Israele e Palestina: escalation a Gaza e la nuova offensiva israeliana tra vittime e tensioni internazionali

Pubblicato: 03/10/2025, 12:31:05 ·
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L’intensificarsi degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza e le reazioni globali aprono una nuova fase di crisi nel conflitto

Nelle ultime ore, la situazione nella Striscia di Gaza si è aggravata con un’intensificazione degli attacchi aerei israeliani che hanno causato numerose vittime palestinesi. Parallelamente, la controversa espulsione di attivisti internazionali coinvolti nella Flotilla per Gaza ha alimentato ulteriori tensioni diplomatiche, mentre le trattative di pace restano in stallo tra accuse e incertezze.

L’intensificazione degli attacchi a Gaza e le vittime civili

Nelle prime ore del 3 ottobre 2025, le forze armate israeliane hanno intensificato gli attacchi aerei e i bombardamenti sulla Striscia di Gaza, provocando almeno quindici vittime palestinesi, di cui undici solo nella città di Gaza. Tra le vittime si segnalano anche tre persone uccise in un attacco contro un veicolo nella zona meridionale di Khan Younis, oltre a ulteriori decessi nei quartieri di al-Sabra e Ansar.

I soccorritori hanno inoltre recuperato due corpi sotto le macerie di una scuola nel quartiere di al-Zaytoun, a sud-est di Gaza City, evidenziando il pesante impatto degli attacchi sulle infrastrutture civili. Questa escalation militare ha causato un aumento delle tensioni umanitarie e un peggioramento delle condizioni di vita per la popolazione palestinese intrappolata nella Striscia.

La Flotilla per Gaza: espulsioni e accuse di provocazione

Parallelamente all’escalation militare, Israele ha proceduto all’espulsione di attivisti internazionali coinvolti nella Flotilla Sumud, una missione umanitaria diretta a Gaza. Quattro cittadini italiani sono già stati espulsi, mentre altri partecipanti sono in fase di espulsione. Il ministero degli Esteri israeliano ha definito la missione una provocazione, sottolineando che qualsiasi aiuto avrebbe potuto essere trasferito pacificamente attraverso canali ufficiali.

Gli attivisti e alcune organizzazioni internazionali hanno invece denunciato l’azione israeliana come un atto di pirateria e repressione, sottolineando che la Flotilla rappresentava un tentativo di portare attenzione e aiuti alla popolazione di Gaza, duramente colpita dal conflitto. Questa vicenda ha acceso un dibattito internazionale sulle modalità di intervento e sulle restrizioni imposte da Israele alla Striscia.

Le prospettive di pace e le difficoltà diplomatiche

Le trattative di pace restano in una fase di stallo, con Hamas che continua a studiare le proposte di mediazione, mentre Israele mantiene una posizione rigida sul controllo militare e sulle condizioni di sicurezza. Il piano di pace proposto dall’ex presidente Trump, che prevede un ruolo permanente per l’esercito israeliano e lascia aperti molti nodi sull’autonomia palestinese, è oggetto di critiche da parte della comunità internazionale e degli stessi palestinesi.

La creazione di un comitato di garanzia per la pace, presieduto da figure politiche controverse come Donald Trump e Tony Blair, è vista con scetticismo da molti osservatori, che ne mettono in dubbio l’imparzialità. Nel frattempo, la strada verso una soluzione duratura appare ancora lunga e complessa, con la popolazione civile che continua a pagare il prezzo più alto del conflitto.

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