Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 2025, la capitale ucraina Kiev è stata bersaglio di un pesante attacco aereo con oltre 600 droni e decine di missili russi, causando almeno quattro morti e numerosi feriti. Parallelamente, la Russia ha annunciato l'abbattimento di 84 droni ucraini nelle sue regioni. La situazione ha portato a misure di sicurezza rafforzate in diversi paesi europei, tra cui Polonia e Danimarca.
Massiccio attacco a Kiev con droni e missili russi
Nella notte tra il 28 e il 29 settembre, Kiev è stata colpita da un attacco coordinato che ha visto il lancio di circa 48 missili e 595 droni da parte delle forze russe. L'offensiva è durata circa 12 ore, causando ingenti danni a edifici residenziali e infrastrutture, con almeno quattro persone uccise, tra cui una bambina di 12 anni, e circa 80 feriti.
Le immagini diffuse mostrano squadre di soccorritori impegnate tra le macerie per cercare sopravvissuti, mentre la città cerca di riprendersi dal violento bombardamento. L'attacco ha suscitato preoccupazioni internazionali per l'escalation del conflitto e la crescente capacità di attacco tramite droni.
Difese aeree russe intercettano 84 droni ucraini
Durante la stessa notte, il Ministero della Difesa russo ha comunicato di aver intercettato e distrutto 84 droni ucraini in diverse regioni della Russia, tra cui Bryansk, Belgorod, Voronezh e Mosca. L'operazione di difesa aerea è stata attiva dalle 23:00 del 28 settembre fino alle 7:00 del 29 settembre, impedendo potenziali attacchi sul territorio russo.
Questi dati sottolineano l'intensità delle operazioni con droni da entrambe le parti, con la Russia che cerca di proteggere le sue aree più vulnerabili e l'Ucraina che continua a utilizzare droni per colpire obiettivi strategici russi.
Reazioni e misure di sicurezza in Europa
In risposta all'escalation del conflitto, diversi paesi europei hanno adottato misure di sicurezza preventive. La Polonia ha fatto decollare i suoi caccia e ha temporaneamente chiuso lo spazio aereo vicino alle città di Lublino e Rzeszów, mentre la Danimarca ha vietato i voli civili di droni fino a venerdì in vista di un importante vertice europeo.
Il ministro della Difesa italiano, Antonio Tajani, ha rassicurato la popolazione affermando che non ritiene probabile un attacco diretto della Russia sull'Italia, ma ha sottolineato che le difese aeree italiane rimangono vigili e pronte a intervenire in caso di necessità.