Un mese di sapori e tradizioni tra i Nebrodi
Per tutto il mese di ottobre, il borgo di Floresta, il più alto dei Nebrodi in provincia di Messina, ha ospitato la rassegna enogastronomica “Ottobrando”, una vera e propria celebrazione delle eccellenze locali che ha richiamato visitatori da tutta la Sicilia e non solo. Ogni domenica, le vie del paese si sono animate con bancarelle, degustazioni, spettacoli folkloristici e momenti di convivialità, offrendo un’esperienza immersiva nella cultura e nella tradizione culinaria nebroidea. L’evento ha saputo coniugare la valorizzazione dei prodotti tipici con la riscoperta delle radici territoriali, diventando un appuntamento fisso per chi cerca autenticità e qualità.
I protagonisti della tavola nebroidea
Al centro della manifestazione, i prodotti che hanno reso famosa la zona: la provola nebroidea, formaggio a pasta filata dal sapore deciso e dalla consistenza unica, e i fagioli ad uncino, legumi pregiati coltivati da generazioni sulle pendici dei monti Nebrodi. Ogni domenica è stata dedicata a un “protagonista del gusto” diverso, con assaggi guidati, laboratori e dimostrazioni di lavorazione tradizionale. Nella giornata conclusiva di domenica 26 ottobre, la provola è stata la regina indiscussa delle tavole, accompagnata da pane casereccio, salumi locali e vini autoctoni. La scelta di puntare su prodotti a chilometro zero ha permesso di raccontare storie di territori, persone e saperi che rischiano di scomparire.
Cultura, spettacolo e comunità
Oltre al cibo, “Ottobrando” ha offerto un ricco programma di intrattenimento: concerti di musica popolare, esibizioni di gruppi folkloristici, mostre d’arte e laboratori per bambini hanno animato le piazze e i vicoli di Floresta. La partecipazione attiva delle associazioni locali e dei produttori ha creato un clima di festa e condivisione, rafforzando il senso di appartenenza alla comunità. L’evento ha dimostrato come la cultura enogastronomica possa diventare volano di sviluppo e coesione sociale, soprattutto in aree interne dove il turismo esperienziale rappresenta una risorsa strategica.
Floresta e il futuro delle sagre di territorio
La chiusura della manifestazione lascia spazio a riflessioni sul futuro delle sagre di territorio in Sicilia. Secondo gli esperti, eventi come “Ottobrando” sono fondamentali per preservare le identità locali e attrarre visitatori interessati a scoprire le peculiarità dei borghi meno conosciuti. La sinergia tra istituzioni, operatori turistici e comunità è emersa come elemento chiave per garantire continuità e innovazione. La sfida è mantenere viva la tradizione senza rinunciare alla qualità e alla sostenibilità, puntando su una comunicazione efficace e su partnership con realtà nazionali e internazionali.
Conclusioni e prospettive
La conclusione di “Ottobrando” a Floresta non segna solo la fine di un mese di festa, ma l’inizio di un percorso di valorizzazione che guarda al futuro. I numerosi partecipanti, provenienti anche da fuori regione, testimoniano il crescente interesse per il turismo enogastronomico di qualità. La sagra ha saputo trasformare un piccolo borgo in un laboratorio di cultura, gusto e innovazione, dimostrando che anche nelle aree più interne della Sicilia è possibile costruire modelli di sviluppo sostenibili e inclusivi. Il successo dell’edizione 2025 lascia ben sperare per il futuro, con l’auspicio che Floresta e i Nebrodi possano continuare a essere protagonisti della scena gastronomica italiana.
