La nuova Freedom Flotilla abbordata da Israele a 120 miglia da Gaza

Pubblicato: 08/10/2025, 06:34:04 ·
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Intercettazione in acque internazionali di una missione umanitaria diretta alla Striscia di Gaza

La Freedom Flotilla Coalition, composta da nove imbarcazioni con aiuti umanitari e personale medico, è stata fermata dalle forze israeliane a circa 120 miglia nautiche da Gaza. L'operazione ha coinvolto l'abbordaggio di almeno tre navi, con conseguente interruzione delle comunicazioni e trasferimento degli attivisti in porto. Israele ha giustificato l'intervento come parte del blocco navale legale sulla Striscia, mentre gli organizzatori denunciano un'azione illegale in acque internazionali.

La missione della nuova Freedom Flotilla

La nuova Freedom Flotilla è partita dal porto di Otranto il 30 settembre 2025, con l'obiettivo di portare aiuti umanitari alla popolazione civile della Striscia di Gaza. La flottiglia è composta da nove imbarcazioni, tra cui la nave Conscience, riconvertita in nave ospedale, con a bordo circa 250 persone tra medici, infermieri, soccorritori e giornalisti provenienti da 30 Paesi diversi.

Il carico trasportato comprende aiuti vitali per un valore superiore a 110.000 dollari, tra cui medicinali, dispositivi respiratori e generi alimentari destinati agli ospedali di Gaza. Gli attivisti puntavano non solo a fornire assistenza sanitaria, ma anche a rompere simbolicamente il blocco navale imposto da Israele sulla Striscia.

L'intervento israeliano in acque internazionali

Nella notte tra il 7 e l'8 ottobre 2025, a circa 120 miglia nautiche dalla costa di Gaza, le forze militari israeliane hanno intercettato la Freedom Flotilla. L'operazione è iniziata con la sorveglianza tramite droni e si è conclusa con l'abbordaggio di almeno tre imbarcazioni: Gaza Sunbirds, Alaa al Najajr e Anas al Sharif.

Durante l'abbordaggio sono state distrutte telecamere e interrotte le dirette streaming, mentre i militari hanno cercato di deviare la rotta della flottiglia. Israele ha confermato l'azione, definendola parte di un blocco navale legittimo volto a impedire l'accesso a una zona di combattimento.

Reazioni e conseguenze dell'abbordaggio

Gli organizzatori della Freedom Flotilla hanno denunciato l'illegalità dell'intervento israeliano, sottolineando che l'abbordaggio è avvenuto in acque internazionali, dove Israele non avrebbe giurisdizione legale. Hanno inoltre ribadito che la missione non rappresentava alcun pericolo e che gli aiuti erano destinati esclusivamente a scopi umanitari.

Il governo israeliano ha annunciato che gli attivisti saranno espulsi e trasferiti in porto. Nel frattempo, in diverse città italiane come Roma, Milano e Bologna, sono state convocate manifestazioni di solidarietà per la popolazione di Gaza e a sostegno della Freedom Flotilla.

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