Meloni: "Minacce si moltiplicano, non abbiamo paura"
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta a Fenix, la festa di Gioventù nazionale. Cosa ha detto

Sorridente e fiera suona la carica ai suoi giovani e rispolvera i temi a lei cari: sicurezza, orgoglio, essere madre. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta a Fenix, la festa di Gioventù nazionale, la formazione giovanile di Fratelli d'Italia. Tanti i temi toccati in un discorso lungo e accorato: dalla sicurezza, al merito senza tralasciare un riferimento alla vicenda di Kirk. Meloni si concede anche una parentesi ironica: "Vado a conclusione perché c'è una partita importante (il derby Lazio-Roma, ndr) e non voglio fare la fine di Fantozzi con 'La corazzata Potëmkin' e le radioline".
Il mio intervento a Fenix https://t.co/i8RqxQJcGg
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) September 21, 2025
Meloni: "Minacce si moltiplicano, non abbiamo paura"
“Le minacce si moltiplicano man mano che dimostriamo di saper governare questa nazione, ma non abbiamo paura”, ha detto Meloni, tornando sul tema “discorso d'odio”. “Sono altri - ha aggiunto - che sono stati cresciuti con l'idea che chi la pensava in maniera diversa da te andava abbattuto, non noi. Era così anche Charlie Kirk, per questo la sua morte ha creato indignazione in tutto il mondo e ha fatto riflettere”.
Meloni: "La sicurezza è precondizione per la libertà"
"Abbiamo avuto il coraggio di dire che la sicurezza è la precondizione per la libertà dei cittadini. Quando lo abbiamo fatto con il 'decreto Sicurezza', la sinistra ha gridato alla deriva autoritaria. Quali sono le libertà che avremmo compresso con il decreto sicurezza? Un decreto con cui ci occupiamo di combattere le occupazioni abusive, le truffe agli anziani, l'elemosina fatta dai bambini. Non saranno mai le nostre libertà, lasciamo alla sinistra il privilegio di difendere queste libertà", ha detto Meloni. E ancora: “Noi difendiamo la libertà di poter andare in giro per il mondo e poter dire 'non fare il furbo con me, io sono italiano'”.
Meloni: “Il merito al centro dell'azione di governo”
Meloni parla di un cambio di rotta e rivendica di avere "rimesso il merito al centro". "Il merito - le sue parole - è l'unico vero ascensore sociale, se viene accompagnato dall'uguaglianza nel punto di partenza. La sinistra sessantottina ha provato a far scomparire la parola dal vocabolario, noi l'abbiamo messa al centro dell'azione di governo, nella scuola, nell'università e nel lavoro".
Da Meloni anche un richiamo, tema a lei caro, all'antimafia: "Fin dal primo provvedimento varato in Consiglio dei ministri abbiamo avuto il coraggio di dire che la mafia fa schifo e la combatteremo con tutte le forze che abbiamo. Che non cederemo mai sul carcere duro, che riporteremo lo Stato nei territori dove aveva fatto un passo indietro. Che rafforzeremo la legislazione antimafia che rende l'Italia modello internazionale, perché ci guida l'esempio di personaggi come Falcone, Borsellino e Livatino".
Giorgia Meloni saluta poi i giovani del suo partito citando lo scrittore americano Mark Twain: "Tra vent'anni non sarete delusi dalle cose che avete fatto, ma da quelle che non avete fatto". Quindi, è il messaggio che lascia la presidente del Consiglio: "Esplorate, sognate e scoprite. Buon vento ragazzi, ci vediamo nella tempesta".