La scomparsa di Gene Hackman lo scorso febbraio, all'età di 95 anni, ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo del cinema. Ma l'eredità dell'attore leggendario va ben oltre i suoi memorabili ruoli sullo schermo: a novembre, la casa d'aste Bonhams di New York metterà all'incanto la sua straordinaria collezione personale, offrendo uno sguardo intimo sulla vita privata e artistica di uno dei più grandi interpreti della storia del cinema.
Un'asta che celebra una vita dedicata all'arte
L'evento principale si terrà il 19 novembre presso la sede newyorkese di Bonhams, accompagnato da due vendite online: la prima dall'8 al 21 novembre e la seconda dal 25 novembre al 4 dicembre. La collezione comprende opere d'arte prestigiose, cimeli cinematografici e oggetti personali che raccontano la doppia anima di Hackman: quella dell'attore premio Oscar e quella dell'artista appartato che amava dipingere e scrivere. Il catalogo dell'asta rivela quanto l'attore fosse un collezionista raffinato e appassionato. Tra i pezzi più ambiti spicca un'opera modernista di Milton Avery, intitolata Figure on the Jetty (anni '50), che raffigura una figura solitaria che contempla il mare. Il dipinto, entrato nella collezione di Hackman nel 1997 dopo essere stato esposto al Miami University Museum of Art e al Chrysler Museum of Art, ha una stima di 500.000-700.000 dollari, rappresentando il pezzo forte dell'intera vendita.
Capolavori dell'arte moderna e contemporanea
La passione di Gene Hackman per l'arte postbellica e contemporanea emerge chiaramente dalla selezione di opere in catalogo. Tra queste figura un'acquaforte a colori di Richard Diebenkorn, parte della celebre serie Ocean Park dedicata ai paesaggi astratti. L'opera, intitolata Green (1986), è dominata da un'ampia distesa verde racchiusa da forme geometriche blu, rosse e bianco sporco, attraversata da delicate linee rosse. La stima per questo pezzo oscilla tra i 300.000 e i 500.000 dollari. Ma la collezione non si limita ai grandi nomi dell'arte americana. Include anche un vibrante dipinto di rettangoli dell'artista statunitense Ida Kohlmeyer (stimato 50.000-70.000 dollari) e un'opera su carta dell'artista nativo americano Fritz Scholder (20.000-30.000 dollari). Particolarmente significativa è la presenza di un raro e monumentale bronzo di Auguste Rodin, che dovrebbe realizzare tra i 200.000 e i 300.000 dollari, testimoniando l'ampiezza degli interessi collezionistici dell'attore. Come ha sottolineato Andrew Huber, responsabile dell'arte del XX e XXI secolo di Bonhams, si tratta di opere prestigiose con una provenienza impeccabile, ulteriormente arricchite dalla loro associazione con uno dei più grandi attori del nostro tempo. Hackman non era solo un collezionista, ma un artista lui stesso, e il suo approccio al collezionismo riflette la cura, la sensibilità estetica e la disciplina evidenti nella sua stessa pratica artistica.
L'artista dietro l'attore: un ritiro creativo a Santa Fe
Dopo essersi ritirato dalle scene intorno al 2008, Gene Hackman si trasferì definitivamente nella sua casa di Santa Fe, nel New Mexico, dove si dedicò alla scrittura e alla pittura. "È più privato", disse a proposito della sua vocazione letteraria, "sento di avere più controllo su ciò che cerco di dire e fare". Questa ricerca di intimità creativa si tradusse in cinque romanzi e in una produzione pittorica che richiamava lo stile di Gauguin. Il suo studio traboccava di testimonianze del suo lavoro creativo: un cavalletto macchiato di vernice, schizzi, tubetti di colore acrilico, busti scolpiti e cataloghi ragionati annotati. Una delle sue tele era persino esposta al ristorante locale Jinja Bar & Bistro, segno di come l'arte fosse diventata parte integrante della sua vita quotidiana. Le vendite online includeranno proprio alcune opere realizzate da Hackman stesso, insieme a pezzi di Robert Motherwell e Wassily Kandinsky, oltre a un ritratto dell'attore realizzato dal noto ritrattista Everett Kinstler.
Cimeli cinematografici e ricordi personali
Oltre alle opere d'arte, l'asta offrirà una straordinaria selezione di memorabilia cinematografica e oggetti personali che ripercorrono la straordinaria carriera di Hackman. Tra questi spiccano i suoi tre Golden Globe: due vinti per Gli Spietati e I Tenenbaum e uno come premio alla carriera Cecil B. DeMille. Ogni trofeo ha una stima di 3.000-5.000 dollari, una cifra relativamente accessibile che permetterà a molti collezionisti di possedere un pezzo di storia del cinema. L'inventario comprende anche libri annotati, copioni, manifesti cinematografici e persino un bersaglio per freccette, testimonianze della quotidianità di un uomo che, nonostante la fama, aveva scelto di vivere lontano dai riflettori. Come ha osservato Anna Hicks, responsabile delle collezioni private e iconiche di Bonhams, queste vendite offrono un ritratto intimo del mondo privato di Hackman e una rara opportunità per i collezionisti di entrare in contatto con la sua vita creativa. Ciò che emerge non è semplicemente una collezione, ma una vita vissuta con scopo, curiosità e visione senza compromessi. Dalla sua interpretazione indimenticabile nel Il Braccio Violento della Legge (1971), che gli valse il primo Oscar, fino al suo ultimo grande ruolo ne I Tenenbaum (2001), Gene Hackman ha incarnato personaggi complessi e sfaccettati. La sua collezione riflette questa stessa complessità: un mosaico di interessi che spaziano dall'arte occidentale a quella nativa americana, dal modernismo all'arte contemporanea. L'asta di novembre rappresenta quindi molto più di una semplice vendita: è un'occasione unica per comprendere la sensibilità artistica di un uomo che ha saputo reinventarsi, passando dai palcoscenici di Hollywood allo studio silenzioso di Santa Fe, dove ha continuato a creare fino alla fine dei suoi giorni.