Gaza sotto assedio: il piano di Trump e la difficile partita per la pace

Pubblicato: 01/10/2025, 12:00:32 ·
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Tra vittime, ostaggi e negoziati, il conflitto israelo-palestinese vive una fase cruciale e delicata

Nelle ultime ore, la Striscia di Gaza ha registrato un nuovo aumento delle vittime civili e militari, mentre si intensificano le pressioni internazionali per una soluzione negoziata. Al centro dell’attenzione c’è il piano di pace proposto da Donald Trump, che prevede il rilascio degli ostaggi e il disarmo di Hamas, ma che incontra forti resistenze e dubbi da entrambe le parti.

L’escalation delle violenze a Gaza

Nelle ultime 24 ore, almeno 51 palestinesi sono stati uccisi nella Striscia di Gaza a causa delle operazioni militari israeliane, in risposta all’attacco del 7 ottobre 2023. Le strutture sanitarie ancora operative nell’enclave sono state sovraccaricate da circa 180 feriti, secondo i dati comunicati dal ministero della Salute di Gaza e riportati da Al-Jazeera.

La situazione rimane estremamente tesa, con un aumento delle attività militari, compresi i sorvoli di droni su una flottiglia in acque ad alto rischio. La comunità internazionale osserva con preoccupazione l’aggravarsi del conflitto, che continua a provocare gravi sofferenze tra la popolazione civile palestinese.

Il piano di pace di Trump e le reazioni di Hamas

Il piano di pace proposto dall’ex presidente Donald Trump prevede il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, entro 72 ore dall’accettazione pubblica da parte di Israele, in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi e della riapertura dei valichi umanitari. Hamas, però, considera il piano ingiusto e non ha ancora fissato una data per una risposta definitiva, richiedendo più tempo per valutare le condizioni e il rilascio degli ostaggi.

Il presidente degli Stati Uniti ha chiesto una risposta rapida entro pochi giorni, ma fonti vicine al gruppo palestinese indicano che i termini non garantiscono il rispetto degli accordi, alimentando così l’incertezza sul futuro immediato del conflitto e sulle possibilità di una tregua duratura.

Le posizioni di Israele e le sfide per una soluzione duratura

Il primo ministro israeliano Netanyahu ha ribadito che non ci sarà alcun ritiro delle truppe fino al completo disarmo di Hamas, sottolineando che il piano di pace non prevede la creazione di uno Stato palestinese. Ha inoltre affermato che il mondo arabo e musulmano sta esercitando pressioni su Hamas per accettare i termini proposti e consentire il rilascio degli ostaggi.

Nel frattempo, la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha espresso preoccupazione per iniziative come la flottiglia verso Gaza, definendole potenzialmente pericolose e irresponsabili in una fase così delicata. Ha invitato a esercitare responsabilità e a favorire i negoziati di pace come via principale per alleviare le sofferenze della popolazione palestinese.

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