
La Global Sumud Flotilla, lanciata a metà 2025, rappresenta un'iniziativa civile globale volta a rompere il blocco israeliano sulla Striscia di Gaza. Con oltre 50 imbarcazioni provenienti da più di 44 paesi, la flotta affronta attacchi e minacce per portare aiuti umanitari e denunciare la situazione di assedio che dura da quasi due decenni.
Origini e obiettivi della Global Sumud Flotilla
La Global Sumud Flotilla è un'iniziativa internazionale nata nel luglio 2025, organizzata da diverse coalizioni come la Freedom Flotilla Coalition, il Global Movement to Gaza e la Maghreb Sumud Flotilla. Il termine 'Sumud' in arabo significa 'resilienza' o 'fermezza', riflettendo lo spirito di resistenza della missione.
L'obiettivo principale della flotta è rompere il blocco israeliano imposto alla Striscia di Gaza, che limita severamente l'accesso di beni e aiuti umanitari. La flotta è composta da piccole imbarcazioni che partono da diversi porti del Mediterraneo, unendo volontari di molte nazionalità in una protesta civile nonviolenta contro il blocco.
Composizione e strategia della flotta
La flotta comprende più di 50 imbarcazioni con migliaia di partecipanti provenienti da oltre 44 paesi, rendendola la più grande iniziativa civile di questo tipo nella storia. Tra le imbarcazioni spiccano quelle provenienti dalla Libia, come la nave 'Omar Al-Mukhtar', che trasporta cittadini libici, statunitensi, canadesi e britannici.
La strategia della flotta si basa su un modello decentralizzato di numerose piccole imbarcazioni, che garantisce maggiore velocità, resilienza e capacità di evitare pressioni burocratiche rispetto a grandi navi. Questo approccio permette di distribuire la responsabilità e amplificare la leadership dal basso, mantenendo una forte coesione nella missione.
Conflitti e reazioni recenti
Durante le operazioni della flotta, sono stati registrati diversi attacchi da parte delle forze israeliane, inclusi bombardamenti con droni contro alcune imbarcazioni nel Mediterraneo, in particolare a sud di Creta. Questi attacchi mirano a intimidire i partecipanti e a impedire il passaggio della flotta verso Gaza.
Nonostante le minacce e le aggressioni, la determinazione dei partecipanti è rimasta alta, unendo la comunità internazionale nella richiesta di porre fine al blocco e al lungo assedio che dura da oltre 18 anni. La flotta continua a ricevere supporto globale e a mobilitare volontari per mantenere viva la missione di solidarietà e giustizia.