Torna l’ora solare: si dorme un’ora in più, ma i benefici diminuiscono

Pubblicato: 25/10/2025, 07:04:394 min
Scritto da
Redazione
Categoria: Lifestyle
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Torna l’ora solare: si dorme un’ora in più, ma i benefici diminuiscono

Quando cambia l’ora e cosa significa

Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, alle 3 del mattino, le lancette degli orologi torneranno indietro di un’ora, segnando il passaggio dall’ora legale a quella solare. Questo significa che si potrà dormire un’ora in più, un piccolo sollievo per molti, ma anche l’inizio di giornate con meno luce nel pomeriggio. L’ora solare resterà in vigore fino alla notte tra il 28 e il 29 marzo 2026, quando si tornerà all’ora legale. Questa pratica, introdotta per la prima volta in Germania nel 1916 durante la Prima guerra mondiale, aveva come obiettivo principale il risparmio energetico, sfruttando meglio la luce naturale del mattino. Il meccanismo è semplice: spostando le lancette indietro di un’ora, si guadagna un’ora di luce nelle prime ore del giorno, ma si perde quella nel tardo pomeriggio. Nel corso degli anni, questa alternanza ha assunto una struttura consolidata in Europa, con circa sette mesi di ora legale e cinque di ora solare. Tuttavia, la sua efficacia e utilità sono oggi oggetto di un acceso dibattito.

Benefici in diminuzione e impatto reale

Il vantaggio più immediato del ritorno all’ora solare è senza dubbio il recupero di un’ora di sonno, un aspetto che molti apprezzano soprattutto in autunno. Tuttavia, i European Commission’s Joint Research Centre, evidenziano che il risparmio di energia ottenuto con il cambio dell’ora è ormai marginale, a causa dei cambiamenti nei modelli di consumo e dell’uso diffuso di tecnologie più efficienti. Dal punto di vista della salute, il passaggio all’ora solare può influire sul ritmo circadiano, causando disturbi del sonno e alterazioni dell’umore, soprattutto nelle prime settimane. Secondo ricerche pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’adattamento al nuovo orario può essere più difficile per alcune categorie di persone, come anziani e bambini, e può comportare un aumento temporaneo di incidenti stradali e problemi cardiovascolari. Inoltre, il cambiamento dell’ora comporta un impatto sociale ed economico non trascurabile. Le ore di luce ridotte nel pomeriggio possono influenzare negativamente l’umore e la produttività, mentre settori come il commercio e il turismo possono risentirne in modo differente a seconda della stagione e della localizzazione geografica.benefici legati al risparmio energetico e al miglioramento del benessere generale sembrano essere in calo. Studi recenti, come quelli condotti dall’

Il dibattito europeo e le possibili evoluzioni

Negli ultimi anni, il tema del cambio dell’ora ha acceso un dibattito intenso a livello europeo. Nel 2018, il Parlamento europeo ha votato per abolire l’obbligo del cambio stagionale, lasciando ai singoli Stati membri la libertà di scegliere se mantenere l’ora solare o quella legale in modo permanente. Questa decisione ha aperto scenari diversi, ma la mancanza di un coordinamento comune ha rallentato l’effettiva attuazione della riforma. Paesi come la Finlandia e la Polonia hanno espresso la volontà di mantenere l’ora legale tutto l’anno, mentre altri, come l’Italia, sembrano più orientati a conservare l’ora solare. La complessità di questa scelta risiede nel bilanciamento tra esigenze energetiche, salute pubblica e abitudini sociali. Il Centro Europeo per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (ECDC) ha sottolineato come una decisione univoca a livello comunitario potrebbe evitare confusione e disagi, soprattutto nelle aree di confine.

Effetti pratici per i cittadini

Per la maggior parte delle persone, il cambio all’ora solare si traduce in un adattamento temporaneo delle abitudini quotidiane. L’ora in più di sonno è un beneficio immediato, ma l’oscurità anticipata nel pomeriggio può influenzare il ritmo di vita, riducendo il tempo dedicato ad attività all’aperto e sociali. Questo può avere ripercussioni sul benessere psicofisico, soprattutto in chi è più sensibile ai cambiamenti di luce. Dal punto di vista lavorativo, alcune categorie potrebbero riscontrare un calo di produttività nelle prime settimane, mentre il settore dell’energia potrebbe vedere un impatto minimo o nullo sul consumo complessivo. È importante che i cittadini siano consapevoli di questi effetti e adottino strategie per facilitare l’adattamento, come mantenere orari regolari per il sonno e sfruttare al massimo la luce naturale disponibile. In definitiva, il ritorno all’ora solare rappresenta un momento di transizione che, pur portando con sé qualche vantaggio immediato, evidenzia la necessità di una riflessione più ampia sul valore e sull’efficacia di questa pratica nel contesto attuale.

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