
Il cinema italiano piange la scomparsa di Roberto Russo, regista, fotografo e marito di Monica Vitti. A 77 anni si è spento a Roma, dopo una lunga malattia. Un artista riservato che ha lasciato un segno profondo con il suo talento e con la storia d’amore indimenticabile insieme a Monica Vitti.
Addio a Roberto Russo
È morto a Roma, all’età di 77 anni, Roberto Russo, regista, sceneggiatore e fotografo, noto anche per essere stato il marito di Monica Vitti, con cui ha condiviso una delle storie d’amore più intense e iconiche del cinema italiano. Malato dal 2023, Russo si è spento in una Rsa della Capitale dove era ricoverato. I funerali si terranno martedì 23 settembre, nella Chiesa degli Artisti, lo stesso giorno in cui avrebbe compiuto 78 anni.
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Roberto Russo e Monica Vitti: una storia d’amore indimenticabile
La relazione tra Roberto Russo e Monica Vitti è stata una delle più iconiche e riservate del cinema italiano. I due si conobbero nel 1973 sul set di Teresa la ladra: lui, giovanissimo assistente di 25 anni, lei già diva affermata. Dopo 17 anni di fidanzamento, decisero di sposarsi in Campidoglio il 28 settembre del 2000. Durante la lunga malattia neurodegenerativa che colpì Monica Vitti, Russo fu la sua presenza silenziosa e costante, proteggendone la dignità fino alla morte dell’attrice, avvenuta il 2 febbraio 2022.
Il talento di Roberto Russo dietro la macchina da presa
Artista schivo e riservato, Roberto Russo iniziò come fotografo di scena, per poi passare dietro la macchina da presa. Il suo esordio al cinema arrivò nel 1983 con Flirt, che gli valse il David di Donatello come miglior regista esordiente. Il film, interpretato da Monica Vitti, le regalò anche l’Orso d’Argento come miglior attrice alla Berlinale. Seguirono altri lavori, tra cui Francesca è mia (1986), realizzato con la collaborazione di Vincenzo Cerami, e il documentario collettivo L’addio a Enrico Berlinguer (1984).
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Cinema, musica e sensibilità artistica
Russo ebbe la capacità di unire il cinema alla grande musica italiana: per Flirt scelse Francesco De Gregori, che compose per l’occasione il celebre brano La donna cannone, mentre per Francesca è mia affidò le musiche a Tullio De Piscopo. Un sodalizio che dimostra la sua sensibilità e la capacità di intrecciare linguaggi diversi, trasformando le sue opere in racconti intimi e universali.
L’ultimo addio a Roberto Russo
Dopo la scomparsa di Monica Vitti, Roberto Russo si era ritirato dalla vita pubblica, vivendo lontano dai riflettori con la stessa discrezione che aveva sempre caratterizzato il suo percorso. Il suo addio segna la fine di una pagina indimenticabile del cinema e di una storia d’amore che ha commosso generazioni.
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