I giovani italiani mostrano un forte interesse verso temi sociali e ambientali, ma manifestano anche una crescente sfiducia nei confronti della politica tradizionale. La loro partecipazione elettorale e il modo in cui si informano riflettono un equilibrio complesso tra desiderio di cambiamento e disillusione, con un ruolo sempre più centrale dei social media e delle nuove forme di attivismo.
L’interesse dei giovani verso temi sociali e ambientali
I giovani italiani non sono indifferenti alla politica, anzi seguono con attenzione l’attualità, soprattutto su temi come il cambiamento climatico, i diritti umani, la giustizia sociale e la salute mentale. Questi argomenti ricevono punteggi elevati in termini di importanza, con valori tra 7 e 8 su una scala da 1 a 10, segno di un forte impegno civico su cause sociali e ambientali.
Nonostante questo interesse, circa un quarto dei giovani non si riconosce in alcun partito o candidato politico tradizionale, evidenziando una distanza dalle forze politiche classiche e una ricerca di nuove forme di rappresentanza più autentiche e inclusive, che sappiano rispondere alle loro aspettative e ai loro valori.
Sfiducia e disillusione verso la politica tradizionale
La sfiducia verso la politica è un elemento centrale nel rapporto dei giovani con le istituzioni. Molti giovani esprimono un clima di incertezza valoriale e una diffidenza che si riflette anche nella scarsa partecipazione politica tradizionale, con solo il 16,3% dei ragazzi tra 14 e 17 anni che segue regolarmente la politica e oltre il 60% che dichiara di non informarsi mai.
Questa disillusione si traduce anche in un sostegno significativo, soprattutto tra i più giovani, a forme di governo più autoritarie, come l’idea di un premier con poteri forti e senza controllo parlamentare, segnale di una crisi profonda della fiducia nelle istituzioni democratiche tradizionali e di un malinteso sul valore del pluralismo e del controllo parlamentare.
Modi di informarsi e partecipare: tra social media e attivismo
I giovani italiani si informano sempre meno attraverso i canali tradizionali e sempre più tramite i social media, che diventano il luogo principale di confronto e mobilitazione. Nonostante ciò, molti giovani tornano a manifestare in piazza, esprimendo un impegno civico che si manifesta in forme nuove e meno istituzionali rispetto al passato.
Questi movimenti giovanili portano con sé una forte componente morale e una richiesta di cambiamento, ma sono anche segnali di una sfida per la politica tradizionale, chiamata a rinnovarsi per recuperare la fiducia e coinvolgere una generazione che vuole sentirsi rappresentata e ascoltata.