Champions, 180 tifosi del Napoli arrestati a Eindhoven. Saranno espulsi. “Fermati per evitare disordini

Pubblicato: 21/10/2025, 07:17:14
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Champions, 180 tifosi del Napoli arrestati a Eindhoven. Saranno espulsi. “Fermati per evitare disordini

Contesto e cronaca degli eventi

La vigilia della sfida di Psv Eindhoven e Napoli è stata segnata da un episodio di forte impatto mediatico e di ordine pubblico. Nella serata di lunedì 20 ottobre 2025, circa 180 Eindhoven, città olandese che ospita una delle partite più attese della terza giornata della fase a gironi della massima competizione europea. La notizia, riportata dall’agenzia olandese Algemeen Nederlands Persbureau (Anp) e ripresa da media italiani come Sky TG24 e Corriere della Sera, ha fatto rapidamente il giro del continente, sollevando interrogativi sulle modalità di gestione del tifo e sulla prevenzione dei disordini in ambito calcistico. Secondo le ricostruzioni delle autorità locali, i tifosi del Napoli sarebbero stati fermati in maniera preventiva, dopo che un “gruppo numeroso” aveva creato una “certa atmosfera” nel centro cittadino, ignorando le richieste degli agenti di lasciare l’area. Nonostante non si siano verificati veri e propri scontri o feriti, la polizia ha deciso di agire con fermezza, arrestando i supporter per violazione del regolamento comunale sugli assembramenti. I fermati sono stati trasportati in autobus alla stazione di polizia di Mathildelaan, dove sono stati interrogati. Tra loro, alcuni non avrebbero nemmeno avuto il biglietto per assistere alla partita.Champions League tra tifosi partenopei sono stati arrestati nel centro di

La risposta delle autorità olandesi

La scelta di procedere con un arresto di massa è stata spiegata dalle forze dell’ordine come misura preventiva, finalizzata a scongiurare possibili disordini. Il portavoce della polizia locale ha sottolineato che l’obiettivo era proprio quello di evitare che la situazione degenerasse, come talvolta accade in occasione di incontri ad alto rischio. Il sindaco di Eindhoven, Jeroen Dijsselbloem, aveva già predisposto una zona di sicurezza speciale, che consentiva alle autorità di effettuare perquisizioni preventive nel centro e in altri punti sensibili della città. Questa misura, prevista in vista di eventi considerati particolarmente delicati, ha permesso alla polizia di intervenire tempestivamente. La partita Psv-Napoli era stata classificata come ad alto rischio anche per ragioni legate alle rivalità tra tifoserie: il tifo organizzato del Feyenoord, storico rivale del Psv, mentre alcuni gruppi ultras olandesi mantengono rapporti con altre squadre italiane ed europee. Questa complessa rete di alleanze e antagonismi ha spinto le autorità a innalzare il livello di attenzione, temendo possibili tensioni tra le diverse fazioni di supporter.Napoli è gemellato con quello del

Reazioni e conseguenze per i tifosi

La notizia degli arresti ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, le autorità olandesi hanno ribadito la necessità di garantire la sicurezza pubblica, anche a costo di adottare misure drastiche. Dall’altro, molti osservatori hanno sollevato dubbi sulla proporzionalità dell’intervento, soprattutto considerando che non si sono verificati scontri fisici o danni a persone e cose. La polizia ha comunque precisato che non ci sono stati attacchi diretti tra tifosi del Napoli e del Psv, né episodi di violenza accertati. I tifosi arrestati, secondo quanto riferito dai media locali, rischiano ora l’espulsione dal territorio olandese. La procedura amministrativa prevede che, una volta identificati e interrogati, i supporter senza regolare titolo di soggiorno o con comportamenti ritenuti pericolosi per l’ordine pubblico vengano allontanati dal Paese. Si tratta di una misura che, seppur non inedita in ambito calcistico, assume particolare rilievo per il numero elevato di persone coinvolte e per la natura preventiva dell’intervento.

Implicazioni per il calcio europeo e il tifo organizzato

L’episodio di Eindhoven riaccende il dibattito sul rapporto tra tifo organizzato, sicurezza e libertà di movimento dei supporter in Europa. Da anni, le autorità di diversi Paesi adottano misure sempre più stringenti per prevenire disordini, spesso limitando la libertà di associazione e di espressione dei tifosi. In questo caso, la scelta di arrestare preventivamente un gruppo così numeroso di supporter, senza che si verificassero disordini effettivi, solleva interrogativi sul bilanciamento tra sicurezza e diritti individuali. Il caso assume anche una dimensione simbolica, poiché mette in luce le difficoltà di gestione degli eventi sportivi internazionali in un’Europa senza frontiere interne, ma con legislazioni e prassi di ordine pubblico molto diverse tra gli Stati membri. La partita Psv-Napoli, infatti, è solo l’ultimo esempio di una serie di incontri in cui la prevenzione dei disordini ha portato a interventi massicci delle forze dell’ordine, talvolta con esiti controversi.

Prospettive e riflessioni finali

La vicenda dei 180 tifosi del Napoli arrestati a Eindhoven rappresenta un banco di prova per le politiche di sicurezza nel calcio europeo. Da un lato, le autorità locali hanno dimostrato di voler agire in maniera decisa per evitare il ripetersi di episodi di violenza che hanno segnato la storia recente del tifo. Dall’altro, la comunità dei supporter e gli osservatori indipendenti chiedono maggiore trasparenza e proporzionalità negli interventi, affinché la prevenzione non si trasformi in una limitazione indiscriminata dei diritti dei tifosi. Il caso sarà probabilmente oggetto di analisi e dibattito nei prossimi giorni, anche in vista delle prossime gare di Champions League. Intanto, la partita tra Psv e Napoli si giocherà regolarmente, ma l’ombra degli arresti e delle possibili espulsioni resterà a lungo nella memoria dei tifosi e delle istituzioni sportive.

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