La Global Sumud Flottilla, composta da oltre 40 imbarcazioni e 500 attivisti provenienti da più di 44 paesi, ha raggiunto nelle ultime ore la distanza più ravvicinata mai tentata verso la Striscia di Gaza, a circa 75 miglia nautiche. Nonostante l’ultimatum e l’intervento della marina israeliana, i partecipanti ribadiscono il loro impegno pacifico per rompere il blocco e portare aiuti umanitari.
La missione e il contesto della Global Sumud Flottilla
La Global Sumud Flottilla è un’iniziativa civile internazionale nata a metà del 2025 con l’obiettivo di sfidare il blocco navale imposto da Israele sulla Striscia di Gaza dal 2009. Il termine “Sumud” significa “resilienza” in arabo, e rappresenta la determinazione dei partecipanti a rompere l’assedio che limita gravemente l’accesso a beni di prima necessità per oltre due milioni di persone.
Composta da più di 40 imbarcazioni e 500 partecipanti provenienti da oltre 44 paesi, la flottiglia è la più grande missione civile di questo tipo mai organizzata. Nonostante precedenti tentativi siano stati bloccati o attaccati, come nel maggio 2025 con attacchi di droni israeliani, gli attivisti continuano a navigare verso Gaza per portare aiuti umanitari e denunciare la situazione di emergenza umanitaria nella regione.
Gli ultimi sviluppi: avvicinamento e risposta israeliana
Nelle ultime ore, la Global Sumud Flottilla ha raggiunto la distanza più ravvicinata mai tentata verso Gaza, a circa 75 miglia nautiche dalla costa, segnando un nuovo momento di tensione. La marina israeliana ha risposto con un ultimatum, intimando alle imbarcazioni di fermarsi e cambiare rotta, definendo la missione una provocazione e sottolineando che si sta entrando in una zona di combattimento attiva.
Le forze israeliane hanno circondato le imbarcazioni e hanno annunciato l’intenzione di scortarle al porto di Ashdod, dove i partecipanti saranno identificati e probabilmente espulsi. Le autorità israeliane hanno ribadito la disponibilità a consegnare gli aiuti in modo pacifico, ma hanno condannato la violazione del blocco come illegittima.
La determinazione degli attivisti e le implicazioni umanitarie
Nonostante le pressioni e le minacce, i membri della flottiglia, tra cui attivisti di rilievo internazionale come Greta Thunberg e Mandla Mandela, nipote di Nelson Mandela, hanno confermato la loro volontà di proseguire nella missione. Essi sottolineano che la loro azione è pacifica e mirata esclusivamente a portare aiuti umanitari e a denunciare il prolungato assedio che ha causato una crisi umanitaria senza precedenti.
La Global Sumud Flottilla rappresenta un simbolo di solidarietà globale e resistenza civile contro il blocco israeliano, attirando l’attenzione internazionale sulla situazione a Gaza. La loro azione pone questioni cruciali sul diritto internazionale, la libertà di navigazione e il rispetto dei diritti umani in un contesto di conflitto prolungato.