È scomparso a 76 anni Remo Girone, attore italiano noto soprattutto per il ruolo di Tano Cariddi nella serie televisiva La Piovra. Nato ad Asmara, ha avuto una lunga carriera tra teatro, cinema e televisione, conquistando il pubblico con la sua versatilità e intensità interpretativa.
La vita e gli inizi di Remo Girone
Remo Girone è nato il 1° dicembre 1948 ad Asmara, all’epoca colonia italiana in Eritrea, dove ha trascorso l’infanzia. Figlio di emigrati italiani, ha mostrato fin da giovane una forte passione per la recitazione, partecipando a spettacoli teatrali locali con successo e ricevendo già da ragazzo riconoscimenti per il suo talento.
A tredici anni si è trasferito a Roma per proseguire gli studi, inizialmente iscrivendosi alla facoltà di economia e commercio, ma abbandonandola presto per dedicarsi completamente alla recitazione. Si è diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, che ha rappresentato la base della sua formazione artistica.
La carriera tra teatro, cinema e televisione
Girone ha avuto una carriera poliedrica, con un forte legame al teatro, dove ha lavorato con registi di rilievo come Luca Ronconi e Peter Stein. Tra i suoi ruoli teatrali più apprezzati c’è quello in "Zio Vanja" di Čechov, che gli ha valso riconoscimenti internazionali, come il Festival Teatrale di Edimburgo nel 1996.
Nel cinema ha debuttato negli anni ’70, collaborando con registi italiani e internazionali. Tuttavia, la sua fama è esplosa grazie alla televisione, in particolare con il ruolo di Tano Cariddi nella serie Rai "La Piovra", interpretato in più stagioni dal 1987 in poi. Questo personaggio gli ha garantito una popolarità duratura e un posto di rilievo nella storia della fiction italiana.
L’eredità artistica e la vita privata
Oltre a "La Piovra", Remo Girone ha partecipato a numerose altre produzioni televisive e cinematografiche, tra cui "Benvenuto Presidente", "Il sole nero" e la serie "Vostro Onore". La sua carriera è stata caratterizzata da una continua ricerca artistica e da una grande versatilità interpretativa.
Dal punto di vista personale, Girone ha affrontato anche momenti difficili, come una grave malattia superata con il sostegno della moglie. La sua figura rimane un punto di riferimento per il teatro e la televisione italiana, ricordato per la sua professionalità e il contributo significativo al panorama culturale nazionale.