costruttiva.
