
MediaTek ha alzato l’asticella con il nuovo Dimensity 9500, un processore che non punta solo a fare concorrenza ai giganti del settore ma a ridefinire cosa ci si aspetta da uno smartphone. Potenza estrema, intelligenza artificiale avanzata e grafica da console portano questo chip in una categoria a sé, promettendo esperienze d’uso mai viste prima.
MediaTek Dimensity 9500 ufficiale: caratteristiche e potenzialità
Il chip MediaTek Dimensity 9500, in arrivo sul mercato entro la fine del 2025, si basa su un’architettura “All Big Core” di terza generazione. Al suo interno troviamo un ultra core da 4,21 GHz, tre core premium e quattro core ad alte prestazioni, affiancati da storage UFS 4.1 a quattro canali.
La combinazione porta a un incremento del 32% nelle prestazioni single-core e del 17% in multi-core rispetto alla generazione precedente, con un consumo di energia fino al 55% più contenuto nei momenti di massimo carico.
Il comparto grafico di MediaTek Dimensity 9500 è affidato alla nuova GPU Arm G1-Ultra, che garantisce un aumento del 33% delle prestazioni e del 42% dell’efficienza. Qui emerge la promessa più intrigante: supporto al ray tracing fino a 120 fps, un traguardo che porta i giochi mobile verso un realismo visivo finora confinato alle console dedicate.
Sul fronte dell’intelligenza artificiale, la NPU 990 con Generative AI Engine 2.0 raddoppia la capacità di calcolo. Ciò significa la possibilità di gestire modelli linguistici complessi o generare immagini 4K direttamente dal dispositivo, riducendo i consumi fino al 56%. L’idea di uno smartphone in grado di produrre contenuti avanzati senza dipendere da server esterni apre scenari interessanti, non solo per l’utente comune ma anche per creatori di contenuti e professionisti.
La fotografia riceve un salto di qualità con la piattaforma Imagiq 1190: sensori fino a 200 megapixel, video 4K a 60 fps con effetto ritratto e un motore per immagini dal taglio cinematografico. In parallelo, MiraVision Adaptive Display regola contrasto e colori in base alla luce ambientale e al contenuto, con un occhio all’esperienza visiva e alla riduzione dell’affaticamento.
A completare il quadro ci sono algoritmi che ottimizzano i consumi in rete, con un risparmio fino al 20% in Wi-Fi e al 10% in 5G, una latenza dimezzata e un posizionamento più accurato.