Migliaia di chilometri alle spalle e una chiave che ogni mattina accende il motore del mezzo che li accompagnerà per tutta la giornata, tra soste tecniche e lunghe attese in deposito per il carico e scarico merci. Nell'immaginario comune, i camionisti sono spesso etichettati per i loro modi bruschi e per esser autori di sorpassi improvvisi che indispettiscono ardentemente gli automobilisti. Ma la realtà racconta ben altra storia, fatta di sacrifici, dedizione e imprevisti, lontana da stereotipi e luoghi comuni. È questo un mestiere segnato da lunghe tratte, notti insonni e giornate infinite, spesso vissute lontano da casa, anche in occasioni speciali come il compleanno di un figlio o una festa in famiglia. Ma per loro non è solo un lavoro: è una sorta di missione, e le missioni, si sa, vanno portate a termine.È successo anche durante le settimane drammatiche dell’alluvione del maggio 2023, quando i turni di lavoro si sono quasi raddoppiati. E non è stato diverso nei mesi più difficili della pandemia da Covid. “È stato un periodo durissimo – racconta a Dossier un autotrasportatore che preferisce restare anonimo –, mi ha portato quasi all'esaurimento. Lo stress causato...
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