Trump annuncia nuove sanzioni alla Russia, ma l’Europa ne subisce le conseguenze

Pubblicato: 23/10/2025, 09:25:22
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Trump annuncia nuove sanzioni alla Russia, ma l’Europa ne subisce le conseguenze

Un nuovo giro di vite contro Mosca

L’amministrazione statunitense ha annunciato un nuovo ciclo di sanzioni economiche contro la Russia, con particolare attenzione alle principali compagnie petrolifere, Rosneft e Lukoil. Il presidente Donald Trump ha presentato la mossa come una risposta decisa all’aggressione russa in Ucraina, dichiarando che l’obiettivo è spingere Mosca a “diventare ragionevole” e a intavolare un dialogo per il cessate il fuoco. Tuttavia, l’efficacia di queste misure appare già messa in discussione: la Russia, infatti, ha sviluppato negli anni una notevole capacità di adattamento alle pressioni occidentali, tanto che il ministero degli Esteri di Mosca ha liquidato le nuove restrizioni come “assolutamente controproducenti”.

La reazione russa: tra indifferenza e sfida

La risposta del Cremlino è stata netta e quasi sprezzante. La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha sottolineato come il sistema economico russo abbia ormai maturato una sorta di “immunità” alle sanzioni, grazie a una rete di canali commerciali alternativi, a una diversificazione degli sbocchi di export verso Asia e Africa, e a una notevole inventiva nel riciclo dei flussi finanziari globali. La Russia non è più la stessa del 2014, quando le prime sanzioni colpirono duramente l’economia nazionale. Oggi, Mosca può permettersi di ignorare gran parte delle minacce economiche, concentrandosi piuttosto sul proseguimento del conflitto in Ucraina e sulla gestione della propaganda interna.

L’ambiguità di Trump: tra durezza e ambiguità

La posizione di Trump appare ambivalente. Da un lato, il presidente americano ha rilanciato il linguaggio della fermezza, parlando di “sanzioni enormi” e di una linea dura contro la Russia. Dall’altro, però, la sua retorica non è sempre stata coerente: in passato, Trump ha più volte espresso ammirazione per Vladimir Putin e ha messo in discussione la solidarietà atlantica, creando non pochi imbarazzi tra gli alleati europei. Questa doppiezza rischia di indebolire l’impatto delle sanzioni, alimentando il sospetto che si tratti più di una mossa propagandistica che di una strategia politica realmente incisiva. Secondo analisti del Council on Foreign Relations, la mancanza di un fronte unito tra Stati Uniti ed Europa rende le sanzioni meno efficaci, permettendo a Mosca di giocare sulle divisioni occidentali.

L’Europa tra allineamento e costi crescenti

L’Unione Europea, da parte sua, ha deciso di allinearsi alle sanzioni statunitensi, varando il diciannovesimo pacchetto di restrizioni contro la Russia. Tuttavia, il prezzo di questa scelta ricade soprattutto sui Paesi membri, già alle prese con una crisi energetica e con l’inflazione galoppante. Le sanzioni colpiscono infatti non solo la Russia, ma anche le economie europee, che dipendono ancora in parte dalle forniture energetiche russe e che devono ora trovare alternative costose e complesse. Secondo un rapporto dell’Istituto Affari Internazionali, la riduzione delle importazioni di gas e petrolio dalla Russia ha già provocato un aumento dei prezzi e una riconfigurazione degli approvvigionamenti, con ripercussioni sociali ed economiche significative.

Conclusioni: un equilibrio precario

Il nuovo ciclo di sanzioni rappresenta dunque un ulteriore capitolo di una partita geopolitica sempre più complessa. Da un lato, la Russia dimostra di saper resistere e adattarsi, trasformando le sanzioni in un’occasione per rafforzare la propria autonomia strategica. Dall’altro, l’Occidente – e in particolare l’Europa – paga un prezzo elevato in termini economici e sociali, senza ottenere risultati decisivi sul piano politico. La sfida per Bruxelles e Washington è trovare una strategia comune che non si limiti alla retorica della fermezza, ma che sappia incidere realmente sugli equilibri di potere globali. Altrimenti, il rischio è che le sanzioni diventino un rituale vuoto, mentre il conflitto in Ucraina continua a mietere vittime e a destabilizzare il continente.

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