Omicidio Chiara Poggi, Andrea Sempio si difende in tv

Pubblicato: 23/10/2025, 08:13:21
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Omicidio Chiara Poggi, Andrea Sempio si difende in tv

Il ritorno di Andrea Sempio davanti alle telecamere

Dopo anni di silenzio, Andrea Sempio, indagato per l’Chiara Poggi, ha scelto di rompere il silenzio in un’intervista esclusiva rilasciata al programma Rai Chi l’ha visto?, andata in onda il 22 ottobre 2025. Il 37enne ha affrontato con determinazione le accuse che lo coinvolgono, ribadendo con fermezza la propria innocenza. L’intervista ha rappresentato un momento cruciale per fare chiarezza su alcuni aspetti controversi dell’inchiesta, in particolare riguardo allo scontrino del parcheggio di Vigevano, elemento chiave del suo alibi. Sempio ha risposto punto per punto alle domande, cercando di smontare le nuove contestazioni emerse negli ultimi mesi.omicidio di

Lo scontrino del parcheggio: un alibi messo in discussione

Il nodo centrale dell’intervista è stato senza dubbio lo scontrino del parcheggio, consegnato da Sempio nel 2008 come prova della sua presenza a Vigevano la mattina del 13 agosto 2007, giorno del delitto. Recentemente, un nuovo testimone ha messo in dubbio l’autenticità di quel ticket, sostenendo che non sarebbe riconducibile all’indagato. Sempio ha sottolineato come questa questione avrebbe meritato attenzione già all’epoca, quando sarebbe stato possibile verificare le immagini delle telecamere di sorveglianza in piazza Sant’Ambrogio, ma ciò non è mai avvenuto. Ha inoltre evidenziato che lo scontrino, pur riportando la data e l’ora di inizio della sosta (le 10.18), non contiene alcun dato identificativo come la targa dell’auto, rendendo difficile attribuirlo con certezza a lui. Questa mancanza di elementi univoci, secondo Sempio, indebolisce le accuse basate su questo documento.

Il rapporto con la giustizia e le accuse di corruzione

Durante l’intervista, Andrea Sempio ha affrontato anche il delicato tema del suo rapporto con la magistratura, in particolare con l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti. Quest’ultimo, nel 2017, aveva chiesto al gip di archiviare la posizione di Sempio, ma successivamente sono emerse accuse di corruzione che hanno complicato ulteriormente il quadro giudiziario. Sempio ha respinto con forza ogni addebito, definendo le accuse infondate e frutto di un clima giudiziario teso e confuso. Ha inoltre lamentato una gestione poco trasparente del suo caso, che a suo avviso ha compromesso la possibilità di una difesa efficace e serena. Il racconto di Sempio ha messo in luce le difficoltà di un’indagine complessa, segnata da contraddizioni e da un contesto giudiziario non sempre lineare.

Le dichiarazioni sull’inchiesta e la sua versione dei fatti

Nel corso dell’intervista, Sempio ha voluto chiarire anche altri aspetti dell’inchiesta, ribadendo la propria versione dei fatti e contestando alcune interpretazioni degli inquirenti. Ha negato ogni coinvolgimento nell’omicidio di Chiara Poggi, sostenendo che le prove a suo carico sono insufficienti e spesso basate su supposizioni. Ha inoltre espresso il desiderio di poter finalmente dimostrare la sua innocenza, auspicando un riesame approfondito delle prove e delle testimonianze. La sua dichiarazione si è fatta carico di un appello alla giustizia affinché si faccia chiarezza senza pregiudizi, in un caso che ha segnato profondamente la comunità di Garlasco e l’opinione pubblica italiana.

Un caso ancora aperto e sotto i riflettori

L’intervista di Andrea Sempio a Chi l’ha visto? riapre un dibattito che da anni tiene banco nei media e nelle aule giudiziarie. Il caso di Chiara Poggi, giovane vittima di un delitto che ha sconvolto l’Italia, resta uno dei più controversi e discussi. Le parole di Sempio offrono un contributo importante per comprendere le dinamiche di un’indagine complessa, segnata da elementi contraddittori e da una lunga battaglia legale. Come sottolineato da autorevoli fonti giornalistiche come La Repubblica e Corriere della Sera, la vicenda continua a suscitare interesse e a richiedere un approfondimento che possa finalmente portare a una verità condivisa.

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