Un ritorno atteso per un cult dell’animazione
A distanza di oltre quarant’anni dalla sua prima apparizione, Il fiuto di Sherlock Holmes torna a splendere in una versione restaurata, presentata in anteprima mondiale al Lucca Comics & Games 2025. Sabato 1 novembre, presso il Cinema Centrale di Lucca, il pubblico potrà assistere alla proiezione esclusiva di due dei sei episodi diretti dal maestro Hayao Miyazaki, in una serie che rappresenta una rara incursione televisiva del regista giapponese, noto soprattutto per i suoi lungometraggi d’animazione. L’evento segna non solo la riscoperta di un classico dimenticato, ma anche la valorizzazione di una collaborazione internazionale tra Rai e Tokyo Movie Shinsha, che negli anni Ottanta portò sullo schermo una delle trasposizioni più originali e amate dei romanzi di Arthur Conan Doyle. La serie, composta da ventisei episodi, sarà poi disponibile in esclusiva su RaiPlay a partire dal 3 novembre, con i primi cinque episodi e un aggiornamento settimanale di tre puntate ogni lunedì, sia in lingua italiana che inglese. Il restauro, curato dal Centro di Produzione Rai di Roma e dalla Direzione Teche, restituisce nitidezza e vivacità a un’opera che ha segnato l’immaginario di intere generazioni, grazie a una narrazione avvincente e a uno stile visivo inconfondibile.
Miyazaki e il piccolo schermo: un’eccezione preziosa
Hayao Miyazaki è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi autori di animazione al mondo, ma la sua produzione televisiva è quantitativamente limitata. Il fiuto di Sherlock Holmes si colloca accanto a titoli come Conan, ragazzo del futuro e Le avventure di Lupin III, rappresentando una rara testimonianza del suo genio applicato al formato seriale. Come sottolinea lo storico dell’animazione Helen McCarthy nel volume Hayao Miyazaki: Master of Japanese Animation, il regista ha sempre privilegiato il cinema, ma i suoi lavori televisivi dimostrano una capacità di adattamento e una profondità narrativa che anticipano i temi e lo stile dei suoi capolavori successivi. In questa serie, Miyazaki riesce a coniugare l’atmosfera vittoriana dei romanzi di Conan Doyle con una vena umoristica e surreale, grazie alla scelta di rappresentare i personaggi come cani antropomorfi. Sherlock Holmes diventa così un segugio dal fiuto infallibile, mentre il Professor Moriarty assume le sembianze di un gatto astuto e malvagio. Questa scelta, apparentemente bizzarra, permette di esplorare i temi della diversità, dell’intelligenza e della giustizia in modo originale e accessibile anche al pubblico più giovane.
Il restauro: un lavoro di squadra tra Italia e Giappone
Il progetto di restauro de Il fiuto di Sherlock Holmes è il frutto di una collaborazione internazionale che ha coinvolto esperti italiani e giapponesi. Il Centro di Produzione Rai di Roma e la Direzione Teche hanno lavorato al recupero e al miglioramento della qualità audio e video degli episodi, utilizzando tecnologie all’avanguardia per preservare l’integrità artistica dell’opera. Come riporta Animation World Network, il restauro di serie animate storiche richiede non solo competenze tecniche, ma anche un profondo rispetto per il materiale originale, per evitare di snaturare lo stile e l’atmosfera voluti dagli autori. Il risultato è una versione che mantiene intatto il fascino vintage dell’animazione anni Ottanta, ma con una definizione e una pulizia sonora che la rendono godibile anche per gli spettatori contemporanei. La scelta di proporre la serie sia in italiano che in inglese amplia ulteriormente il pubblico potenziale, confermando l’interesse internazionale per l’opera di Miyazaki e per le co-produzioni italo-giapponesi.
L’eredità culturale di una serie senza tempo
Il fiuto di Sherlock Holmes non è solo un prodotto di intrattenimento, ma un vero e proprio ponte tra culture. La serie, nata da un’idea di Marco Pagot e sviluppata con la supervisione creativa di Miyazaki, rappresenta un esempio precoce di collaborazione tra Europa e Giappone nel campo dell’animazione. Come evidenzia Giannalberto Bendazzi nel suo Animation: A World History, queste co-produzioni hanno contribuito a diffondere lo stile e le tecniche dell’animazione giapponese in Occidente, influenzando generazioni di artisti e appassionati. La scelta di ambientare le avventure di Holmes in un mondo popolato da animali antropomorfi non è casuale: permette di affrontare temi universali come l’amicizia, la lealtà e la lotta tra bene e male in modo immediato e coinvolgente. La serie, pur essendo rivolta principalmente a un pubblico giovane, non rinuncia alla complessità psicologica dei personaggi e alla ricchezza della trama, elementi che hanno contribuito al suo successo duraturo.
Prospettive future e valore dell’operazione
La riedizione de Il fiuto di Sherlock Holmes rappresenta un’occasione unica per riscoprire un’opera che ha segnato la storia dell’animazione italiana e giapponese. La disponibilità su RaiPlay garantisce una fruizione ampia e democratica, mentre la proiezione al Lucca Comics & Games 2025 sottolinea il valore culturale e collezionistico della serie. Come sottolinea Cartoon Brew, il restauro di opere storiche è fondamentale non solo per preservare la memoria audiovisiva, ma anche per permettere alle nuove generazioni di apprezzare capolavori altrimenti destinati all’oblio. In un’epoca dominata dalla produzione seriale globale, il ritorno de Il fiuto di Sherlock Holmes dimostra che la qua
