Enhanced rock weathering: cos’è e come funziona per il clima

Pubblicato: 22/10/2025, 14:17:22
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Enhanced rock weathering: cos’è e come funziona per il clima

Il processo naturale alla base

La weathering, o alterazione delle rocce, è un fenomeno naturale che coinvolge la degradazione fisica e chimica delle rocce esposte all’ambiente. Nel corso di milioni di anni, questo processo contribuisce a rimuovere anidride carbonica (CO₂) dall’atmosfera. Quando l’acqua piovana, leggermente acida per la presenza di CO₂ disciolto, interagisce con rocce silicate come il basalto, si liberano elementi come calcio e magnesio che reagiscono formando carbonati stabili, immagazzinando così il carbonio in forma solida o in bicarbonati disciolti negli oceani. Tuttavia, la naturale velocità di questo ciclo è troppo lenta per contrastare efficacemente il rapido aumento di CO₂ causato dalle attività umane. Da qui nasce l’idea di accelerare artificialmente questo processo, dando origine all’Enhanced Rock Weathering (ERW), una tecnica che mira a potenziare la capacità delle rocce di assorbire CO₂ in tempi utili per mitigare i cambiamenti climatici.

Meccanismi e applicazioni dell’Enhanced Rock Weathering

L’ERW consiste nel frantumare finemente rocce silicate, come il basalto, e distribuirle su superfici terrestri, in particolare terreni agricoli. La maggiore superficie di contatto tra la polvere di roccia, l’acqua e l’atmosfera accelera le reazioni chimiche di alterazione, aumentando la cattura di CO₂ dall’aria. Questo carbonio viene poi stabilizzato sotto forma di bicarbonati che possono essere trasportati nei corsi d’acqua e infine negli oceani, dove contribuiscono anche a contrastare l’acidificazione marina. Oltre al beneficio climatico, l’ERW può migliorare la qualità del suolo, riducendo l’acidità e fornendo nutrienti essenziali per le colture, con potenziali effetti positivi sull’agricoltura e sugli ecosistemi locali. Secondo il Massachusetts Institute of Technology (MIT), questa tecnica sfrutta un processo geochimico naturale, ma lo rende sufficientemente rapido da poter rimuovere centinaia di milioni di tonnellate di CO₂ ogni anno, un contributo significativo nella lotta al riscaldamento globale. Inoltre, l’ERW non richiede energia esterna per la cattura e lo stoccaggio del carbonio, sebbene l’estrazione, la frantumazione e la distribuzione delle rocce comportino emissioni indirette da considerare nel bilancio complessivo.

Potenzialità e sfide per la mitigazione climatica

Le stime attuali indicano che l’ERW potrebbe sequestrare quantità rilevanti di CO₂ su scala globale, soprattutto se applicato su vaste aree agricole. Uno studio citato dal progetto Drawdown suggerisce che solo negli Stati Uniti l’adozione diffusa di questa tecnica potrebbe rimuovere tra 0,16 e 0,30 gigatonnellate di CO₂ all’anno entro il 2050. Questo posiziona l’ERW come una delle strategie di rimozione del carbonio più promettenti, con il vantaggio di utilizzare materiali abbondanti e spesso localmente disponibili come il basalto. Tuttavia, permangono alcune incognite riguardo all’efficacia reale in diversi contesti ambientali, alla gestione e al monitoraggio delle emissioni indirette, nonché agli impatti potenziali su ecosistemi e sistemi agricoli. Ricercatori del Yale Center for Natural Carbon Capture stanno approfondendo questi aspetti, lavorando per ottimizzare le pratiche di applicazione e garantire che i benefici climatici non compromettano la biodiversità o la sicurezza alimentare.

Implicazioni ambientali e prospettive future

L’ERW si inserisce in un quadro più ampio di soluzioni basate sulla natura e tecnologie di rimozione del carbonio, offrendo un approccio che integra geologia, chimica e agronomia. La sua implementazione su larga scala richiederà una collaborazione multidisciplinare tra scienziati, agricoltori, industrie minerarie e policy maker, oltre a un’attenta valutazione degli impatti ambientali e sociali. Un aspetto cruciale riguarda la sostenibilità delle attività estrattive necessarie per fornire le rocce da frantumare, che devono essere gestite per minimizzare l’impatto ambientale e sociale. Inoltre, la diffusione di questa tecnologia potrebbe rappresentare un’opportunità per innovare le pratiche agricole, migliorando la fertilità dei suoli e la resilienza delle colture ai cambiamenti climatici. In definitiva, l’Enhanced Rock Weathering emerge come una strategia innovativa e scientificamente fondata, con il potenziale di contribuire in modo significativo alla riduzione delle concentrazioni di CO₂ atmosferico, a patto che venga sviluppata e implementata con rigore e responsabilità.

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