Caso Garlasco, l’avvocato Lovati e la mossa da testimonial di una clinica dentistica in Albania

Pubblicato: 14/10/2025, 07:22:33 ·
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Caso Garlasco, l’avvocato Lovati e la mossa da testimonial di una clinica dentistica in Albania

Il contesto giudiziario e mediatico del caso Garlasco

Il delitto di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 a Garlasco, rimane uno dei casi di cronaca nera più controversi e discussi in Italia. Dopo quasi due decenni, la vicenda continua a suscitare dibattiti legali e mediatici, soprattutto a seguito della riapertura delle indagini sull’amico del fratello di Chiara, Andrea Sempio, indagato per concorso nell’omicidio. Al centro di questa nuova fase investigativa c’è l’avvocato Massimo Lovati, difensore di Sempio, che ha assunto un ruolo di primo piano con posizioni fortemente critiche verso l’inchiesta ufficiale e ipotesi alternative che scuotono la narrazione tradizionale del caso. Lovati si è distinto per le sue dichiarazioni pubbliche, a volte controverse, che hanno acceso ulteriormente la polemica e attirato l’attenzione della Procura di Pavia e dell’Ordine degli avvocati, i quali stanno valutando possibili procedimenti disciplinari nei suoi confronti.

Le affermazioni di Lovati e la reazione della Procura di Pavia

Le tensioni più evidenti sono nate da un’intervista rilasciata da Lovati a Fabrizio Corona nel programma *Falsissimo*, dove il legale ha attribuito la riapertura delle indagini al procuratore aggiunto Stefano Civardi, con toni critici e offensivi verso la magistratura. La Procura di Pavia, guidata dal procuratore Fabio Napoleone, ha contestato con fermezza queste affermazioni, definendole “oggettivamente destituite di ogni fondamento” e precisando che la riapertura era stata disposta prima dell’arrivo di Civardi, in seguito a una richiesta della difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio. Questo scontro ha portato a una forte attenzione mediatica e a un possibile procedimento disciplinare nei confronti dell’avvocato Lovati.

Le teorie controcorrente di Lovati sul delitto

Lovati ha presentato una visione alternativa e complessa del delitto, mettendo in dubbio la colpevolezza sia di Andrea Sempio che di Alberto Stasi. Secondo il legale, Stasi sarebbe innocente e non avrebbe mai varcato il cancello di casa Poggi, mentre l’assassino sarebbe un sicario inviato per mettere a tacere Chiara su presunti segreti legati a fatti inquietanti riguardanti la Chiesa locale, inclusi sospetti di pedofilia ed esorcismi. Questa tesi, che si discosta nettamente dalla sentenza definitiva, ha alimentato un acceso dibattito, con Lovati che si presenta come un paladino della verità alternativa in un caso ancora irrisolto e pieno di ombre.

La mossa da testimonial di una clinica dentistica in Albania

Parallelamente alla sua attività legale, Massimo Lovati ha recentemente accettato un ruolo da testimonial per una clinica dentistica situata in Albania. Questa scelta ha suscitato sorpresa e qualche perplessità nel panorama mediatico italiano, soprattutto considerando il turbolento contesto in cui Lovati opera. La clinica, che punta a promuovere servizi odontoiatrici a prezzi competitivi rispetto all’Italia, ha scelto Lovati come volto di una campagna pubblicitaria, sfruttando la sua visibilità legata al caso Garlasco. La mossa ha generato discussioni riguardo alla coerenza dell’immagine dell’avvocato, diviso tra un ruolo pubblico controverso e una promozione commerciale in un settore lontano dal diritto. Alcuni osservatori vedono in questa scelta una strategia per incrementare la notorietà personale e diversificare le attività professionali, in un momento di forte pressione giudiziaria e mediatica.

Le implicazioni e le prospettive future

Il caso Garlasco resta aperto a sviluppi imprevedibili, con l’avvocato Lovati che continua a essere protagonista di un intreccio giudiziario e mediatico molto delicato. La sua posizione, sia come difensore di Sempio sia come figura pubblica, si complica ulteriormente con la recente decisione di interrompere temporaneamente le dichiarazioni pubbliche, in attesa di una migliore definizione delle strategie difensive e forse anche per contenere l’attenzione negativa. Intanto, la sua collaborazione con la clinica dentistica albanese rappresenta un’ulteriore sfaccettatura di una vicenda che va ben oltre il semplice processo giudiziario, coinvolgendo dinamiche di immagine, comunicazione e persino marketing personale. Sarà cruciale osservare come si evolverà la situazione giudiziaria e se questa doppia attività di Lovati influirà sulla percezione pubblica e sulla sua credibilità professionale.

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