Durante un attacco russo con missili e droni nella regione occidentale dell'Ucraina, un treno con 110 attivisti italiani è stato sfiorato dalle esplosioni. Il convoglio, partito da Kiev e diretto al confine polacco, è rimasto illeso nonostante la vicinanza dei bombardamenti, mentre le forze ucraine hanno reagito con la contraerea per proteggere la zona.
Il contesto dell'attacco e il convoglio italiano
Nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2025, un massiccio attacco russo ha colpito la regione occidentale dell'Ucraina, in particolare l'area di Leopoli e la zona di Zhytomyr. L'attacco è stato caratterizzato dall'uso combinato di oltre 50 missili e circa 500 droni, secondo le dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Tra le aree colpite, un treno con 110 attivisti italiani del Movimento europeo di azione non violenta (Mean), di ritorno da una missione a Kharkiv, si trovava in viaggio da Kiev verso il confine polacco. Il convoglio è stato sfiorato dai bombardamenti, ma nessuno dei passeggeri ha riportato ferite, grazie anche all'intervento della contraerea ucraina.
Le condizioni degli italiani e le reazioni ufficiali
Gli attivisti italiani a bordo del treno hanno vissuto momenti di grande tensione, rimanendo bloccati per alcune ore nella stazione di Leopoli, dove si sono sentite esplosioni e colpi d'artiglieria nelle vicinanze. Il personale ferroviario ha deciso di mantenere i passeggeri a bordo per garantire una partenza rapida verso la Polonia, considerata più sicura.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha confermato che tutti gli italiani sono sani e salvi dopo l'episodio, mentre il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha espresso gratitudine per il sostegno italiano e ha rassicurato sulla sicurezza dei connazionali. La Polonia ha inoltre rafforzato la propria sicurezza aerea con il dispiegamento di aerei militari nella zona di confine.
Impatto e significato dell'attacco nella guerra in Ucraina
L'attacco russo con droni e missili rappresenta un'escalation significativa nel conflitto in Ucraina, con conseguenze dirette anche per cittadini stranieri presenti nel paese. Le vittime ucraine accertate durante il raid sono almeno cinque, con diversi feriti, mentre il treno con gli italiani è stato fortunatamente solo sfiorato.
Questa vicenda sottolinea la complessità e la pericolosità della situazione sul terreno, dove anche i convogli civili e i volontari internazionali possono trovarsi esposti a rischi elevati. Le missioni di solidarietà come quella del Mean continuano a testimoniare la volontà di supportare la popolazione ucraina nonostante le difficoltà e i pericoli.