Ci sono date indelebili, che cambiano per sempre la nostra vita e il corso della storia: il 6 agosto 2021 è una di queste.
Sulla scia dell’Eliseo, dopo appena dieci giorni dall’introduzione del pass sanitario in Francia, arriva l’annuncio del premier Draghi del nuovo decreto legge Covid: dal 6 agosto il Green Pass diventa obbligatorio anche in Italia. Il certificato verde diviene necessario per potersi sedere ai tavoli di bar e ristoranti al chiuso e per accedere a cinema, teatri, palestre, piscine, centri termali, fiere, congressi, spettacoli anche all’aperto, eventi sportivi, bingo e sale giochi. L’onere di verifica spetta ai titolari o gestori dei servizi i quali, in caso di inottemperanza, sono sottoposti a sanzioni pecuniarie.
Sono sempre più numerose e inequivocabili le prove della non immunizzazione da parte del nuovo vaccino a mRNA e della conseguente inefficacia del pass sanitario. Da Israele arrivano dati inconfutabili: oltre la metà dei ricoverati in condizioni gravi sono vaccinati. Appare subito evidente come la tessera verde abbia una finalità prettamente biopolitica e discriminatoria: come afferma senza mezzi termini il microbiologo Crisanti, assurto alla notorietà dei salotti televisivi, il Green Pass “non riduce i casi ma spinge a vaccinarsi”. Persino l’umanitarismo e lo spirito cristiano vengono meno di fronte al rigore normativo: l’obbligo del Green Pass vale anche per i senzatetto per poter usufruire di mense e dormitori. Migliaia di persone restano senza assistenza.
La questione assume connotati politici e ideologici, sfociando in fanatismo e odio tra la popolazione: il clima sociale si fa davvero teso. Da più parti, giornalisti, politici, star e televirologi invocano politiche ancora più penalizzanti, come la deprivazione del servizio sanitario pubblico, per chi non si è sottoposto a vaccinazione. Si raggiungono picchi di miseria umana e morale diffusa raramente riscontrati nella storia.
Sono terroristi e vanno sfamati col piombo, serve Bava Beccaris. Questi sono terroristi, meritano la Celere che li bastoni”
proclama il giornalista e politico di lungo corso Giuliano Cazzola.
“Propongo una colletta per pagare ai No vax gli abbonamenti Netflix per quando dal 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci”, ghigna sarcasticamente Roberto Burioni; “Tutti i vaccinabili siano immunizzati con le buone o con le cattive”, rincara l’infettivologo Matteo Bassetti. Non potevano poi mancare le esternazioni velenose di Selvaggia Lucarelli:
Madonna come vorrei un virus che ti mangia gli organi in dieci minuti riducendoti a una poltiglia verdastra che sta in un bicchiere per vedere quanti inflessibili No vax restano al mondo”
o il volgare commento di David Parenzo, “I rider devono sputare nel loro cibo”.
Il rapper J-Ax si cimenta invece in un’autoanalisi antropologica, a dir poco rozza:
Dopo il Covid sono cambiato. Provo un pesante odio per i No vax.
Intanto le notizie sempre più numerose dei casi di effetti avversi a seguito del nuovo vaccino, spesso mortali e riguardanti soprattutto i giovani, vengono derubricate a elucubrazioni complottistiche e liquidate con un tassativo e aprioristico “nessuna correlazione”.
Ovunque è un infiammarsi di proteste, dagli instancabili francesi alla ribellione dei camionisti in Canada, dall’irruzione della popolazione in Parlamento a Bucarest ai coraggiosi portuali di Trieste guidati da Stefano Puzzer. Verranno tutte represse, con metodi da regime biototalitario condivisi su scala globale, diffondendo un clima di impotenza e sconforto tra i resistenti. L’Italia supera persino la Francia di Macron nel perdurare delle restrizioni e nell’ostracizzazione di chi non si sottopone all’inoculazione del vaccino mRNA.
Mentre, dopo alcuni mesi, gli altri Paesi ritorneranno progressivamente a uno stato di normalità, in Italia bisognerà aspettare il 1 maggio 2022 perché il Green Pass venga abolito, rimanendo comunque in vigore per i lavoratori e i visitatori di ospedali, cliniche e residenze sanitarie assistite. Lo spettro di nuove pandemie verrà agitato ancora a lungo, dal ritorno del Covid allo spauracchio del vaiolo delle scimmie o di altri pronosticati virus. Tuttora la spaccatura sociale tra coloro che hanno sostenuto con convinzione la gestione coercitiva e repressiva della pandemia e coloro che hanno dissentito, rivendicando l’inalienabilità dei diritti fondamentali, rimane profonda e incolmabile.
Con questo mio ultimo libro, Covid-19. Diario di un’ipnosi di massa, scritto sotto forma di diario, ripercorro giorno per giorno, evento per evento, il biennio più surreale della storia moderna. E’ un appello a non dimenticare, a non cedere al meccanismo inconscio e difensivo della rimozione: preservare intatta la memoria significa difendere la libertà, affinché la storia non si ripeta e non venga ancora una volta riscritta a piacimento dei vincitori.
Come augura la psicologa psicoterapeuta Marianna Patricelli, nella postfazione al libro da lei curata,
“L’auspicio, dunque, è che questo pregevole scritto venga tramandato alle generazioni di un futuro lontano, lontanissimo, come una valida testimonianza dei tempi che furono, un’opportunità per chi verrà dopo di noi di valutare l’accaduto con una lucidità che a noi non è stata concessa.”
2 comments On 6 agosto 2021: il governo Draghi introduce il Green Pass
Grazie, un libro che farà parte della nostra memoria storica
Molto bello ed importante questo ricordo di quanto successo , degli abissi in cui certe persone sono
sprofondate…è bene che la spaccatura resti , che non si dimentichi , nessuna giustizia è stata fatta
per questo orrendo e gigantesco , prima di allora inimmaginabile , crimine….
Grazie ad Ilaria Bifarini !