Un debutto europeo amaro
L’arrivo sul mercato europeo della Dongfeng Box, citycar elettrica cinese che punta a competere con modelli come Renault 5 e BYD Dolphin, è stato segnato da un esito inatteso e preoccupante nei crash test Euro NCAP. Mentre il settore delle auto elettriche a basso costo registra una crescita esponenziale, la sicurezza resta un parametro imprescindibile per i consumatori e le istituzioni. Purtroppo, la Box si è distinta in negativo, ottenendo solo tre stelle su cinque, un risultato che la colloca ben al di sotto della media dei competitor, molti dei quali hanno conquistato il massimo punteggio.
Criticità strutturali e protezione degli occupanti
Il cuore del problema emerso durante i test riguarda la struttura della vettura. Nel crash frontale offset, progettato per simulare uno scontro tra due veicoli, diversi punti di saldatura (spot-weld) del telaio hanno ceduto, compromettendo l’integrità della scocca e, di conseguenza, la protezione offerta agli occupanti. Questo tipo di incidente è tra i più comuni e pericolosi sulle strade europee, e un cedimento strutturale aumenta il rischio di deformazione dell’abitacolo, esponendo chi è a bordo a potenziali traumi gravi. La stabilità della cellula di sopravvivenza è un requisito fondamentale per qualsiasi vettura moderna, e qui la Box ha mostrato una vulnerabilità inaccettabile per un veicolo di nuova generazione. A peggiorare il quadro, dopo l’impatto le portiere non si sono sbloccate automaticamente, ostacolando potenzialmente i soccorsi in caso di incidente reale. Anche l’airbag del conducente non si è gonfiato a sufficienza, permettendo al capo di colpire il volante, mentre alcune parti del cruscotto hanno rappresentato un rischio per le gambe dei passeggeri anteriori. Infine, la mancanza di dispositivi per evitare il contatto tra occupanti dei sedili anteriori in caso di urto laterale completa un quadro di carenze che Euro NCAP ha giudicato severamente.
Punti di forza e debolezze nei diversi scenari
Non tutto, però, è negativo. La protezione laterale della Dongfeng Box si è rivelata solida, con punteggi massimi nella prova contro barriera e risultati adeguati anche nel più severo test del palo laterale. Questo aspetto dimostra che, almeno in alcuni scenari, l’auto offre un livello di sicurezza accettabile. Anche la protezione dei bambini è stata giudicata positivamente, con un punteggio dell’81%: i manichini di sei e dieci anni hanno ricevuto una protezione buona o adeguata sia negli urti frontali che in quelli laterali, e la possibilità di disattivare l’airbag del passeggero per installare un seggiolino rivolto all’indietro è un dettaglio apprezzato. Per quanto riguarda i pedoni e gli utenti vulnerabili della strada, i risultati sono stati contrastanti. La protezione della testa è risultata da buona a marginale, ma insufficiente in corrispondenza dei montanti del parabrezza, mentre quella di bacino e femore è stata giudicata scarsa. Il sistema di frenata automatica d’emergenza (AEB) ha funzionato bene con pedoni, ciclisti e motociclisti, anche se non è in grado di rilevare persone dietro la vettura né di prevenire incidenti da apertura porta (“dooring”) contro i ciclisti.
Tecnologie di assistenza e confronto con la concorrenza
Sul fronte delle tecnologie di assistenza alla guida, la Dongfeng Box si difende meglio. Il sistema AEB per collisioni tra auto, il mantenimento della corsia e l’assistenza alla velocità hanno ricevuto valutazioni positive, così come i promemoria per le cinture di sicurezza e il monitoraggio della stanchezza del conducente. Tuttavia, questi aspetti non bastano a compensare le carenze strutturali emerse nei crash test. Il confronto con i competitor è impietoso. Modelli come BYD Dolphin, MINI Cooper Electric, Lynk & Co 02, Renault 4 e 5 hanno tutti ottenuto quattro o cinque stelle, dimostrando che è possibile coniugare accessibilità economica e sicurezza elevata. Addirittura, altre auto cinesi testate nello stesso periodo, come Chery Tiggo 7 e 8, hanno raggiunto il massimo punteggio dopo aver corretto alcune criticità iniziali, a testimonianza di come il mercato cinese sia ormai capace di produrre vetture sicure per l’Europa. La Box, invece, si distingue come una delle peggiori performanti degli ultimi cinque anni nel segmento delle citycar elettriche, con un punteggio di appena il 69% nella protezione degli adulti, il più basso registrato di recente.
Implicazioni per il mercato e le prospettive future
L’esito dei test Euro NCAP rappresenta una doccia fredda per Dongfeng, che con la Box puntava a conquistare una fetta del mercato europeo delle elettriche economiche. La sicurezza è sempre più un fattore decisivo per i consumatori, soprattutto in un continente dove le normative e le aspettative sono molto elevate. Un risultato del genere rischia di compromettere la reputazione del brand e di rallentare l’espansione del modello nel Vecchio Continente. Tuttavia, la storia recente insegna che è possibile recuperare terreno. Come dimostra il caso di Chery, che ha modificato il proprio veicolo dopo una prima valutazione negativa e ha ottenuto il massimo punteggio in una seconda tornata di test, anche Dongfeng potrebbe intervenire per migliorare la sicurezza della Box. Sarà cruciale agire rapidamente su saldature, airbag e sistemi di sblocco delle portiere, oltre a introdurre dispositivi per la protezione degli occupanti in caso di urto laterale. Intanto, i consumatori europei hanno a disposizione una gamma sempre più ampia di elettriche economiche, molte delle quali garantiscono livelli di sicurezza molto superiori. La scelta, quindi, non manca, ma la Dongfeng Box dovrà dimostrare di saper correre ai ripari se vorrà competere davvero in un mercato sempre più esigente e consapevole. Per chi fosse interessato a visionare i dettagli tecnici e i video dei crash test, il sito ufficiale Euro NCAP offre un’analisi completa e trasparente di tutti i parametri valutati.
Conclusioni: sicurezza prima di tutto
La vicenda della Dongfeng Box nei crash test Euro NCAP è emblematica di una sfida che riguarda tutto il settore automotive: l’innovazione tecnologica e il prezzo accessibile non possono prescindere dalla sicurezza degli occupanti. Mentre il mercato delle elettriche cresce e si diversifica, i test indipendenti continuano a svolgere un ruolo fondamentale nel guidare le scelte dei costruttori e dei consumatori. La Box, oggi, non rappresenta una scelta consigliabile per chi cerca un’auto elettrica economica ma sicura. Resta da vedere se Dongfeng saprà trasformare questa batosta in un’opportunità di miglioramento, riuscendo a colmare il divario con la concorrenza e a riconquistare la fiducia degli automobilisti europei.