Scossa di magnitudo 3.1 nei Campi Flegrei: il rischio sismico a Napoli resta alto

Pubblicato: 26/10/2025, 07:31:583 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Scossa di magnitudo 3.1 nei Campi Flegrei: il rischio sismico a Napoli resta alto

Nuova scossa nei Campi Flegrei, la più forte degli ultimi giorni

Nella notte tra il 25 e il 26 ottobre, l’area dei Campi Flegrei, a pochi chilometri da Napoli, ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 3.1, con epicentro nella zona della Solfatara. Si tratta del movimento sismico più intenso di una serie che da giorni interessa questa zona vulcanica, nota per la sua attività geotermica e la sua instabilità. L’Osservatorio Vesuviano ha monitorato decine di scosse di minore entità, ma la 3.1 è stata percepita distintamente dalla popolazione e ha nuovamente acceso i riflettori sulla possibile evoluzione del rischio vulcanico nell’area. Detto questo, va sottolineato come la Protezione Civile della Campania abbia già rassicurato gli abitanti: non sono stati segnalati danni né feriti in seguito alla scossa. Nonostante ciò, il disagio è stato palpabile in molti comuni circostanti, dove alcune persone hanno preferito trascorrere la notte all’aperto, temendo possibili repliche.

I Campi Flegrei: un gigante dormiente da non sottovalutare

I Campi Flegrei rappresentano un supervulcano tra i più studiati al mondo per la loro complessità e la potenziale pericolosità. L’area è caratterizzata da un ampio sistema di caldere e sorgenti di gas che, seppur in uno stato di quiete apparente, mostrano continue variazioni di pressione e attività sismica. Secondo gli esperti dell’Osservatorio Vesuviano, l’attenzione rimane alta proprio perché anche lievi scosse possono essere sintomo di movimenti magmatici profondi. In soldoni, si tratta di un sistema che può “risvegliarsi” con fenomeni improvvisi, come bradisismi, emissioni di gas nocivi o vere e proprie eruzioni. Per questo motivo, enti come la Protezione Civile e l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) mantengono un monitoraggio costante, integrando dati sismici, geochimici e geofisici per prevenire ogni emergenza.

La situazione sismica in Campania: un quadro complesso

La scossa nei Campi Flegrei non è un evento isolato. Nelle provincia di Avellino ha vissuto un’intensa attività sismica, con una scossa di magnitudo 4 che ha fatto tremare l’intera regione e provocato un allarme diffuso. Questi due focolaio sismici, pur distanti e non direttamente collegati, contribuiscono a mantenere alta la guardia in Campania. Gli esperti del Dipartimento di Protezione Civile regionale sottolineano come la Campania sia una delle aree italiane con maggiore rischio sismico e vulcanico, per la presenza di catene appenniniche attive e vulcani come il Vesuvio e i Campi Flegrei. “Il monitoraggio continuo è la chiave per prevenire tragedie, ma serve anche una maggiore cultura della prevenzione tra la popolazione”, osserva un tecnico dell’INGV.ultime 48 ore, infatti, la

Le implicazioni per Napoli e provincia

rischio sismico che caratterizza la provincia di Napoli.Napoli, con la sua densità abitativa e il patrimonio storico, è particolarmente vulnerabile agli eventi sismici e vulcanici. La scossa della Solfatara riporta l’attenzione su un tema che non può essere trascurato: la sicurezza degli edifici, la preparazione della popolazione e la capacità delle istituzioni di gestire emergenze complesse. A conti fatti, la sfida è duplice: da un lato, migliorare le infrastrutture e i controlli per ridurre i rischi legati all’abusivismo edilizio, dall’altro, investire nella comunicazione e nella formazione per evitare panico e disinformazione. Solo così si potrà affrontare con maggiore efficacia il

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