Macerata, rapina a due furgoni portavalori: chiuso tratto dell’A14 nelle Marche

Pubblicato: 27/10/2025, 20:17:174 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Macerata, rapina a due furgoni portavalori: chiuso tratto dell’A14 nelle Marche

Un attacco spettacolare sull’autostrada

Alle prime luci del tramonto di un giorno feriale, l’autostrada A14 che attraversa le Marche è stata teatro di un tentativo di rapina ad alto impatto. Due furgoni portavalori, in transito tra i caselli di Loreto/Porto Recanati e Civitanova Marche, sono stati presi di mira da un commando armato, che ha messo in atto una strategia degna di un film d’azione. I rapinatori hanno disseminato la carreggiata con chiodi a tre punte, posizionato un’autocisterna di traverso per bloccare il traffico e fatto uso di armi semiautomatiche ed esplosivo. Nonostante la violenza dell’azione, il colpo non è andato a buon fine: le guardie giurate e gli utenti della strada sono rimasti illesi, mentre i malviventi sono fuggiti senza portare a termine il furto. La Questura di Macerata ha immediatamente attivato il piano antirapina, coordinando l’intervento di tutte le forze dell’ordine disponibili. Sul posto sono intervenuti la Polizia stradale, la squadra mobile, il commissariato di Civitanova Marche e la Polizia scientifica, che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica e identificare i responsabili. L’episodio, oltre a destare allarme per la modalità esecutiva, ha avuto pesanti ripercussioni sulla viabilità, con la chiusura del tratto autostradale in entrambe le direzioni e code che hanno superato i tre chilometri.

Dinamica e conseguenze dell’azione criminale

La scelta dell’ora e del luogo non è casuale: il tratto dell’A14 interessato dall’attacco è uno dei più trafficati delle Marche, spesso utilizzato per il trasporto di valori tra le città della costa e l’entroterra. I rapinatori hanno agito con una precisione che lascia presupporre una pianificazione accurata. Oltre ai chiodi a tre punte, l’autocisterna posta di traverso ha contribuito a creare una situazione di panico e confusione, rendendo difficile qualsiasi manovra di fuga per i mezzi bersagliati. Le guardie giurate a bordo dei portavalori, secondo quanto riportato dalla Questura di Macerata, hanno reagito prontamente, evitando che i malviventi potessero impossessarsi del carico. L’uso di armi da fuoco e di esplosivo, seppur non letale, ha comunque aumentato il livello di pericolosità dell’azione, mettendo a rischio non solo il personale di scorta ma anche gli automobilisti di passaggio. La rapidità dell’intervento delle forze dell’ordine ha probabilmente contribuito a far fallire il piano criminale, ma la vicenda solleva interrogativi sulla sicurezza dei trasporti di valori su gomma in Italia.

Il caos sulla viabilità e le reazioni istituzionali

La chiusura del tratto autostradale ha generato disagi significativi per migliaia di automobilisti. Le uscite obbligatorie a Loreto Porto Recanati da nord e a Civitanova Marche da sud hanno costretto i veicoli a deviazioni improvvise, con code che si sono protratte per ore. La Polizia stradale ha gestito il traffico alternativo, ma la situazione è rimasta critica fino a tarda serata. Le istituzioni locali hanno espresso preoccupazione per l’accaduto. Il prefetto di Macerata, in una nota ufficiale, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra forze dell’ordine e cittadini per prevenire e contrastare episodi di questa gravità. Anche il sindaco di Civitanova Marche ha ribadito la necessità di potenziare i controlli sulle autostrade, soprattutto in corrispondenza dei punti più vulnerabili. L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle infrastrutture viarie e sulla necessità di adottare tecnologie avanzate per il monitoraggio dei trasporti di valori.

Le indagini e le prospettive future

Le indagini, coordinate dalla Questura di Macerata con il supporto della Polizia scientifica, sono ancora in corso. Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza, i frammenti di esplosivo e i chiodi a tre punte recuperati sulla scena del crimine. L’obiettivo è ricostruire l’identikit dei rapinatori e individuare eventuali complici o mandanti. Secondo fonti investigative citate da ANSA, il modus operandi ricorda quello di organizzazioni criminali specializzate in rapine a portavalori, ma al momento non sono state escluse piste legate alla criminalità comune. La vicenda ha riportato l’attenzione sulla vulnerabilità dei trasporti di valori su strada, nonostante i protocolli di sicurezza sempre più stringenti. Esperti di sicurezza intervistati da Il Resto del Carlino sottolineano come episodi del genere richiedano un aggiornamento delle strategie di prevenzione, con l’adozione di sistemi di tracciamento in tempo reale e l’impiego di droni per il monitoraggio delle tratte a rischio. Intanto, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli sui mezzi sospetti in transito sull’A14 e nelle aree limitrofe.

Conclusioni e riflessioni

L’episodio di Macerata rappresenta un campanello d’allarme per la sicurezza delle infrastrutture viarie nazionali. Se da un lato il tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha evitato conseguenze più gravi, dall’altro la complessità e l’audacia dell’azione criminale pongono interrogativi sulla capacità di prevenire attacchi simili in futuro. La collaborazione tra istituzioni, aziende di trasporto valori e cittadin

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