Il 33enne Cinzia Pinna è stata uccisa nella tenuta dell’imprenditore Emanuele Ragnedda, reo confesso dell’omicidio. La dinamica del delitto, le indagini e le reazioni della comunità locale sono al centro di un caso che ha suscitato grande attenzione in Sardegna.
La scoperta del delitto e la confessione dell’imprenditore
Cinzia Pinna, 33 anni di Castelsardo, è scomparsa la notte tra l’11 e il 12 settembre 2025 a Palau. Il suo corpo è stato ritrovato nella tenuta vitivinicola di Emanuele Ragnedda, imprenditore di Arzachena che ha confessato di averla uccisa con un colpo di pistola durante un litigio degenerato.
Secondo la versione fornita da Ragnedda, la donna si sarebbe avvicinata a lui con un oggetto in mano, spingendolo a sparare per difendersi. L’uomo è stato arrestato con le accuse di omicidio volontario aggravato dall’uso di arma comune da sparo e occultamento di cadavere, e si trova ora in carcere in attesa dell’udienza di convalida.
Le indagini e gli accertamenti in corso
Gli specialisti del Ris dei Carabinieri di Cagliari hanno effettuato rilievi nella proprietà di Concaentosa, trovando tracce di sangue e una polvere bianca presumibilmente cocaina, sostanza che Ragnedda ha ammesso di aver consumato nei giorni precedenti al delitto. Sono in corso esami tossicologici e medico-legali per chiarire la dinamica esatta dell’omicidio.
Gli investigatori stanno anche cercando effetti personali di Cinzia, tra cui il suo cellulare spento e irrintracciabile dalla notte della scomparsa. La procura indaga per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, mentre la comunità locale attende risposte e giustizia.
La reazione della comunità e il contesto sociale
La vicenda ha suscitato grande commozione e mobilitazione civile a Castelsardo, dove è stata organizzata una fiaccolata per ricordare Cinzia Pinna e ribadire il no alla violenza sulle donne. La comunità locale è profondamente scossa e chiede che venga fatta piena luce sul caso.
Il caso ha inoltre riportato all’attenzione il tema della violenza di genere in Sardegna, con appelli a rafforzare le misure di prevenzione e tutela per le donne. Nel frattempo, le indagini proseguono per definire con precisione le responsabilità e le circostanze della tragedia.