Dopo quasi due decenni, il delitto di Garlasco torna al centro dell’attenzione con un’inchiesta che coinvolge l’ex procuratore di Pavia, accusato di corruzione per aver archiviato frettolosamente la posizione di Andrea Sempio. Nuove prove, tra cui tracce di DNA, potrebbero cambiare il corso delle indagini e portare a una svolta decisiva.
L’inchiesta per corruzione che scuote il caso Garlasco
L’ultima novità emersa riguarda un’indagine aperta dalla Procura di Brescia sull’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, accusato di corruzione in atti giudiziari. Secondo gli inquirenti, Venditti avrebbe ricevuto somme di denaro dai familiari di Andrea Sempio per archiviare rapidamente la sua posizione nel 2017, quando era indagato per il delitto di Chiara Poggi.
Questa accusa, se confermata, rappresenterebbe un grave vulnus per la giustizia italiana e getta nuova luce sulle modalità con cui furono condotte le prime indagini. La famiglia Sempio e la difesa di Andrea mantengono una linea di riserbo, mentre gli inquirenti continuano a ricostruire i flussi di denaro e le intercettazioni telefoniche che potrebbero confermare la corruzione.
Le nuove prove: tracce di DNA e intercettazioni decisive
Parallelamente all’indagine sulla corruzione, sono emerse nuove tracce di DNA sotto le unghie di Chiara Poggi che potrebbero fornire elementi fondamentali per identificare il vero responsabile dell’omicidio. Queste prove biologiche, mai analizzate con la stessa attenzione in passato, potrebbero finalmente aprire una nuova fase investigativa.
Inoltre, recenti intercettazioni riguardanti Andrea Sempio e i suoi rapporti con i carabinieri hanno sollevato dubbi sulla correttezza delle procedure adottate nel 2017. Alcuni passaggi omessi e la brevità degli interrogatori sono ora oggetto di approfondimento, alimentando il dibattito pubblico e giudiziario.
Reazioni e prospettive future del processo
La notizia dell’inchiesta per corruzione ha suscitato sconcerto anche nella difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi. L’avvocata Giada Bocellari ha sottolineato la gravità delle accuse e ha invitato a rispettare la presunzione di innocenza, auspicando che la Procura di Brescia possa fare piena luce sulla vicenda.
Nel frattempo, le perquisizioni e le nuove indagini continuano a Garlasco, mentre la famiglia Sempio si riunisce per affrontare le conseguenze di questa nuova fase processuale. Il caso, ancora aperto dopo 18 anni, potrebbe finalmente vedere una svolta decisiva grazie a queste recenti scoperte.