Giancarlo Siani, un documentario in Rai per i 40 anni dal suo assassinio: ecco dove e quando vederlo
Set 21, 2025 - Redazione Vesuviolive
Giancarlo Siani
In coincidenza con il quarantesimo anniversario dell’assassinio di Giancarlo Siani, Rai Documentari propone un’opera che va oltre il semplice commosso ricordo: Quaranta anni senza Giancarlo Siani, prodotto da Combo International in collaborazione con Rai Documentari, è un documentario pensato per restituire la vita, il lavoro e soprattutto l’eredità civile di un giovane cronista che pagò con la vita la sua scelta di raccontare la verità sulla camorra.
Siani, un documentario Rai a 40 anni dalla morte
L’anteprima nazionale si terrà lunedì 22 settembre all’Auditorium Parco della Musica (Sala Petrassi) alle 19:00, con proiezione aperta al pubblico.
Poi, alle 23:30 dello stesso giorno, il documentario sarà visibile su RaiPlay e martedì 23 settembre – giorno dell’anniversario della morte di Siani – andrà in onda in prima serata su Rai 3.
Il racconto ripercorre il percorso di Siani dalla redazione del Mattino fino al 23 settembre 1985, data in cui venne ucciso al Vomero, Napoli.
Un assassinio avvolto nelle ombre della camorra
Ma il documentario non si limita a ricostruire i fatti: percorre le pieghe di una vicenda che per anni è rimasta segnata da silenzi, depistaggi e misteri.
È la storia del “Pool Siani” – giornalisti, magistrati e forze dell’ordine – che, con coraggio e determinazione, avanzarono nell’ombra della camorra e riuscirono, grazie a testimonianze e pentiti, a scoprire mandanti e responsabilità.
La sceneggiatura è firmata da Pietro Perone, testimone diretto di quegli anni, insieme al regista e sceneggiatore Filippo Soldi. Tra i contributi di spicco, la partecipazione di Toni Servillo, che presta la sua voce nel leggere alcuni articoli di Siani agli studenti del liceo che il giovane frequentava, il “Giambattista Vico” di Napoli.
Il documentario si avvale inoltre di materiale d’archivio, interviste e ricostruzioni grafiche (illustratore Giancarlo Caracuzzo) per restituire non solo l’uomo ma la forza civile che la sua memoria continua a esercitare. Siani non è solo vittima di un crimine, ma simbolo di impegno, libertà di stampa, ricerca della verità: un monito che resta urgente oggi, come allora.