Napoli, arrestato uomo che si fingeva cieco da 20 anni: la moglie coinvolta nello scandalo

Pubblicato: 07/10/2025, 11:09:12 ·
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Scoperta una truffa ai danni dello Stato durata due decenni, con l’arresto di una coppia che aveva costruito una vita sull’inganno

Nelle ultime ore, la provincia di Napoli è stata scossa da un caso di cronaca insolito: un uomo è stato arrestato insieme alla moglie per essersi finto cieco per oltre vent’anni, ottenendo così indebitamente benefici e sostegni pubblici. La vicenda, emersa solo oggi, apre una riflessione su controlli e abusi nel sistema di welfare locale.

La scoperta della truffa

La notizia, diffusa nella mattinata del 7 ottobre 2025, riguarda l’arresto di un uomo che, secondo le indagini, avrebbe simulato una grave disabilità visiva per oltre due decenni, riuscendo a ottenere pensioni di invalidità e altri aiuti statali[6]. L’uomo, la cui identità non è stata ancora resa pubblica, è stato fermato insieme alla moglie, accusata di complicità nell’inganno. Le autorità hanno agito dopo una segnalazione anonima che ha attivato un’indagine approfondita da parte della polizia locale.

La simulazione della cecità sarebbe stata così convincente da permettere alla coppia di condurre una vita apparentemente normale, ma con il sostegno economico dello Stato. Le indagini sono ancora in corso per accertare l’entità dei benefici percepiti e la possibile esistenza di una rete di complici. Il caso ha già suscitato reazioni nella comunità, con molti che si interrogano su come sia stato possibile mantenere l’inganno per così tanto tempo senza essere scoperti.

Le dinamiche dell’inganno e il ruolo della moglie

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe iniziato a fingersi cieco già all’inizio degli anni 2000, presentando certificati medici falsi e simulando difficoltà nella vita quotidiana. La moglie, invece, avrebbe avuto un ruolo attivo nel sostenere la finzione, accompagnando il marito ovunque e confermando la sua condizione a parenti, amici e autorità. La coppia avrebbe così costruito una narrazione credibile, evitando sospetti per anni.

Le indagini stanno ora cercando di ricostruire l’intera vicenda, comprese le modalità con cui sono stati ottenuti i documenti falsi e la possibile connivenza di figure professionali. La magistratura ha sottolineato la gravità del reato, che non solo ha sottratto risorse pubbliche, ma ha anche danneggiato la credibilità del sistema di sostegno alle persone con disabilità. La vicenda potrebbe avere ripercussioni anche sul piano normativo, spingendo a una revisione dei controlli sulle richieste di invalidità.

Reazioni e riflessioni nella provincia di Napoli

La notizia dell’arresto ha rapidamente fatto il giro dei social e dei media locali, suscitando un acceso dibattito tra i cittadini. Da una parte, c’è chi condanna senza riserve il comportamento della coppia, sottolineando come simili truffe danneggino chi ha davvero bisogno di aiuto. Dall’altra, alcuni osservatori invitano a riflettere sulle carenze del sistema di controllo, che ha permesso a una frode di durare così a lungo senza essere scoperta.

Le autorità locali hanno assicurato che verranno rafforzati i controlli sulle pratiche di invalidità, anche attraverso una maggiore collaborazione tra enti pubblici e forze dell’ordine. Intanto, la vicenda rimane al centro dell’attenzione mediatica, con l’auspicio che possa servire da monito per prevenire abusi futuri. Resta da vedere se questo caso porterà a un cambiamento concreto nelle procedure di verifica delle disabilità nella provincia di Napoli.

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